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Racconto di viaggio attraverso Cuba ad agosto tra l’Havana e Santiago de Cuba (14 pagine)

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Per le vie di Santiago de Cuba: la Fabbrica del Rum, il centro e casa di Velasquez

18 Agosto 2010 - Alle prime luci del mattino una strana cosa attira la mia attenzione, una macchina della polizia precede un camion dei pompieri, i quali, affiancati da un poliziotto in moto precedono a loro volta un camion cisterna dal quale fuoriesce un fumo bianco e denso che si alza per parecchi metri per poi ricadere a terra lasciando un velo di umido e scivoloso. In un primo momento pensando ad un principio di incendio della cisterna mi spavento un po’, poi, visto che le persone per strada continuano, senza minimamente scomporsi,le loro attività capisco che il fumo serve a disinfettare e/o disinfestare le strade. Durante la giornata assisteremo anche a disinfezioni di case e locali effettuate con apparecchi portatili. Altra giornata a Santiago. Dopo colazione partiamo alla ricerca della Fabbrica del Rum; chiediamo alla signora Maria indicazioni per arrivarci, ci dice che dobbiamo arrivare al porto e percorrere 7/8 cuadros per arrivarci.

La zona del porto è molto degradata, piena di gente che sale e scende da ogni mezzo di trasporto: carri trainati da cavalli, autobus, camion, camelos e anche bicitaxi. Gli odori non sono molto gradevoli. Come sempre veniamo avvicinati da persone che ci offrono di tutto. Dopo quelli che sembrano essere i 7/800 metri più lunghi mai percorsi arriviamo a scorgere quello che sembra essere la fabbrica che cerchiamo. Scopriamo però che non è possibile visitarla, entriamo quindi nella tienda dove Nicolò acquista due bottiglie di rum. Adesso se le deve scarrozzare per tutta la città! Torniamo verso il centro attraversando zone poverissime (macellerie all’aperto con carne sul tavolo ricoperta da mosche). Ci avviciniamo al centro della città e ci accoglie il traffico, sia pedonale che veicolare, più intenso mai visto in tutta l’isola. Sembra che tutta la città si sia riversata per strada.

Ci dirigiamo verso la terrazza dell’Hotel Casa Granda per rinfrescarci un po’ e riposarci. Nicolò decide di portare le due bottiglie di rum alla casa particular e di andare poi in banca per cambiare un po’ di euro: sparirà per circa un’ora e mezza facendoci preoccupare parecchio, tornerà tranquillo e beato con un vasetto di marmellata! (non ci sono parole!) Qualche nuvola si addensa in cielo, ci avventuriamo quindi per la città, Nicolò ci porta per le strade che ha percorso nella sua escursione solitaria, ad un certo punto compra pure un gelato lungo la strada (ama il rischio perché ripeterà l’esperienza durante il pomeriggio). Torniamo verso il centro città per visitare la casa di Velasquez che scopriamoessere molto bella, valeva veramente la pena di visitarla. Percorriamo poi, alla ricerca di un posto dove bere qualcosa, nuovamente la strada forse più inquinata del mondo: è quasi impossibile respirare! Troviamo un locale che sembra andarci bene in piazza Dolores dove prendiamo tre caffè e un limonata: sarà la limonata più strana mai vista fare, con “polverina”, zucchero, forse succo di limone, tanto ghiaccio da fare affondare il Titanic e un ciuffo di hierbabuena.

Tiziana dirà che tutto sommato non era male. Ci sediamo poi sulle panchine di piazza Dolores dove un uccellino penserà bene di farmi qualche ricordino sui bermuda. Stanchi e affaticati torniamo alla casa particular della signora Maria dove gustiamo un’ottima cena a base di gamberi, riso, purè, verdure e banane verdi fritte: tutto squisito. Il soggiorno a Casa Tatica ci costerà 75 CUC per dormire e 62 per 3 colazioni, 2 cene più acqua e bibite.

 Pubblicato da il 28/04/2010 - 157.693 letture - ® Riproduzione vietata

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