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Valle Isarco, cosa fare e cosa vedere in estate

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La Valle Isarco, Eisacktal in tedesco, si estende per 80 km lungo il corso del fiume omonimo dalla sua fonte situata a 2000 metri sul Monte Sasso, fino al suo sbocco nel fiume Adige, nella città di Bolzano.
Versatile e ricca di contrasti, la valle presenta molteplici colori e paesaggi, caratterizzati più a nord da ghiacciai millenari e montagne maestose, e più a sud, dove si amplia, da vigneti, frutteti e castagneti, che prosperano grazie a un clima più mite e soleggiato.

Con una spiccata vocazione all’ospitalità, frutto della sua posizione geografica che la rende da sempre punto di congiunzione tra nord e sud Europa, la Valle Isarco è una meta classica del turismo enogastronomico, tanto da essersi guadagnata l'appellativo di “Valle del Gusto". Sono numerosi i ristoranti titolati, in cui la tradizione culinaria tirolese si fonde con la tradizione mediterranea, senza parlare della viticoltura più settentrionale d’Italia - siamo ai margini della Strada del Vino dell'Alto Adige - che propone vere gemme enologiche, sia fra i bianchi, sia fra i rossi.

Sono tanti i comuni che costituiscono la Valle Isarco e abbiamo scelto, per comodità, di indicarli in ordine alfabetico: Barbiano, Bressanone, Chiusa, Funes, Laion, Luson, Naz-Sciaves, Ponte Gardena, Rio di Pusteria, Rodengo, Varna, Velturno e Villandro.
Fanno parte, invece, per ragioni storico-culturali, del comprensorio della Alta Valle Isarco - la Wipptal austriaca - i comuni di Brennero, Campo di Trens, Fortezza, Racines, Val di Vizze e Vipiteno, che fino al 1980 facevano parte del comprensorio originale Valle Isarco/Eisacktal.

Prima di partire insieme per il viaggio che ci condurrà in questo ameno luogo, desideriamo aggiungere che la Valle Isarco, che è una delle principali dell’Alto Adige, si dirama in una serie di pittoresche valli collaterali, tra cui vorremmo dedicare un cenno alla Val di Funes, una delle più amate dai turisti che ogni anno visitano il Trentino-Alto Adige, forse perché attratti dalle sue dimensioni contenute, dai suoi alpeggi ai piedi dei Monti Pallidi, dai suoi enormi coni di ghiaia grigia, dominati da pareti a strapiombo e cime che, in base all’ora del giorno, assumono tonalità che vanno dall’ocra, al rosa, al rosso rame, e che la rendono il paradiso degli escursionisti e degli amanti, in genere, della natura, anche per il suo essere una tra le poche valli rimaste incontaminate e, quindi, oasi di pace e tranquillità.

La Val di Funes è celebre, peraltro, per aver dato i natali al grande alpinista ed esploratore Reinhold Messner, che delle montagne ha detto che "le sente", come Beethoven sentiva i suoni nella testa quando era sordo e compose la Nona sinfonia.
Spegniamo, allora, le preoccupazioni e gli smartphone e proviamo ad andare ad ascoltare cosa hanno da dirci rocce, pareti e boschi, grazie a questa piccola guida che vi permetterà di sapere cosa fare e cosa vedere in Valle Isarco in estate.

Valle Isarco, i paesi e i consigli dove andare


Tre sono le cittadine che rappresentano le perle del patrimonio urbanistico della Valle Isarco, tre piccoli borghi che possiamo sicuramente annoverare tra i più belli di tutto il Trentino Alto Adige e molto probabilmente anche tra i più pittoreschi di tutta Italia, e, ovviamente noi li visiteremo tutti e tre.

Il nostro mini viaggio non può che cominciare dalla città vescovile di Bressanone (Brixen), da sempre meta di imperatori e non solo - si trova documentato nei libri di storia il passaggio in città dell’elefante Soliman, dono del re di Portogallo Giovanni III al nipote, Massimiliano d’Austria - e con i suoi oltre 1000 anni di storia è la città più antica del Sudtirolo, o Alto Adige che dir si voglia.

Il Comune, che costituisce anche il capoluogo della Valle Isarco nonché uno dei punti di riferimento per il comprensorio sciistico di Plose Brixen, uno dei più importanti di tutto il Trentino Alto Adige, si estende, in una conca circondata da vigneti e frutteti che prosperano grazie al clima mite della valle, fino alle località che si adagiano sui pendii del Monte Ponente, a cui si aggiungono S.Andrea sulle pendici delle Plose e i paesi di Albes, Elvas, Milan, Eores e Sarnese, e rappresenta il connubio perfetto tra una magnifica città d’arte, con un nucleo storico che è un vero e proprio gioiello, e i romantici e classici paesi di montagna.

Non potete assolutamente perdere una visita al centro storico, il cui simbolo è rappresentato dal Duomo che, oltre ad essere chiesa vescovile della diocesi di Bolzano-Bressanone, ha ottenuto il riconoscimento di cattedrale e basilica minore.
Altro luogo celebre è il Palazzo Vescovile, con il suo cortile interno con loggiati rinascimentali, facciate chiuse barocche e portale in marmo, che lo rendono una della più fascinose corti del Sudtirolo, e con il Museo Diocesano che fra le varie attrazioni presenta una collezione di presepi.
Vi suggeriamo, infine, di gironzolare un po' senza meta, lasciando che i vostri passi si perdano un po' tra i suoi pittoreschi vicoli acciottolati e i suoi portici, che alla fine vi condurranno sempre nel salotto della città, la piazza del Duomo appunto, dove potrete sedervi ad un tavolo di una delle pasticcerie presenti, a degustare una delle tante specialità proposte, tra cui l’immancabile strudel.

A una decina di km a sud di Bressanone, nel cuore della Valle Isarco, a 523 m s.l.m., incontriamo la città medievale di Chiusa (Klausen), che nel 2002 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di essere incoronata uno dei borghi più belli d’Italia.
Nota anche come “ la cittadina di Dürer”, per aver ospitato il pittore tedesco durante il suo viaggio in Italia, il quale la rese nota in tutto il mondo come città degli artisti grazie ad una sua opera denominata “La Grande Fortuna” o “Nemesi”, in cui la dea greca Nemesi veleggia, nuda e alata, su un paesaggio identificato come la stessa Chiusa, la cittadina ha tra i suoi maggiori simboli il Monastero dei Monaci Benedettini di Sabiona, che la sovrasta imponente: si tratta un convento di monache di clausura, di cui si possono visitare le cappelle e le mura.

Nel centro storico potrete ammirare la Chiesa parrocchiale di S. Andrea, la Chiesa degli Apostoli, il Museo Civico che ospita il famoso Tesoro di Loreto - una collezione di opere di inestimabile valore, dono della regina di Spagna Maria Anna ad un frate cappuccino originario del delizioso borgo - e quella che rappresenta la casa più stretta del paese, che misura solo tre metri, e che risale al XIII secolo.
Il comune di Chiusa, infine, si estende tra vigneti e castagneti, e del suo territorio fanno parte idilliaci paesini di montagna, situati nei dintorni, tra i quali, per fare un esempio che vale per molti, Gudon, posto a 734 m s.l.m. conosciuto come “il paese delle sette colline” per via dei suoi precipui cocuzzoli.

Spostandoci, al termine del nostro piccolo tour, in Alta Valle Isarco, quasi al confine con l’Austria troviamo, a 948 m s.l.m, quella che è la città più settentrionale d’Italia, ossia Vipiteno (Sterzing), anch’essa parte dell’associazione “I borghi più belli d’Italia” nonché meta sciistica d'eccellenza, grazie agli oltre 17 km di piste del comprensorio sciistico di Vipiteno - Sterzing - Monte Cavallo - Rosskopf.

Vipiteno deve il suo sviluppo alla sua fortunata collocazione geografica, ubicata com’è tra i Passi del Brennero, del Giovo e di Pennes, via dell’ambra e del sale nell’età romana e durante il medioevo e percorso degli imperatori germanici verso sud, e alla sua vicinanza alle miniere di Ridanna, da cui veniva estratto l’argento.
Simpatica l’origine del toponimo tedesco Sterzing, che una leggenda fa discendere da un monaco viandante zoppo di nome Störz, zoppo appunto, che sarebbe stato il primo abitante del luogo, e che tutt’oggi è raffigurato nello stemma della città, con gruccia e rosario tra le mani, sopra il quale troneggia un’aquila rossa tirolese.

Le due zone della città denominate Città Nuova e Città Vecchia sono separate tra loro dall’Antica Torre delle dodici, alta 46 metri e risalente al 1472, nata in origine come porta principale di accesso alla città e di cui si narra sia stata abitata fino al secolo scorso da un custode che, oltre allo scandire le ore del giorno, avrebbe avuto il compito di avvisare gli abitanti in caso di calamità naturali come incendi e tempeste.
La Città Nuova costituisce il nucleo del centro storico ed è così chiamata proprio perché è stata ricostruita nel XV secolo in seguito ad un incendio sconvolgente. Fermatevi col naso all’insù ad ammirare le splendide case colorate, arricchite da frontoni merlati, da archi marmorei a sesto acuto e, soprattutto, dai rinomati bovindi, le incantevoli finestre circolari sporgenti presenti in forme e colorazioni diverse.
Vi segnaliamo che se vi doveste trovare a passare nei paraggi in settembre, qui si svolge la celeberrima Sagra dei Canederli (vedi link in fondo all'articolo), evento must per gli assaggiatori seriali che sicuramente ci stanno leggendo. Siamo certi non mancherete.

Valle Isarco, le escursioni più belle


In Valle Isarco la parola d’ordine è “movimento” e sono davvero tantissime le proposte, che possono soddisfare davvero tutti, dalle famiglie con bambini e passeggini al seguito, fino ai turisti più esigenti. Noi abbiamo selezionato, fra le escursioni più belle da fare in Valle Isarco, una che possa soddisfare le prime, e una seconda che possa soddisfare gli altri.

Una passeggiata adatta a tutti e che soddisferà, in particolar modo i bambini, per i quali tutto deve essere gioco e avventura, è il Sentiero Circolare WoodyWalk sulle Plose: si tratta di una passeggiata circolare della lunghezza complessiva di 5 km, accessibile anche con i passeggini, con un dislivello di soli 100 m.
Ci sono moltissimi giochi d’acqua, che ovviamente attirano come mosche i bambini, per cui vi suggeriamo di portare nello zaino qualche ricambio, un po' di pazienza e tanta voglia di divertirvi, perché i vostri piccoli si scateneranno felici. E mentre loro saranno impegnati su scivoli giganti e percorsi avventura, voi potrete ammirare lo straordinario panorama offerto dalle Odle e dall Sass di Putia.
Il WoodyWalk si raggiunge dalla stazione a valle della Cabinovia Plose, in località S. Andrea, a circa 7 km da Bressanone, e in soli 10 minuti vi condurrà a 2050 metri di altitudine, regalandovi, nel frattempo, una magnifica vista sulla celebre cittadina e su tutto il sud della Valle Isarco.

A coloro, invece, che sono a caccia di emozioni adrenaliniche e che sono, ovviamente in ottime condizioni fisiche, suggeriamo la Via Ferrata Alta Via Günther Messner, così denominata in memoria e in onore del fratello di Reinhold Messner, anch’egli alpinista scomparso durante una tragica spedizione sul Nanga Parbat.
Questo celebre trekking riservato a camminatori esperti attraversa le Odle di Eores, con un dislivello di 1240 metri e una lunghezza di percorso di ben 15,1 km, e potrete affrontarlo partendo dal punto chiamato “Croce Russis”, lungo la strada che congiunge la Valle di Eores alla Valle di Funes; il sentiero è segnalato come GM, le iniziali dell'alpinista scomparso, o con il numero 25 ed è ottimamente segnato con funi nei punti più esposti, anche se non ci sono baite lungo il percorso in cui ripararsi in caso di maltempo.

Valle Isarco, i punti panoramici imperdibili


Vi piacerebbe godere di una vista mozzafiato che si estende dalle Alpi dello Zillertal alle Alpi Sarentine fino alle Dolomiti? Allora sarà sufficiente che prendiate la funivia che in pochi minuti conduce, dal centro storico di Vipiteno, all’Altopiano Monte Cavallo, a 1860 metri. Una volta in quota potrete decidere se restare immobili a contemplare il panorama,o dedicarvi alle escursioni, a piedi o in mountain bike, o ancora, provare l’ebbrezza di lanciarvi col deltaplano o il parapendio.

... Pagina 2/2 ... Davvero imperdibile, per la sua originalità, è, poi, il punto panoramico Bergkino, nei pressi del Rifugio Cima Gallina, raggiungibile in automobile da Colle Isarco: i proprietari del Rifugio, Brigitte e Klaus Leider, hanno riattato le sedie della vecchia Seggiovia Hühnerspiel trasformandole in poltrone da cinema, con vista su uno schermo speciale, quello offerto dalla natura, sui cui protagonisti - i monti - le nubi e i colori cangianti del cielo creano scenografici effetti di luce. Uno spettacolo che varrebbe di per sé il biglietto d’ingresso e che la natura dona gratuitamente!

La Valle Isarco per i bambini: dove portarli


Lo sa bene chi viaggia con i più piccoli al seguito che bisogna sempre avere un occhio di riguardo per loro e preoccuparsi che si divertano abbastanza durante la giornata, onde evitare musi lunghi serali e capricci. Per questo abbiamo selezionato per voi alcuni luoghi su dove portare i bambini in Valle Isarco, in modo che possano giocare e sfruttare in maniera attiva e sana il loro tempo libero.

Il paese di Luson, ad esempio, si presta, in modo particolare a tale scopo, con i suoi tanti parchi giochi previsti per bambini di ogni età e dislocati nel centro del paese, sugli alpeggi vicino ai rifugi e ai masi contadini e addirittura nelle strutture ricettive e, ancora, spazio ai recinti di sabbia, ai campi da tennis o da beach volley e, più in generale, ad attrezzature e spazi dove i nostri piccoli eroi possono sfogare tutta la loro vitalità; da segnalare lo "zoo di animali domestici" dove, per entrare, è obbligatorio promettere di fare tante carezze ai piccoli ospiti pelosi, e uno stagno balneabile, ideale per il refrigerio di tutta la famiglia.

Se i vostri bambini mostrano, invece, doti di temerarietà e intrepidezza, possiamo sfoderare il nostro personale asso di cuori, ovvero l'invito di passare una giornata in uno dei tanti parchi avventura dove potranno trasformarsi in Tarzan o in Indiana Jones, a seconda delle preferenze: il Parco Avventura a Funes, per esempio, immerso nel bosco e circondato da un panorama straordinario sotto le cime delle Odle, propone ponti sospesi, pedane dondolanti e teleferiche lunghe anche 100 metri, o il Parco Skytrek nel Parco Nord di Vipiteno, nei pressi della stazione a valle della Funivia Monte Cavallo, che con i suoi percorsi saprà regalare "emozioni d'alta quota" a tutti i partecipanti.

Infine, per i bimbi che desiderano unire l’utile al dilettevole e apprendere molte informazioni sul mondo alpino, suggeriamo il percorso MondoAvventuraMontagna: un sentiero ad anello, a 1800 metri di altitudine, adatto anche a carrozzine e passeggini, che si dipana dalla stazione a monte della cabinovia Racines-Giovo.
Durante i 45 minuti di passeggiata i bambini - e non solo loro - potranno imparare molte cose sul mondo delle formiche, su quello delle marmotte e divertirsi con i giochi d’acqua e il percorso Kneipp da fare a piedi nudi. E per sfamarsi dopo tanto divertimento, ci sono le malghe, le caratteristiche abitazioni dei pascoli tirolesi dove potrete degustare prodotti freschi e tante golose specialità.

Dove andare in Valle Isarco quando piove


La fantasia è un posto dove ci piove dentro
, diceva Italo Calvino. Ebbene, nel caso in cui dovesse piovere durante la vostra vacanza estiva in Valle Isarco, non preoccupatevi perché cercheremo di cavarcela sfruttando le numerose opportunità che la zona offre, aggiungendo, magari, un po' di sano ottimismo e tanta tanta fantasia.

Castelli e rocche medievali della Valle Isarco ne testimoniano il passato glorioso, il passato di rotta commerciale fondamentale tra Nord e Sud, con il Brennero meta obbligata di passaggio per re, imperatori, mercanti e artisti.
Suggeriamo, pertanto, di approfittare della pioggia per visitarne qualcuno, come, per esempio, il Castel Rodengo, che sorge sopra le gole della Rienza e che costituisce una tra le fortezze difensive più grandi della provincia, o il Castel Wolfsthurn che troneggia sopra Mareta, all’ingresso della Val Ridanna, in Alta Valle Isarco, a soli 8 km da Vipiteno, che è l’unico castello barocco dell’Alto Adige e che ospita oggi Il Museo Provinciale della Caccia e della Pesca; la sua vera particolarità, però, è l’impressionante numero di finestre che annovera. Vi roviniamo la sorpresa se vi sveliamo che sono tante quante i giorni di un normale anno solare non bisestile? Davvero stupefacente, non trovate? Andate a contarle e diteci se sono realmente così tante!

Ai più golosi suggeriamo, invece, di trascorrere una giornata di pioggia alla Latteria Vipiteno, dove si produce il celebre e squisito yogurt. Vi è la possibilità di prenotare una visita guidata, della durata di un’ora, dove si acquisiranno molte informazioni sulla storia dello stabilimento ma, soprattutto, si assaggerà la pregiata leccornia.
Lo yogurt è troppo poco alcolico per voi? Lo capiamo, ma niente paura, potete sempre dirottare su uno dei tanti locali della Valle Isarco per degustare le tanto decantate specialità enogastronomiche locali, come ad esempio lo storico Hugo, l'aperitivo con sciroppo di fiori di sambuco e foglioline di menta che da queste parti ha scalzato l'intramontabile spritz; accomodatevi, ad esempio, sui comodi divanetti dell'Alter Schlachthof di Bressanone, un delizioso e modernissimo lounge bar che ha sede negli spazi del vecchio macello cittadino, dove potrete trovare non solo le giuste prelibatezze da mettere sotto i denti ma anche eventi culturali e concerti che vi aiuteranno a passare il tempo nell'attesa che spiova.

Eventi, sagre e feste della Valle Isarco in estate


Non perdetevi gli eventi del Trentino Alto Adige che animano l’estate:
  • Ritiro estivo Inter Primavera - Vipiteno/Racines - evento sportivo (agosto)
  • Concerto dell’Accademia d’Archi di Bolzano - Vipiteno- evento musicale (agosto)
  • Villnösser Dorffest - urig & echt - S. Pietro/Funes - evento enogastronomico (luglio)
  • Maratona Bressanone Dolomiti - Bressanone - evento sportivo (luglio)
  • Women’s Run - Bressanone - evento sportivo (luglio)
  • Laternenparty - Vipiteno - manifestazione tradizionale (luglio/agosto)
  • Dine, Wine & Music - Bressanone - evento enogastronomico e musicale (agosto)
  • Altstadtfest (ogni due anni) - Bressanone - festa tradizionale (agosto)
  • Festa del Latte (negli anni pari) - Rio di Pusteria (agosto)
  • Degustazione nel Caseificio Petrunder - Hof-Bio - San Valentino/Funes - evento enogastronomico (agosto)
  • In Vino Veritas - Chiusa - evento enologico (agosto)
  • Serata Tirolese - Maranza - evento folcloristico (agosto)
  • Escursione Guidata fra i Meleti - Naz - evento cultural/gastronomico (agosto)
  • Mercato del Pane e dello Strudel - Bressanone - fiera (settembre)
  • Festa delle Prugne - Barbiano - sagra gastronomica (settembre)
  • GORE-TEX Transalpine Run - Bressanone - evento sportivo (settembre)
  • Sagra dei Canederli - Vipiteno - sagra gastronomica (settembre)
  • Mountainbike Testival - Bressanone - evento sportivo/tradizionale (settembre)
  • Festa del Törggelen - Chiusa - evento enogastronomico (settembre/ottobre)

Come arrivare in Valle Isarco


In auto:
percorrere l'Autostrada del Brennero A22 e prendere le uscite Chiusa/Val Gardena - Bressanone/Varna - Vipiteno - Brennero.
In treno: le stazioni utili per i treni IC e EC sono quelle di Bressanone/Brixen, Fortezza/Fortezza e Brennero/Brenner, mentre i treni regionali servono anche le stazioni di Ponte Gardena/Waidbruck, Chiusa/Klausen e Vipiteno/Sterzing. Servizi navetta collegano poi ogni ora o più volte al giorno, a seconda della località di destinazione, le stazioni di arrivo con le località turistiche prescelte.
In aereo: gli aeroporti più vicini sono il Valerio Catullo di Verona-Villafranca (190 km ca.), il San Giacomo di Bolzano (40 km) e quello di Innsbruck (85 km).
In autobus: i pullman di linea FlixBus effettuano corse giornaliere per Bolzano da Milano, Roma e Trento, con fermate intermedie.
Ulteriori informazioni: sito ufficiale A.p.T. Valle Isarco e sito ufficiale del Südtirol.

Se ti interessa l'argomento visita anche il nostro canale dedicato agli itinerari in Trentino-Alto Adige.

 Pubblicato da il 20/05/2020 - - ® Riproduzione vietata

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