Centre Georges Pompidou a Parigi, visita al centro nazionale d'arte e cultura
Visita al Centre National d’Art et de Culture Georges Pompidou di Parigi, firmato Renzo Piano tra arte e di cultura.
Museo, centro culturale, galleria espositiva: il Centre National d’Art et de Culture Georges Pompidou di Parigi, anche noto come Centre Beaubourg, è ormai entrato nell’élite delle attrattive turistiche parigine. Al momento dell’inaugurazione, avvenuta nel 1977, l’edificio progettato da Renzo Piano e Richard Rogers ha stupito il mondo non solo per i capolavori contenuti al suo interno, ma soprattutto per la sua architettura avveniristica e innovativa. Quello che esternamente si presenta come un groviglio di tubazioni colorate, gabbie, travi e scale, all’interno muta in uno spazio semplice, estremamente flessibile, adattabile a qualunque genere di attività culturale e espositiva.
Il primo mattoncino della costruzione del Centre Pompidou fu posato nel 1971, quando il team guidato da Piano e Rogers, affiancati dalla consulenza strutturale di Ove Arup & Partners, vinse il concorso internazionale bandito per il centro. Il progetto è da sempre considerato uno dei manifesti dell’architettura industriale e high-tech, ma a ben guardare quasi tutte le componenti del complesso sono state progettate artigianalmente. Per questo i suoi stessi architetti amano definire il Centre Pompidou un “gioco sovversivo”, un “progetto polemico e provocatorio”, che ribalta le regole e i modelli seguiti fino a quel momento, non certo un prototipo industriale.
La visita al centro è articolata attraverso diversi spazi, alcuni dei quali accessibili a pagamento. Al piano terra si trova il grande Forum du Centre Pompidou (aperto da mercoledì a lunedì dalle 11.00 alle 22.00), un ampio openspace utilizzato per mostre temporanee dove si trovano anche alcuni info point. Parte del primo e tutto il secondo e terzo piano sono occupati dall’enorme Bibliothèque Publique d’Information (www.bpi.fr), una grande biblioteca che contiene più di 600.000 documenti cartacei e informatici aperta al pubblica lunedì e da mercoledì a venerdì dalle 12.00 alle 22.00, il weekend dalle 11.00 alle 22.00.
Al quarto e quinto piano è esposta una parte dell’immensa collezione del Musée National d’Art Moderne (MNAM), che comprende ben 65.000 opere di quasi 6.000 artisti diversi. Del museo fanno parte capolavori francesi e stranieri realizzati nel XX secolo, dal surrealismo al cubismo, dalla Pop Art all’arte contemporanea. Tra questi figurano “Atelier aux mimosas” e “Portrait” di Pierre Bonnard, “Blouse roumaine” di Henri Matisse, “Homme a la guitare” di George Braque, “Portrait de jeune fille” di Pablo Picasso e “Petit déjeuner” di Juan Gris. Per accedere al MNAM si paga un biglietto di ingresso pari a 10 €, ma i ragazzi tra i 18 ei 25 anni godono di uno sconto pari a 2 €. Inoltre, l’ingresso è libero per tutti i cittadini UE minori di 26 anni e tutte le prime domeniche del mese. Salendo al sesto piano si ha accesso alle due gallerie che ospitano rispettivamente mostre temporanee e Georges, un ristorante alla moda che offre scorci incantevoli su Parigi. Per tutti quelli che vogliono ammirare il panorama senza pranzare è obbligatorio pagare un biglietto di ingresso di 3 €.
Un piccolo padiglione situato sul lato opposto di place Georges Pompidou, a ovest dell’edificio principale, ospita l’Atelier Brancusi, uno spazio interamente dedicato allo scultore rumeno Constantin Brancusi, che visse 32 anni nell’atelier a l’impasse Ronsin dove morì nel 1957 dopo aver donato lo studio allo Stato con l’obbligo di ricostruirlo. Qui si trovano circa 160 opere originali tra schizzi, dipinti, piccole sculture e fotografie che cercano di far rivivere l’atmosfera del caotico studio dell’artista. Tornando in place Georges Pompidou, dopo aver ammirato le esibizioni degli artisti di strada che riempiono la piazza ad ogni ora del giorno, ci si può spostare in place Igor Stravinsky per vedere le pittoresche fontane meccaniche opera di Jean Tinguely e Niki de Saint-Phalle e l’Institut de recherche et de coordination acoustique / musique, un centro riservato a compositori situato in un sotterraneo di oltre 4.000 mq ideato da Pierre Boulez. Infine non resta che passare rapidamente in rassegna i progetti di cinema-video del Centre Wallonie-Bruxelles, il centro culturale che si trova proprio davanti al Beaubourg.
Maggiori info www.centrepompidou.fr
Il primo mattoncino della costruzione del Centre Pompidou fu posato nel 1971, quando il team guidato da Piano e Rogers, affiancati dalla consulenza strutturale di Ove Arup & Partners, vinse il concorso internazionale bandito per il centro. Il progetto è da sempre considerato uno dei manifesti dell’architettura industriale e high-tech, ma a ben guardare quasi tutte le componenti del complesso sono state progettate artigianalmente. Per questo i suoi stessi architetti amano definire il Centre Pompidou un “gioco sovversivo”, un “progetto polemico e provocatorio”, che ribalta le regole e i modelli seguiti fino a quel momento, non certo un prototipo industriale.
La visita al centro è articolata attraverso diversi spazi, alcuni dei quali accessibili a pagamento. Al piano terra si trova il grande Forum du Centre Pompidou (aperto da mercoledì a lunedì dalle 11.00 alle 22.00), un ampio openspace utilizzato per mostre temporanee dove si trovano anche alcuni info point. Parte del primo e tutto il secondo e terzo piano sono occupati dall’enorme Bibliothèque Publique d’Information (www.bpi.fr), una grande biblioteca che contiene più di 600.000 documenti cartacei e informatici aperta al pubblica lunedì e da mercoledì a venerdì dalle 12.00 alle 22.00, il weekend dalle 11.00 alle 22.00.
Al quarto e quinto piano è esposta una parte dell’immensa collezione del Musée National d’Art Moderne (MNAM), che comprende ben 65.000 opere di quasi 6.000 artisti diversi. Del museo fanno parte capolavori francesi e stranieri realizzati nel XX secolo, dal surrealismo al cubismo, dalla Pop Art all’arte contemporanea. Tra questi figurano “Atelier aux mimosas” e “Portrait” di Pierre Bonnard, “Blouse roumaine” di Henri Matisse, “Homme a la guitare” di George Braque, “Portrait de jeune fille” di Pablo Picasso e “Petit déjeuner” di Juan Gris. Per accedere al MNAM si paga un biglietto di ingresso pari a 10 €, ma i ragazzi tra i 18 ei 25 anni godono di uno sconto pari a 2 €. Inoltre, l’ingresso è libero per tutti i cittadini UE minori di 26 anni e tutte le prime domeniche del mese. Salendo al sesto piano si ha accesso alle due gallerie che ospitano rispettivamente mostre temporanee e Georges, un ristorante alla moda che offre scorci incantevoli su Parigi. Per tutti quelli che vogliono ammirare il panorama senza pranzare è obbligatorio pagare un biglietto di ingresso di 3 €.
Un piccolo padiglione situato sul lato opposto di place Georges Pompidou, a ovest dell’edificio principale, ospita l’Atelier Brancusi, uno spazio interamente dedicato allo scultore rumeno Constantin Brancusi, che visse 32 anni nell’atelier a l’impasse Ronsin dove morì nel 1957 dopo aver donato lo studio allo Stato con l’obbligo di ricostruirlo. Qui si trovano circa 160 opere originali tra schizzi, dipinti, piccole sculture e fotografie che cercano di far rivivere l’atmosfera del caotico studio dell’artista. Tornando in place Georges Pompidou, dopo aver ammirato le esibizioni degli artisti di strada che riempiono la piazza ad ogni ora del giorno, ci si può spostare in place Igor Stravinsky per vedere le pittoresche fontane meccaniche opera di Jean Tinguely e Niki de Saint-Phalle e l’Institut de recherche et de coordination acoustique / musique, un centro riservato a compositori situato in un sotterraneo di oltre 4.000 mq ideato da Pierre Boulez. Infine non resta che passare rapidamente in rassegna i progetti di cinema-video del Centre Wallonie-Bruxelles, il centro culturale che si trova proprio davanti al Beaubourg.
Maggiori info www.centrepompidou.fr