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Louvre Abu Dhabi ecco le opere in prestito per il primo anno di esposizione

Si torna a parlare del Louvre Abu Dhabi, i cui lavori dovrebbero ormai essere a buon punto, e ci si concentra finalmente sulle opere d’arte. Saranno 300, come stipulato negli accordi con Parigi, quelle che andranno in prestito nel nuovo museo e ci resteranno per un anno.

Esiste già una collezione, abbastanza cospicua, di opere presenti permanentemente sul territorio, ma ovviamente il prestito francese darà un lustro ed un’esposizione mondiale.

Nato da un progetto del 2007, il Louvre Abu Dhabi si propone di essere un monumento universale alla cultura, ma anche all’incontro tra i popoli, capaci di collaborare in maniera pacifica quando si tratta di grandi ideali come quello dell’arte. Secondo l’accordo con la Francia, ci saranno prestiti per ben 10 anni: l’anno dell’apertura si sposteranno come già detto 300 opere, il secondo anno 250 opere e il terzo anno 200 opere, numero che si manterrà costante fino allo scadere dei 10 anni.

Il museo emiratino avrebbe dovuto essere inaugurato nel 2012 ma la sua apertura sarà spostata probabilmente tra il 2015 e il 2016, perché i lavori non sono ancora terminati. Si tratta infatti di un progetto faraonico, a forma di astronave, progettato dall’archistar Jean Nouvel, che misurerà oltre 24.000 metri quadrati. Il costo? Tra gli 83 e i 108 milioni di euro, ma la cifra esatta, come di solito avviene per questo tipo di lavori, si saprà solo alla fine.

Le opere in partenza per questa esotica destinazione stanno facendo molto discutere, perché ci sono capolavori mondiali: in primis il nostro Leonardo con “La Belle Ferronnière”, la "Donna con lo specchio" di Tiziano Vecellio, ma anche il "Pifferaio" di Monet, e "Madre d'artista" di James Abbott McNeill Whistler, amatissima dagli americani che fanno la fila al Museo d'Orsay per vederla. Partiranno anche opere dal trasporto particolarmente complesso, come l'"Apollo tra le ninfe" in marmo di Carrara di François Girardon.

Se da parte dei critici d’arte europei ci sono parecchi mal di pancia, regna invece un grande entusiasmo sul fronte Abu Dhabi. Infatti il Presidente di Abu Dhabi Tourism & Culture Authority, Sheikh Sultan bin Tahnoon Al Nahyan, garantisce l’emozione e il grande impatto che questa collaborazione ha sugli Emirati Arabi Uniti. Molte di tali opere non hanno mai varcato i loro confini, e quindi permetteranno ai visitatori locali di vivere esperienze uniche.

Del progetto non fanno parte solo il Louvre, ma anche il Musée d’Orsay et de l’Orangerie, Centre Pompidou, lo Château de Versailles, Bibliothèque nationale de France e il Musée d’archéologie nationale de St Germain en Laye e Château de Fontainebleau, solo per citarne alcuni.

All’interno del Louvre Abu Dhabi sarà infatti possibile osservare sia straordinarie opere d’arte che oggetti legati allo studio della preistoria e della sociologia, in un’unica grande città affacciata sul mare, un dedalo di arte e cultura che dovrebbe attirare milioni di visitatori.

C’è chi dice che si mette a rischio le opere in questione, capolavori unici della storia dell’uomo, per un accordo prettamente commerciale. C’è chi considera il Louvre Abu Dhabi pronto a diventare un luogo di riferimento della cultura per questa parte del mondo. Come andrà a finire? In questo caso si ha proprio motivo di dirlo: ai posteri l’ardua sentenza.
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 Pubblicato da il 15/10/2014 - - ® Riproduzione vietata

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