La Tour Saint-Jacques, la torre in stile gotico fiammeggiante di Parigi
La Tour Saint Jacques a Parigi: ciò che resta dell'antica chiesa di Saint-Jacques-de-la-Boucherie dal 1998 dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Dal IV arrondissement di Parigi la Tour Saint Jacques si eleva imponente al di sopra dello skyline cittadino, ammirando da una posizione privilegiata la capitale più romantica d’Europa. In stile gotico fiammeggiante, abitualmente inaccessibile al grande pubblico ma eccezionalmente visitabile dal 5 luglio al 15 settembre 2013, la torre campanaria vanta cifre di tutto rispetto. Un’altezza di 62 metri, compresi lo zoccolo di base e la statua di San Giacomo, a sua volta alta 3,5 metri, e una pianta quadrata di 12 metri per 12.
Eretta nei primi decenni del Cinquecento, tra il 1508 e il 1523, la Tour Saint Jacques rappresenta ciò che rimane dell’antica chiesa di Saint-Jacques-de-la-Boucherie, che custodiva una reliquia di San Giacomo e si trovava lungo le vie di pellegrinaggio consacrate al santo. Proprio per la sua posizione lungo uno degli storici cammini di Santiago, e per la fondazione della chiesa da parte di Carlo Magno, la torre nel 1998 è entrata a far parte dei beni Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, insieme ad altre 70 mete francesi. Ad erigere la torre fu Jean de Félin, che lungo il suo corpo affusolato realizzò eleganti bifore allungate, alternate a nicchie contenenti varie statue, mentre la statua più importante, collocata alla sommità, fu aggiunta da Paul Chenillon qualche secolo dopo, nel 1870.
Tra la fondazione della torre e la realizzazione della statua trascorsero anni travagliati, non privi di colpi di scena. A metà Seicento nientemeno che Blaise Pascal, il matematico e fisico originario di Clermont-Ferrand e vissuto a Parigi negli ultimi anni della sua vita, sfruttò l’altezza del campanile per condurre alcuni esperimenti sulla densità dell’aria e la pressione atmosferica. Non a casa, alla base della costruzione, si trova anche la sua statua. I destini della chiesa e del campanile si separarono durante la Rivoluzione Francese, nel 1793: in quell’anno la Chiesa di san Giacomo venne distrutta, mentre la Tour Saint Jacques, considerata di alto valore architettonico e artistico, fu risparmiata. La sua bellezza non la salvò dai due incendi del 1819 e del 1823, ma ci ha almeno concesso di ammirarla ancora oggi, diversamente dall’edificio di culto.
Interventi di restauro si susseguirono dalla seconda metà dell’Ottocento, quando la torre ispirò allo scrittore Alexadre Dumas il dramma “La Tour-Saint-Jacques-la-Boucherie”, alla seconda metà del Novecento e oltre. Nel tempo la costruzione era stata fortemente danneggiata da interventi umani, eventi atmosferici e inquinamento, e alla fine del 2000 sono stati installati dei ponteggi per metterla in sicurezza. Tra il 2004 e il 2005 è stato approvato il progetto di ristrutturazione e sono state designate le imprese addette ai lavori, che sono cominciati nel 2006 e si sono protratti per 36 mesi.
Il risultato, proprietà dell’Amministrazione di Parigi, è oggi sotto gli occhi di tutti, ma in genere può essere ammirato solamente dall’esterno. In via eccezionale la torre è però accessibile al pubblico dal 5 luglio al 15 settembre 2013: un’occasione unica per apprezzare la città da un punto di vista insolito, facendo scorrere lo sguardo sulle meraviglie di Parigi a 360°. Anche durante le Giornate del Patrimonio saranno programmate delle aperture eccezionali della torre.
Le visite alla Tour Saint Jacques, nel periodo suddetto, sono disponibili dal venerdì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00, durano 45 minuti e partono a tutte le ore (per un totale di 8 gruppi al giorno). Ogni gruppo può essere composto da un massimo di 17 persone più 2 accompagnatori, che alla base della torre vengono istruite sulla storia dell’edificio da parte del direttore dell’associazione “Amis de la tour Jean-Sans-Peur”, cui la Città di Parigi ha affidato l’organizzazione e l’animazione dei tour.
Il costo della visita è di 6 € (prezzo intero) e di 3 € per gli studenti e i disabili. La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata per telefono, chiamando il numero 06 26 31 10 36 il giovedì precedente alla visita, oppure direttamente sul posto (Rue de Rivoli n° 39) dal venerdì alla domenica a partire dalle 9.30.
Attenzione però a chi soffre di vertigini e di claustrofobia: la torre è alta come un palazzo di 16 piani e la salita, lungo una stretta scala di 300 gradini, richiede un minimo di preparazione fisica. Non possono accedere i bambini al di sotto dei 10 anni.
Eretta nei primi decenni del Cinquecento, tra il 1508 e il 1523, la Tour Saint Jacques rappresenta ciò che rimane dell’antica chiesa di Saint-Jacques-de-la-Boucherie, che custodiva una reliquia di San Giacomo e si trovava lungo le vie di pellegrinaggio consacrate al santo. Proprio per la sua posizione lungo uno degli storici cammini di Santiago, e per la fondazione della chiesa da parte di Carlo Magno, la torre nel 1998 è entrata a far parte dei beni Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, insieme ad altre 70 mete francesi. Ad erigere la torre fu Jean de Félin, che lungo il suo corpo affusolato realizzò eleganti bifore allungate, alternate a nicchie contenenti varie statue, mentre la statua più importante, collocata alla sommità, fu aggiunta da Paul Chenillon qualche secolo dopo, nel 1870.
Tra la fondazione della torre e la realizzazione della statua trascorsero anni travagliati, non privi di colpi di scena. A metà Seicento nientemeno che Blaise Pascal, il matematico e fisico originario di Clermont-Ferrand e vissuto a Parigi negli ultimi anni della sua vita, sfruttò l’altezza del campanile per condurre alcuni esperimenti sulla densità dell’aria e la pressione atmosferica. Non a casa, alla base della costruzione, si trova anche la sua statua. I destini della chiesa e del campanile si separarono durante la Rivoluzione Francese, nel 1793: in quell’anno la Chiesa di san Giacomo venne distrutta, mentre la Tour Saint Jacques, considerata di alto valore architettonico e artistico, fu risparmiata. La sua bellezza non la salvò dai due incendi del 1819 e del 1823, ma ci ha almeno concesso di ammirarla ancora oggi, diversamente dall’edificio di culto.
Interventi di restauro si susseguirono dalla seconda metà dell’Ottocento, quando la torre ispirò allo scrittore Alexadre Dumas il dramma “La Tour-Saint-Jacques-la-Boucherie”, alla seconda metà del Novecento e oltre. Nel tempo la costruzione era stata fortemente danneggiata da interventi umani, eventi atmosferici e inquinamento, e alla fine del 2000 sono stati installati dei ponteggi per metterla in sicurezza. Tra il 2004 e il 2005 è stato approvato il progetto di ristrutturazione e sono state designate le imprese addette ai lavori, che sono cominciati nel 2006 e si sono protratti per 36 mesi.
Il risultato, proprietà dell’Amministrazione di Parigi, è oggi sotto gli occhi di tutti, ma in genere può essere ammirato solamente dall’esterno. In via eccezionale la torre è però accessibile al pubblico dal 5 luglio al 15 settembre 2013: un’occasione unica per apprezzare la città da un punto di vista insolito, facendo scorrere lo sguardo sulle meraviglie di Parigi a 360°. Anche durante le Giornate del Patrimonio saranno programmate delle aperture eccezionali della torre.
Le visite alla Tour Saint Jacques, nel periodo suddetto, sono disponibili dal venerdì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00, durano 45 minuti e partono a tutte le ore (per un totale di 8 gruppi al giorno). Ogni gruppo può essere composto da un massimo di 17 persone più 2 accompagnatori, che alla base della torre vengono istruite sulla storia dell’edificio da parte del direttore dell’associazione “Amis de la tour Jean-Sans-Peur”, cui la Città di Parigi ha affidato l’organizzazione e l’animazione dei tour.
Il costo della visita è di 6 € (prezzo intero) e di 3 € per gli studenti e i disabili. La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata per telefono, chiamando il numero 06 26 31 10 36 il giovedì precedente alla visita, oppure direttamente sul posto (Rue de Rivoli n° 39) dal venerdì alla domenica a partire dalle 9.30.
Attenzione però a chi soffre di vertigini e di claustrofobia: la torre è alta come un palazzo di 16 piani e la salita, lungo una stretta scala di 300 gradini, richiede un minimo di preparazione fisica. Non possono accedere i bambini al di sotto dei 10 anni.