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Dunedin (Nuova Zelanda): tour nella seconda cittą dell'Isola del Sud

Dunedin, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Dunedin dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Incastonata all’estremità sud-occidentale dell’Otago Harbour, Dunedin è la seconda città più estesa della South Island (Isola del Sud) nonché una delle più importanti e conosciute a livello storico e culturale dell’intera Nuova Zelanda. Il centro, abitato da oltre 120.000 persone, è il capoluogo regionale dell’Otago, un’area di grande interesse paesaggistico all’interno della quale convivono ecosistemi differenti che tutelano centinaia di specie animali e vegetali. Per questa ragione Dunedin è anche il punto di partenza ideale per gite di un giorno alla scoperta del fascino incontaminato della Otago Peninsula che, come si può intuire dalla morfologia del territorio e dal colore delle rocce, altro non è che un grande vulcano ormai inattivo.

Abitata dai nativi Maori fin dall’XI secolo, l’area dell’odierna Dunedin (l’antica regione di Otakou) fu profondamente segnata dalla sanguinosa faida esplosa tra le popolazioni stanziate nella zona all’inizio del XIX secolo. Alle barbarie e ai brutali atti di violenza consumatisi durante il conflitto seguirono devastanti epidemie che misero a dura prova le tribù indigene favorendo la rapida presa di potere da parte dei primi coloni europei, sbarcati su queste coste a bordo di due navi scozzesi nel 1848. Le origini scozzesi di Dunedin sono tutt’ora motivo di orgoglio per gli abitanti, che amano festeggiare al suono delle cornamuse mangiando piatti tipici della tradizione edimburghese.

Fin dai primi passi per le strade del centro di Dunedin si rimarrà piacevolmente sorpresi dalla spiccata personalità artistica della città, dalla sua vivacità e dalla gradevole atmosfera che la contraddistingue. In molti quartieri antico e moderno si mescolano armoniosamente, conferendo alla città un aspetto gradevole, dal sapore vagamente europeo. Malgrado le dimensioni relativamente ridotte non mancano bar, ristoranti e locali animati da esibizioni musicali e degustazioni enogastronomiche che alternano sapori indigeni a ingredienti di matrice prettamente europea. Altrettanto numerosi sono i musei e le gallerie d’arte, un vero e proprio vanto per una città che va orgogliosamente fiera delle proprie origini e della propria cultura.

Il museo più conosciuto è l’Otago Museum, un allestimento moderno e interattivo, che offre ai visitatori l’opportunità di immergersi nel passato fino a tornare al presente della regione; il “viaggio”, allietato dalla qualità degli allestimenti e della struttura che li ospita, ha inizio nell’era dei dinosauri e si articola attraverso numerosi approfondimenti sia culturali che fisici fino ai giorni nostri. Da non perdere la Tangata Whenua Gallery, al cui interno sono conservati una magnifica waka taua (canoa da guerra), sculture antiche e svariati manufatti di pounamu (pietra verde) che rendono la collezione la più vasta e eterogena raccolta di arte maori dell’Isola del Sud. Infine sono da vedere la sezione dedicata agli animali selvatici, da quelli preistorici ai pinguini e agli albatross, e l’area interattiva del Discovery World.

Per godere di un’ampia ed esaustiva panoramica del mondo artistico neozelandese ci si può immergere nella grande Dunedin Public Art Gallery. La vasta e luminosa galleria è suddivisa in due sezioni: una adibita ad ospitare la collezione permanente, visitabile anche senza pagare alcun biglietto di ingresso, l’altra destinata alle mostre temporanee. Della prima fanno parte soprattutto opere d’arte contemporanea, celebrata da dipinti dei maggiori esponenti neozelandese del genere tra cui Ralph Hotere, Frances Hodgkins, C.F. Goldie e Cantabrian Colin McCahon, mentre le mostre temporanee spaziano tra artisti di varia estrazione.

Altrettanto interessante è la collezione dell’Otago Settlers Museum, che offre un valido spaccato di cosa abbia significato abitare questa regione per gli abitanti, fossero essi scozzesi, maori o cacciatori di balene senza fissa dimora; tra i reperti più interessanti spiccano una vecchia locomotiva a vapore del 1872 e una magnifica Buick a otto cilindri. Per cercare di comprendere il legame indissolubile che lega i neozelandesi allo sport si può visitare la New Zealand Sports Hall of Fame, all’interno del quale si celebrano i risultati ottenuti a livello internazionale dai celebri All Blacks, le gesta della campionessa di ciclismo Karen Holliday e di altri grandi dello sport locale. Infine, tornando all’arte, è da vedere la Temple Gallery, un’accogliente galleria d’arte allestita presso un edificio posto al termine di un ripido sentiero circondato da un lussureggiante giardino dove, nel lontano 1863, fu inaugurata la prima sinagoga di Dunedin.

Terminata la visita alla città ci si trova a dover scegliere quale tra le tante attrattive paesaggistiche della zona visitare. Molte di queste destinazioni sono raggiungibili con gite di un giorno da Dunedin, altre richiedono invece di spostare anche la sede del pernottamento. In generale la Otago Peninsula è la zona della South Island che consente di osservare da vicino il maggior numero di animali, tra cui albatros, pinguini, leoni marini e otarie, tutti all’interno dei propri habitat naturali. Non mancano le spiagge e i sentieri escursionistici che si avventurano sulle montagne dell’entroterra, ma se avete poco tempo vi consigliamo quantomeno di visitare il Royal Albatross Centre, l’unica colonia al mondo di albatri reali sulla terraferma. Il sito si trova all’estremità orientale della penisola e la stagione migliore per visitarlo coincide con l’estate australe, tra i mesi di dicembre e gennaio.

Grazie all’azione protettiva esercitata dalle Southern Alps nei confronti degli umidi venti provenienti dal Mar di Tasmania, Dunedin e la costa occidentale dell’Otago godono di un clima relativamente asciutto. Notevole è lo sbalzo termico tra estate e inverno, in quanto tra dicembre e febbraio le giornate soleggiate sono generalmente miti, talvolta anche calde, con temperature massime occasionalmente sopra i 20°C e minime raramente inferiori a 10°C, mentre in luglio e agosto i valori precipitano fino a scendere sotto lo zero durante le notti più fredde. In questo periodo si possono verificare brevi e sporadiche nevicate che renderanno le vostre foto indimenticabili.

27 km a sud-ovest del centro di Dunedin si trova un aeroporto internazionale, sebbene gli unici voli a valicare i confini neozelandesi siano quelli della compagnia aerea di bandiera, la Air New Zealand, provenienti dalla costa orientale dell’Australia; la medesima compagnia offre inoltre collegamenti piuttosto frequenti da/per Auckland, Wellington e Christchurch. In città si trova un ampio terminal degli autobus interurbani, una valida alternativa per spostarsi verso Oamaru (1 ora e 40 minuti), Invercargill (4 ore), Te Anau e Queenstown (4 ore e 30 minuti) e Christchurch (6 ore). In treno si possono intraprendere un paio di avvincenti itinerari, la Taieri Gorge Railway e il Seasider, tenendo comunque presente che tutte le maggiori compagnie di autonoleggio dispongono di un ufficio in città.
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 Pubblicato da - 07 Novembre 2015 - © Riproduzione vietata

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