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Il Palio di Siena: storia, regole e contrade

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Da secoli uno degli eventi italiani più importanti e conosciuti nel mondo è il Palio di Siena. Per molti si tratta solo di una corsa con i cavalli, ma il suo significato e la sua storia sono molto più complessi.
Ci si chiede quindi: che cos’è il Palio di Siena? È una giostra e una tradizione, ma per i senesi è la vita stessa popolo e della città che si perpetua nel tempo.

È anche un'occasione per rivendicare orgogliosamente l'appartenenza alla propria Contrada e sfidare le altre contrade nella famosa corsa a cavallo che si svolge in due occasioni ogni anno – rispettivamente il 2 luglio in onore della Madonna di Provenzano e la seconda in data il 16 agosto, in onore della Madonna dell’Assunta.
Chi vince la carriera, ovvero la corsa, si aggiudica il Palio, un drappellone dipinto che è realizzato sempre da un artista diverso, scelto dal Comune di Siena.

Storia


Sin dal 1744 è usanza che questa incredibile e suggestiva manifestazione si svolga, come detto, in due riprese, anche se la storia del celebre Palio inizia ben prima del Settecento.
Affonda infatti le sue radici nel XIII secolo d.C., in quel Medioevo che fu il periodo di massima gloria e prestigio per Siena, quando nacque e prosperò l’omonima Repubblica e in cui la città ghibellina era annoverata tra le più influenti, le più ricche e le più nobili d’Europa.
Il più antico documento riguardante il Palio risale al 1238 e, da allora, questa manifestazione ha continuato a prosperare divenendo, nel tempo, un vero e proprio orgoglio per l’Italia e un evento di enorme importanza per Siena.

Si ha notizia certa del primo Palio corso con i cavalli nel 1633; da allora, la tradizione si è ripetuta interrottamente con le sole eccezioni dei periodi delle due guerre mondiali e nel 2020-2021 a causa della pandemia di Covid-19.
La location della gara è la celebre Piazza del Campo, simbolo di Siena conosciuto in tutto il mondo per il suo fascino storico e architettonico, ma anche per la sua particolare forma a conchiglia.

Le Contrade del Palio


Caratteristica della Città è la suddivisione in Contrade, le grandi protagoniste del Palio. Il territorio è diviso in diciassette Contrade aventi confini stabiliti nel 1729 dal Bando di Violante di Baviera, allora Governatrice di Siena.
Per capire meglio di cosa si tratta, basti pensare che ogni Contrada è, di fatto, come un piccolo Stato: è dotato di un proprio stemma araldico e un Priore è a capo del Seggio che regge la Contrada, che a sua volta è guidata nella "giostra" da un Capitano, affiancato da due o tre contradaioli detti "mangini" o "tenenti".
In ogni Contrada è presente un oratorio, che è anche la sua sede ufficiale. Qui è ospitato il relativo museo che custodisce i drappelloni delle vittorie, i cimeli, i costumi antichi e moderni della Comparsa, le bandiere, l’archivio e altri oggetti della vita di quella specifica Contrada.

Delle diciassette Contrade in cui è divisa la città, solo dieci partecipano al Palio, grazie a un sistema di sorteggi e rotazioni, il quale stabilisce che a correre di diritto sono le sette che non hanno corso nel palio precedente, mentre le tre rimanenti vengono estratte a sorte circa un mese prima della manifestazione.

Le contrade, invariate dal 1729, sono le seguenti (in rigoroso ordine alfabetico): Nobile Contrada dell'Aquila, Nobile Contrada del Bruco, Contrada della Chiocciola, Contrada Priora della Civetta, Contrada del Drago, Imperiale Contrada della Giraffa, Contrada Sovrana dell'Istrice, Contrada del Leocorno, Contrada della Lupa, Nobile Contrada del Nicchio, Nobile Contrada dell'Oca, Contrada Capitana dell'Onda, Contrada della Pantera, Contrada della Selva, Contrada della Tartuca, Contrada della Torre, Contrada di Valdimontone.
Da segnalare, alla vigilia dell'Assunta, il 14 agosto, la Processione dei Ceri e dei Censi, un'antichissima tradizione religiosa, volta a onorare la Madonna, una evento che fa da apripista alle celebrazioni dul Palio.

Le regole del Palio


Ogni Contrada ha un ruolo di grande rilievo nella fase iniziale del Palio che precede la corsa, ovvero il Corteo Storico, l’occasione in cui si celebra la grandezza che caratterizzò la Repubblica di Siena nel Medioevo.
A questa grande sfilata in costume, le Contrade devono, da regolamento, partecipare tramite diversi personaggi tra cui tamburini, alfieri, fantini e molte altre figure di grande importanza per la manifestazione.

Al termine del corteo storico, verso le ore 19, lo scoppio di un mortaretto annuncia l'uscita dei cavalli dall'Entrone. I fantini si posizionano nella cosiddetta “mossa”, ovvero la zona di partenza nei pressi del Palazzo Comunale dove sono tesi due canapi lungo i quali bisognerà allinearsi.
Il “mossiere” chiama ad alta voce le contrade secondo un ordine d’ingresso stabilito all’ultimo momento a sorte, dal meccanismo chiamato “fiasca”. In questo momento su Piazza del Campo regna il silenzio più assoluto.
La decima Contrada selezionata entra “di rincorsa”, nel momento in cui ritiene vantaggioso farlo, e dà di fatto il via alla gara. Nel caso di partenza non valida, è uno scoppio di mortaretto a fermare i cavalli.
La gara termina nel momento in cui il primo cavallo, con o senza fantino (in questo caso è detto “scosso”), riesce a compiere tre giri della piazza in senso orario.

Dopo la vittoria, il drappellone del palio viene portato in festa dai contradaioli verso una chiesa che, per il mese di luglio è la Collegiata di Santa Maria in Provenzano, mentre per il mese di agosto è il Duomo.
I festeggiamenti della Contrada vincitrice, naturalmente, non terminano il giorno del Palio, ma continuano per intere settimane a ritmo di cene, feste e cortei a cui tutti i contradaioli partecipano con fervore. Il Palio di Siena non è solo cavalli e fantini: il Palio di Siena è storia, tradizione, onore, folclore, ma è anche e soprattutto la festa dei senesi che, ogni anno, piangono lacrime di amarezza o di gioia sostenendo la loro Contrada e il loro fantino con grande passione.

Il Palio della Madonna di Provenzano


A Siena il Palio si vive tutto l’anno con le vaie fasi di preparazione, che prevedono ad esempio i contatti con i fantini e i proprietari dei cavalli, ma anche con la vita quotidiana della Contrada.
Quelli che vengono comunemente detti “giorni del Palio” sono quei periodi di quattro giorni che cominciano con l’assegnazione dei cavalli e culminano con la carriera, ossia la corsa vera e propria.
Nel caso del Palio della Madonna di Provenzano, che si corre ogni anno il 2 luglio, i giorni del Palio sono quindi quelli compresi tra il 29/6 e il 2/7.

Solitamente l'ultima domenica di maggio (quest'anno era la penultima, il 21 maggio 2023) vengono estratte a sorte le tre Contrade che affiancano le altre sette che corrono di diritto il Palio di luglio perché escluse da quello dell’anno precedente, mentre una settimana prima del Palio viene presentato il drappellone che il Comune ha commissionato a un artista locale.

Il Palio della Madonna dell’Assunta


Il secondo appuntamento con il Palio arriva circa un mese e mezzo più tardi (dal 13/8 al 16/8): è infatti il 16 agosto che si corre il Palio della Madonna dell’Assunta.
L’estrazione delle contrade in gara si svolge la prima domenica successiva al Palio di luglio, mentre una settimana prima del Palio viene presentato il drappellone che il Comune ha commissionato a un artista che, in questo caso, non deve necessariamente essere del posto, ma può essere di fama internazionale.

Il Palio straordinario


Per alcuni eventi e ricorrenze speciali, anche di carattere non strettamente locale, a volte viene indetto un Palio straordinario, che per definizione non ha una data né una cadenza fissa.
Questi speciali appuntamenti esistevano già nel Seicento, quando spesso erano legati alla presenza in città di ospiti illustri. Dall’Ottocento i palii straordinari divennero uno strumento per celebrare anche avvenimenti particolari.

Dal secondo dopoguerra a oggi è divenuta usanza correre un Palio straordinario anche in occasione di qualche importante centenario: è il caso ad esempio del Centenario dell’Unità d’Italia, che ricorreva nel 1961, o dell’ultimo svolto il 20 ottobre 2018 per il Centenario della Prima Guerra Mondiale.

Il Palio di Siena 2023


Come vuole la tradizione, anche quest'anno il Palio di Siena propone due appuntamenti. Domenica 2 luglio 2023 si è corso il Palio della Madonna di Provenzano, a cui hanno partecipato le Contrade dell'Aquila, Giraffa, Selva (vincitrice), Onda, Nicchio, Tartuca, Istrice, Drago, Torre e Chiocciola.
L'Oca, che avrebbe dovuto correre di diritto, ha scontato un Palio di squalifica. La Civetta ha scontato la squalifica essendo stata estratta. È curioso segnalare che questa combinazione di contrade non si era mai verificata.

Il Palio della Madonna Assunta è invece previsto mercoledì 16 agosto 2023. Il quadro delle Contrade che correranno d'obbligo il Palio sono Aquila, Bruco, Drago, Istrice, Oca, Pantera e Torre, alle quali si sono aggiunte quelle dell'estrazione del 9 luglio, ovvero Tartuca, Chiocciola e Giraffa (e Civetta, che sconta così la squalifica).

Informazioni utili, date e orari del Palio di Siena


Nome:
Palio di Siena.
Dove: Piazza del Campo, Siena (Toscana).
Data: 2 luglio e 16 agosto 2023.
Biglietto: ingresso gratuito alla piazza. A pagamento i posti alle finestre e nei palchi.
Tipologia: palio equestre.
Orari e programma: maggiori informazioni e il programma dettagliato dei rituali del Palio sono disponibili sul sito ufficiale.

Come arrivare: in auto, da sud, percorrere l’Autostrada A1, uscire a Valdichiana-Bettolle-Sinalunga e poi prendere il raccordo che porta direttamente a Siena.
Da nord: prendere l’uscita Firenze Certosa e poi percorrere il Raccordo Firenze-Siena che in 30 minuti circa porta a Siena.
In treno: la stazione ferroviaria di Siena si trova a circa 2 km dal centro storico ed è ben collegata sia con Roma, che con Firenze.
In aereo: aeroporti di Roma, Firenze o Pisa.

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