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Parco nazionale dello Tsavo, safari tra i parchi tendati del Kenya

Tsavo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Tsavo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Un solo giorno di safari in Kenya vale già, a livello di emozioni, l'intero viaggio. La sensazione di aver raggiunto una meta, di aver realizzato una delle “dieci cose da fare prima di morire”, di essersi trovati in mezzo a una scena che si è abituati a vedere solo nei documentari, genera un benessere e una soddisfazione tali da sentire che niente sarà più come prima.
Se poi il safari dura due, tre o più giorni...beh, sarà difficile fare rientro a casa e fingere che non sia successo nulla.
Il Kenya è un paese con una grandissima varietà di paesaggi, specie animali e vegetali anche rare che lo rendono un vero paradiso per gli amanti della natura. Il safari è probabilmente la massima espressione tangibile di questo immenso patrimonio: viaggiare nella savana alla ricerca degli animali più affascinanti del pianeta, avvistarli, ammirarli e rispettarli e sentirsi giustamente degli intrusi nel loro territorio.

Nonostante non sia una nazione enorme, in Kenya si trova un grande numero di parchi nazionali e riserve protette. Lo Tsavo National Park è il maggiore di questi parchi, con una superficie totale che copre circa 22000 km², pari all'estensione dell'intera Emilia-Romagna, per dare il senso delle dimensioni.
La strada che da Nairobi conduce a Mombasa e la parallela ferrovia dividono lo Tsavo in due entità, lo Tsavo East National Park e lo Tsavo West National Park, le cui superfici coprono rispettivamente 13700 km² e 9065 km².

Il Parco Nazionale Tsavo Ovest confina con la Tanzania ed è più diversificata dal punto di vista paesaggistico e ambientale.
Colline vulcaniche, montagne che toccano i 200 metri s.l.m. e alcuni corsi d'acqua e numerose pozze sono l'habitat ideali di molte specie animali. Elefanti, leopardi, i discendenti dei mitici leoni cosiddetti “Man-Eaters” (la storia dice che nell'Ottocento gli uomini fossero tra le loro prede preferite), rinoceronti, bufali, zebre, giraffe, manguste e ghepardi sono solo alcune delle più comuni che popolano il territorio. Qualche luogo in particolare attira l'attenzione dei turisti: lo Ngulia Rhino Sanctuary, ai piedi delle Ngulia Hills, è una riserva recintata di 90 km2 creata per ripopolare il territorio di rinoceronti neri, soggetti fino agli anni Ottanta di una forte attività di bracconaggio che ha decimato il numero di esemplari.
Le Mzima Springs, invece, sono sorgenti d'acqua dolce che costituiscono, com'è facile intuire, un'importante fonte idrica nella savana nonché l'habitat ideale per ippopotami e coccodrilli. Vedute panoramiche e scorci spettacolari si possono avere presso il Chaimu Crater e le Roaring Rocks, ma anche dal Poachers' Lookout, da dove si può scorgere la pianura dell'Amboseli National Park e del mitico Kilimangiaro.

Il Parco Nazionale Tsavo Est è più grande e la sua vicinanza alle principali località della costa (Watamu e Malindi) fa sì che molti tour operators lo propongano come esperienza di safari ai turisti in villeggiatura sulle bellissime spiagge dell'Oceano Indiano.
L'ingresso orientale, il Sala Gate, dista infatti poco più di 100 km da Malindi, percorribili con un fuoristrada in circa due ore attraverso una spettacolare strada sterrata che si inoltra nella savana tra villaggi sperduti, bambini che accorrono sul ciglio a salutare le auto e donne dal portamento elegante che caricano taniche d'acqua da 20 litri sulla testa.
Qui si respira l'Africa, con la sua luce e i colori impossibili da trovare altrove: la terra di un rosso intenso che nel giro di pochi metri diventa bianca, per poi passare al giallo e ritornare sul rosso, un cielo azzurro come non l'avete mai visto, la vegetazione che si fa via via più bassa, rada e secca fino ad arrivare all'ingresso del parco. Và da sé che, non essendo recintato, gli animali sono liberi di muoversi e di uscire anche dai confini ufficiali, per cui con un po' di attenzione non è raro avvistare magari qualche gazzella, antilope, dik dik o altri mammiferi già lungo la strada.
Sono sei gli ingressi ufficiali dello Tsavo Est: in senso orario Sala Gate, Buchuma Gate, Voi Gate, Manyani Gate, Tsavo Gate e Mtito Andei Gate.

Per preservare la natura e gli animali, solo la parte meridionale dello Tsavo Est è visitabile dai turisti con l'esperienza del safari, ovvero quella a sud del Galana River, il grande fiume che attraversa il Kenya. Il territorio a nord del fiume è dedicato agli studi scientifici e all'attività dei ranger contro il bracconaggio (punito con l'ergastolo e con l'ordine per le guardie di sparare se colti in flagrante), per cui è inaccessibile ai visitatori se non con un'apposita autorizzazione.
Per effettuare un safari consigliamo di affidarvi a guide esperte ed evitare di inoltrarvi nel parco da soli in auto, soprattutto se è la prima volta che lo fate: innanzitutto per una questione di sicurezza, e poi perché le guide sanno dove andare a cercare gli animali, quanto avvicinarsi per non disturbarli o farli scappare; inoltre, con la radio vengono avvisati dai colleghi sulla posizione esatta degli animali (in particolare dei leoni, non semplicissimi da avvistare, altrimenti). Affidandogli la guida del fuoristrada, infine, garantiscono la libertà di dedicarsi alle foto e all'osservazione attenta del paesaggio.

Per quanto riguarda le regole da rispettare in ogni caso, sia che ci si avventuri da soli o con un tour organizzato, vige per prima cosa il divieto di scendere dalla vettura: gli animali sono selvatici e, anche se non se ne vedono nelle vicinanze, potrebbero essere nascosti ovunque e impossibili da scorgere. Anche se apparentemente tranquilli, possono essere tutti molto pericolosi. All'interno del parco nazionale non ci sono strade asfaltate, ma solo piste di terra che tutti i mezzi devono obbligatoriamente seguire e non abbandonare mai per inoltrarsi nel bush o per qualsiasi altra ragione. Se si ha la fortuna di trovare gli animali in prossimità della pista, allora sarà possibile vederli bene, altrimenti si scorgeranno solo in lontananza, ma non c'è da preoccuparsi: sono talmente numerosi, nonostante un territorio così vasto, che quando meno ve lo aspettate vi ritroverete faccia a faccia con un elefante rosso o una mandria di bufali. A tal proposito, la regola più importante del parco è il rispetto per la natura: gli animali sono a casa loro, gli “intrusi” sono i visitatori, per cui non bisogna urlare, farli scappare né tanto meno dargli da mangiare per farli avvicinare. Gli animali vivono qui da sempre secondo natura: nascono, cacciano o sono preda di altri animali più forti, si abbeverano al fiume tra mille pericoli e muoiono secondo la spietata legge della savana.

Spesso i safari con la guida conducono lungo il corso del Galana River, dove in alcuni punti è assai probabile avvistare gli ippopotami immersi nell'acqua o i coccodrilli (soprattutto presso Crocodile point) nuotare minacciosi nelle torbide acque del fiume, ma anche branchi di elefanti che si rinfrescano, impala che si abbeverano timorosi dei predatori appostati nelle vicinanze e babbuini che si rincorrono tra gli alberi. Il paesaggio dello Tsavo Est è più pianeggiante e decisamente più arido rispetto a quello dello Tsavo Ovest, per cui con la vegetazione più rada è più facile avvistare gli animali. Certamente, buona parte del "movimento" si può notare proprio in prossimità del fiume.

Nello Tsavo East National Park non si trovano solo i grandi mammiferi, anche se ovviamente sono i più ambiti per le foto dei turisti: l'imponenza degli elefanti, l'eleganza delle giraffe, la grazia delle gazzelle, la velocità del ghepardo, il fascino del gerenuk, il ghigno delle iene, la fantasia del corpo delle zebre e il rispetto che incute il leone non si discutono. È però giusto ricordare che nella savana vivono anche circa 500 specie di uccelli, alcune delle quali veramente straordinarie per i loro sgargianti colori, alcuni temibili rettili (coccodrilli e serpenti su tutti), e c'è una grande biodiversità anche per quanto riguarda la flora; alle immancabili acacie sotto le quali si riposano i leoni, si affiancano le palme lungo i corsi d'acqua e i giganteschi baobab, uno dei simboli dell'Africa per eccellenza.

Di seguito forniamo alcuni consigli per il vostro safari.

Quando andare
Esistono ovviamente momenti dell'anno e orari della giornata in cui è più facile osservare gli animali: questi sono generalmente l'alba (il momento preferito dai leoni per cacciare) e il tramonto, che è costante tutto l'anno alle 18 circa, trovandosi il Kenya all'Equatore. È importante uscire dal parco prima che faccia buio, perché non esiste illuminazione né all'interno, né nelle strade all'esterno. Ma questo, se viaggiate con un safari organizzato, lo saprà valutare correttamente la guida. Con la stagione delle piogge (che corrisponde alla nostra primavera) diventa un po' più difficile fare un buon safari; potendo scegliere, è quindi preferibile farlo da giugno a febbraio.

Dove dormire
Durante la nostra esperienza nello Tsavo East National Park abbiamo soggiornato presso il Doa Doa Camp, un lodge costruito sulle rive del Galana River a nei pressi del Sala Gate, l'ingresso più orientale del parco. Durante il giorno si possono scorgere coccodrilli e ippopotami fare il bagno nel fiume a pochi metri dai bungalow e dalle tende, mentre di notte, con il silenzio e il buio assoluto (l'elettricità è fornita da un generatore in funzione durante il giorno, che viene spento alla notte) gli animali si aggirano nel lodge indisturbati. Non è raro scorgere elefanti, zebre e perfino leoni dalle finestre (è assolutamente sconsigliato uscire, nonostante la rassicurante presenza di alcuni guardiani masai) e sentire il loro rumore a pochi passi.

Come arrivare
L'ingresso Mtito Andei Gate, da cui si accede sia alo Tsavo East che allo Tsavo West, si trova 233 km a sud di Nairobi e 250 km a nord di Mombasa.
L'ingresso Sala Gate è il più frequentato per chi proviene dalla costa: da Malindi la strada C103 (sterrata) conduce a questo ingresso dello Tsavo East National Park.
Per la nostra esperienza in Kenya ci siamo affidati a Southern Sky Safaris, che ha organizzato tutto, dagli spostamenti da/per Watamu e Malindi al safari vero e proprio con un ottimo autista nonché grande conoscitore del parco.

Informazioni utili
I turisti stranieri pagano un biglietto d'ingresso al parco di 75 dollari al giorno (40 dollari per i bambini).
Esiste anche la possibilità di sottoscrivere la Safari Card, valida anche per altri parchi nazionali del Kenya.
Per prenotazioni ci si può rivolgere ai seguenti contatti:
Tel: +254 (20) 6000800, 6002345
e-mail: reservations@kws.go.ke
Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito ufficiale del Kenya Wildlife Service.

Per maggiori informazioni sul Kenya visitate la pagina ufficiale del Kenya Tourism Board al seguente indirizzo:
www.magicalkenya.com

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