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Camaiore (Toscana): la Badia e cosa vedere nella cittą ai piedi delle Apuane

Camaiore, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Camaiore dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Colline, Alpi Apuane e Mar Tirreno fanno da cornice uno splendido paesaggio caratterizzato da colori, sfumature, vegetazioni e una Versilia della quale si può far sintesi il borgo di Camaiore, che in provincia di Lucca conta complessivamente 32.000 abitanti investiti della calorosa simpatia della mattacchiona Toscana.

L’incantevole agglomerato di case segue un ordinamento spaziale a maglie ortogonali, suddividendosi fra l’interno e l’esterno delle tracce murarie in quattro zone, ovvero l’area collinare della Seimiglia, il capoluogo di valle, la piana di Capezzano e il Lido di Camaiore, cioè quella porzione di territorio bagnata dal mare che contraddistingue il litorale di oltre 4 km di sabbia finissima (calcata fra gli altri da Gabriele D’Annunzio insieme all’amata Eleonora Duse, da Guglielmo Marconi e dal re Vittorio Emanuele III), su cui s’eleva il pontile Bellavista Vittoria, passeggiata prediletta dagli avventori in estate.

In tutto si contano 24 frazioni, ognuna contribuente alla vivificazione salutare di una cittadina ricca di storia, tradizioni e attrattive se si considerano gli estesi appezzamenti agricoli che intervallano piacevolmente l’urbanizzazione, le pianeggianti oasi paludose e naturalmente le spiagge sabbiose del centro balneare. Nell’armoniosa combinazione di scorci e scenari si annoverano inoltre monti, laghetti, il Parco delle Apuane, fragoleti e tappeti di fiori che testimoniano la sempre attiva pratica del vivaismo. In qualità di Comune, Camaiore ha ottenuto la Bandiera Blu, la Bandiera Verde e la Bandiera Gialla Actitalia, tre riconoscimenti attribuiti per la sostenibilità ambientale, i servizi, l’idoneità delle spiagge in relazione alle vacanze famigliari e la capacità di accoglienza.

Storia

La località ha avuto origine in epoca romana, battezzata con il nome di Campus Major, contaminata dalle invasioni barbariche e interessata da numerose ingerenze feudali e dominazioni, come ad esempio quella dei Pisani. Seguirono distruzioni e devastazioni tali da indurre la vicina Lucca a ordinare l’erezione di solide mura, che a nulla valsero contro l’invasione dei Fiorentini, in particolare degli Sforza. Tutto ciò avvenne nell’arco di un secolo, il ‘300, il più movimentato se si pensa che al termine del ‘400 Camaiore ritornò sotto la felice influenza di Lucca riprendendo uno sviluppo imperterrito per tutto il Medioevo, complice la posizione geografica sottesa alla Via Francigena e all’Itinerario di Sigerico.

Cosa vedere a Camaiore

L’alone spirituale è sprigionato in buona parte dalla romanica Badia dei Santi Pietro e Paolo, monastero benedettino lungo la Via Francigena, fondato intorno all’ottavo secolo e divenuto progressivamente un complesso costituito dalla chiesa, dal campanile a pianta quadrata, dal cimitero contornato da un ampio giardino e, appunto, dal monastero cinto da mura merlate. L’unicum abbaziale, nonostante sia stato per due volte saccheggiato e incendiato, si rinnova ogni anno emanando una bellezza estremamente consolidata da implementazioni riguardanti innanzitutto la sua struttura, dapprima a navata unica e poi a triplice navata, culminante nell’abside semicircolare a fondo ambiente.

Dell’esterno colpiscono non poco l’arco in pietra e il tutto sesto raffigurante in affresco policromo una Madonna in trono col Bambino fra due santi. Girando intorno all’edificio si nota un fioccare cospicuo di finestre a tre ordini differenti, monofore, bifore e trifore. L’interno, a pianta basilicale, enfatizza la monumentalità dell’altare barocco in marmo e la pregiatezza dell’organo Mascioni opus 1130, strumento a canne di Principale e bocche a mitria, il tutto contenuto in una cassa lignea a forma di parallelepipedo.

Ubicata in Piazza San Bernardino come lo è il Municipio cittadino, la Collegiata di Santa Maria Assunta accoglie con il radioso sorriso della sua facciata a salienti i visitatori del centro cittadino e risale al 1278. Restaurata a più riprese nell’arco della sua esistenza, mantiene il canone architettonico d’impronta romanica che coesiste con elementi barocchi introdotti con le modifiche operate nel ‘500. Affascinano di lei l’innaturale ma consona asimmetria e una torre campanaria di spirito trecentesco contraddistinta da monofore a tutto sesto.

Le navate a crociera coperta con cupola scandiscono gli interni plasmati dall’eleganza del sistema costruttivo settecentesco, entro cui trovano posto un fonte battesimale a pozzo, una vasca rettangolare del XIV secolo e una molteplicità di altari e confessionali ai quali si sommano oggetti liturgici pregiati come i candelabri argentei illuminanti le pale d’altare realizzate da Giovanni Marracci. Stefano Tofanelli ha firmato il bassorilievo dell’Annunciazione e Pier Dandini la Comunione degli Apostoli. A Benedetto Brandimarte è toccato l’arduo compito di affrescare la cupola, eccezionale in virtù di un’Incoronazione della Vergine che ne nobilita le linee.

Decana dei luoghi di culto è la Pieve di Santo Stefano, ascrivibile al IX secolo e prima Chiesa Madre di Camaiore, sul territorio la massima cassa di risonanza per la diffusione del Cristianesimo in tempi non sospetti. Manufatti da ammirare ce ne sono due, il fonte battesimale e il trittico quattrocentesco realizzato da Battista da Pisa. Molto più tardi ha avuto origine la Chiesa dell’Immacolata Concezione e di San Lazzaro: risale al 1610 e si fregia di un portico a doppio ordine, attraversato il quale si entra sia nella chiesa che nel chiostro. L’aula ecclesiale si abbellisce grazie all’altare maggiore comprensivo di statua dell’Immacolata, altri sei altari laterali, un coro ligneo, fine mobilio e un organo a canne assemblato da Nicola Puccini nel 2010.

Vestita di austera semplicità, la Chiesa di San Michele mostra fiera il proprio paramento in bozze di pietra, a vista tanto all’interno quanto all’esterno. La Confraternita del Santissimo Sacramento, di San Michele e San Vincenzo ha sede in un edificio depositario di arredi, dipinti e suppellettili facenti parte della collezione sfoggiata dal Museo d’Arte Sacra.

Accanto alla Chiesa di San Vincenzo sorge il Teatro dell’Olivo, uno dei luoghi di spettacolo più antichi della lucchesia, derivato nel Seicento da un vecchio filatoio della lana. Al sussultorio patrimonio architettonico va ancora aggiunta Villa Borbone delle Pianore, unione di edifici appartenenti a epoche diverse cui fa capo il corpo di fabbrica centrale, del ‘700, ottenuto dopo la ristrutturazione di un consumato mulino venduto a Maria Teresa di Savoia, consorte del duca Carlo Ludovico di Borbone, che lo adibì a residenza signorile, imponente, organizzata su tre piani e circondata da un sontuoso parco progettato dall’architetto Dechamps e ospitante varie piante esotiche tra le quali si svelano palme, sequoie, maclure e maonie oltre a esemplari rari di ginkgo biloba. La villa include una cappella gentilizia dalla facciata neorinascimentale.

Palazzo Tori Massoni, rinascimentale, si trova in Piazza Francigena ed è sede del Civico Museo Archeologico, articolato in tredici sale espositive in cui sono raccolti reperti che testimoniano un arco di tempo compreso fra la Preistoria e l’età protoindustriale.

Infine se avete tempo a disposizione, vi consigliamo una escursione a Casoli, piccolo borgo sulle Alpi Apuane che è anche chiamato "il Paese dei Graffiti" con tantissime opere d'arte di pinte sui muri delle case.

Eventi, sagre e manifestazioni

La cultura del territorio aderisce a un caleidoscopio di sapori, tradizioni e consuetudini che confluiscono nelle manifestazioni animanti la vita in quel di Camaiore. La popolazione si ritrova in occasione della scenografica Processione del Corpus Domini fra i tappeti di segatura a sostituzione dei consueti tappeti di fiori. Ghirlande di fiori fanno invece capolino durante la Festa del Santissimo Nome di Gesù, istituita nel lontano 1528 dal Magnifico Consiglio di Camaiore. Nel corso della Triennale di Gesù Morto si svolge un’altra processione che si accompagna all’usanza delle famiglie autoctone di rispolverare i telai in legno e le armature utilizzate per sostenere le luminarie.

Più popolari il Palio dei Rioni e il Palio dell’Assunta. Ricco il mercatino “Follie d’altri tempi: mostra mercato dell’antiquariato, modernariato, veicoli d’epoca, pezzi di ricambio” in programma nella settimana del Ferragosto, dopo la quale, nel mese di ottobre, si avvicenda la Festa Pic: gastronomia, cultura e peperoncino. Il paniere camaiorese contiene prelibatezze tutte da gustare, citiamo i tordelli, la zuppa alla frantoiana ma anche la torta di pepe, la più classica torta al cioccolato e la mitica scarpaccia, che si mangia in estate. nel periodo natalizio è di scena presso frazione Nocchi il suggestivo Presepe Vivente.

Per gli appassionati di sport, una notizia interessante: Camaiore è un importante centro di arrampicata che conta oltre 800 itinerari confacenti alla pratica di questa dura e adrenalinica disciplina.

Come arrivare a Camaiore

In auto imboccare l’Autostrada A11 Firenze – Lucca, proseguire verso Viareggio, poi uscire dal tratto autostradale e seguire le indicazioni per Camaiore; la stazione più vicina è quella di Capezzano Pianore, ma si consiglia di scendere dal treno alla stazione di Viareggio, meglio servita da navette autobus; l’aeroporto “Galileo Galilei” di Pisa rappresenta lo scalo più vicino, da cui partono il treno e gli autobus delle linee Vaibus Lucca.

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