Cisternino (Puglia), week end tra i trulli del borgo della valle d'Itria
Cisternino, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cisternino dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Sorvolare la valle d’Itria, nell’ultimo lembo della Murgia sud orientale pugliese, significherebbe sorvolare un dipinto, una tavolozza di tinte calde e terrose, che sembrano emanare un calore assonnato e un fresco profumo di macchia. Campiture di terreno brullo, arso dal sole e tempestato di trulli, si alternano a chiazze di bosco, folte di pini d’aleppo, cipressi e lecci, e essenze come il carrubo o l carpinella. È qui, in provincia di Brindisi, che sorge la suggestiva Cisternino, città pugliese di circa 12 mila abitanti. Aggrappata alla roccia a 394 metri s.l.m., affacciata a sud-ovest sulla valle d’Itria e i suoi trulli, regala una visuale magnifica su uno scenario antico, modellato dai popoli nel corso dei secoli.
Appartenuto alla Terra di Bari fino al 1927, il paese ha un nome nobile che ricorda l’eroe eponimo Sturnoi, fedele compagno di Diomede, che fondò una città in questa zona dopo la guerra di Troia. Il centro, occupato dai romani al ritorno dalle guerre di espansione nel Mediterraneo, venne chiamato Sturninum, ma presto i Goti lo mandarono in rovina con i loro feroci saccheggi.
A far rinascere l’attuale centro di Cisternino furono i monaci basiliani in epoca medievale: sono databili all’anno Mille i resti di un piccolo tempio cristiano che venne scoperto sotto le fondamenta della chiesa romanica di san Nicola, prima testimonianza dell’antico casale di Cisternino, ed è del 1180 la bolla pontificia con cui Papa Alessandro III assegnava la chiesa e il casale di Cisternino al Vescovo di Monopoli.
La cittadina degli ultimi anni è molto cambiata rispetto a un tempo: pur mantenendo viva la tradizione agricola e artigianale, il paese ha saputo valorizzare le proprie ricchezze architettoniche e culturali e ha iniziato ad attirare un numero sempre crescente di visitatori, facendo affidamento sempre di più sul turismo. Il centro storico ha la particolarità di essere un esempio di ‘architettura spontanea’, con alcuni edifici di grande pregio tra cui il Palazzo del Governatore, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Amati, il Palazzo Lagravinese e la Torre Capece.
Tra le strutture difensive più affascinanti c’è la Torre di Porta Grande, o Torre Normanno-Sveva, che risale al medioevo e un tempo rappresentava l’accesso principale al borgo, ma col passare del tempo ha subito vari interventi di restauro, l’ultimo dei quali nel 1995. Alta 17 metri, presenta sulla cima una piccola statua di San Nicola.
A Cisternino, come in ogni paese con una salda tradizione alle spalle, si possono ammirare tanti edifici di culto interessanti, tra cui la Chiesa Madre di San Nicola. Fondata nel XIV secolo su una preesistente chiesa paleocristiana, ad opera dei monaci Basiliani, custodisce due pregevoli statue in pietra viva del XVI secolo, realizzate dallo scultore Stefano da Putignano: sono una Madonna con Bambino, nota come ‘la Madonna del Cardellino’, e un piccolo tabernacolo.
A qualche chilometro dal centro abitato sorge il Santuario della Madonna d’Ibernia, protagonista di una suggestiva leggenda: a quanto narra la storia sarebbe stata proprio la Vergine, con un’apparizione, a indicare il punto preciso in cui erigere il santuario. Intorno all’edificio sono stati rinvenuti molti oggetti di epoca romana e medievale, e il ritrovamento di un capitello bizantino e di alcune tombe fa supporre che il santuario sorga sui resti di un antico centro abitato, che probabilmente circondava una chiesa paleocristiana.
Ma le ricchezze architettoniche di Cisternino non risiedono soltanto nei palazzi più prestigiosi del centro o nelle chiese: l’agro circostante è punteggiato di caratteristiche abitazioni rurali, le tipiche masserie pugliesi da campo, che con la loro dignitosa semplicità testimoniano la vocazione agricola della regione, raccontando un capitolo importante della storia locale. Tra le più rappresentative ci sono la Masseria Montereale, la Villa Cenci, la Masseria Devitofranceschi, la Masseria Costa e la Masseria Montanaro.
Anche le manifestazioni e gli eventi organizzati a Cisternino nei vari mesi dell’anno mantengono vivo il folclore locale. Tra le occasioni più sentite c’è sicuramente la Pasquetta, chiamata in dialetto ‘Pasquarèdde’, che si celebra presso il Santuario della Madonna d’Ibernia: il giorno dell’evento i fedeli della città si recano nella chiesa portando dei dolci tradizionali detti ‘u churrüchele’, a forma di borsetta con due uova sode per i bambini, e a forma di bambola con un uovo sodo per le bambine. Il dolce porterebbe prosperità e fecondità, infatti la Madonna d’Ibernia è la Madonna della vita, dell’abbondanza e della prosperità. Per lo stesso motivo, ma anche per la splendida posizione panoramica, nel santuario si celebrano ogni anno molti matrimoni.
Molto importanti anche il Festival delle Pietre che cantano, il Festival delle Bande Giovanili, il Festival Suoni Sacri e l’Alterfesta, anche se gli appuntamenti più divertenti e pittoreschi sono certamente le sagre, sempre accompagnate da irresistibili golosità: basti citare la sagra delle orecchiette e la sagra del coniglio che si svolgono in agosto, e la sagra dell’uva che si tiene nel mese di settembre. A proposito di golosità, negli ultimi anni si è diffusa a Cisternino l’abitudine di affiancare le macellerie del centro storico con un’osteria annessa: qui si può acquistare la carne pregiata del territorio e nel locale accanto la si può far cuocere, per poi consumarla sul posto o nei tavolini allestiti lungo i vicoli suggestivi del borgo.
Chi ha deciso di visitare Cisternino e scoprire la magia della Puglia può scegliere il mezzo di trasporto che preferisce. Se si viaggia in auto bisogna percorrere l’autostrada A14 e uscire a Bari Nord, e continuare verso Brindisi-Lecce sulla superstrada SS16 fino all’uscita per Cisternino, che si incontra dopo una quarantina di chilometri. Chi opta per il treno può scendere a Fasano, sulla direttrice adriatica e sulla Roma-Caserta, e usare l’autobus per arrivare a destinazione, mentre gli aeroporti più vicini sono quelli di Brindisi e di Bari.
A Cisternino verrete accolti dal calore e dall’ospitalità tipici del sud d’Italia, ma ancora prima dalla carezza di un clima piacevolissimo, caratterizzato da inverni miti e estati soleggiate ma piacevoli. I valori medi di gennaio, il mese più freddo, vanno da un minimo di 4°C a un massimo di 13°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 18°C ai 31°C. Le precipitazioni, scarse nella stagione estiva, si concentrano tra novembre e dicembre, quando raggiungono una media di 70-73 mm di pioggia al mese.
Appartenuto alla Terra di Bari fino al 1927, il paese ha un nome nobile che ricorda l’eroe eponimo Sturnoi, fedele compagno di Diomede, che fondò una città in questa zona dopo la guerra di Troia. Il centro, occupato dai romani al ritorno dalle guerre di espansione nel Mediterraneo, venne chiamato Sturninum, ma presto i Goti lo mandarono in rovina con i loro feroci saccheggi.
A far rinascere l’attuale centro di Cisternino furono i monaci basiliani in epoca medievale: sono databili all’anno Mille i resti di un piccolo tempio cristiano che venne scoperto sotto le fondamenta della chiesa romanica di san Nicola, prima testimonianza dell’antico casale di Cisternino, ed è del 1180 la bolla pontificia con cui Papa Alessandro III assegnava la chiesa e il casale di Cisternino al Vescovo di Monopoli.
La cittadina degli ultimi anni è molto cambiata rispetto a un tempo: pur mantenendo viva la tradizione agricola e artigianale, il paese ha saputo valorizzare le proprie ricchezze architettoniche e culturali e ha iniziato ad attirare un numero sempre crescente di visitatori, facendo affidamento sempre di più sul turismo. Il centro storico ha la particolarità di essere un esempio di ‘architettura spontanea’, con alcuni edifici di grande pregio tra cui il Palazzo del Governatore, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Amati, il Palazzo Lagravinese e la Torre Capece.
Tra le strutture difensive più affascinanti c’è la Torre di Porta Grande, o Torre Normanno-Sveva, che risale al medioevo e un tempo rappresentava l’accesso principale al borgo, ma col passare del tempo ha subito vari interventi di restauro, l’ultimo dei quali nel 1995. Alta 17 metri, presenta sulla cima una piccola statua di San Nicola.
A Cisternino, come in ogni paese con una salda tradizione alle spalle, si possono ammirare tanti edifici di culto interessanti, tra cui la Chiesa Madre di San Nicola. Fondata nel XIV secolo su una preesistente chiesa paleocristiana, ad opera dei monaci Basiliani, custodisce due pregevoli statue in pietra viva del XVI secolo, realizzate dallo scultore Stefano da Putignano: sono una Madonna con Bambino, nota come ‘la Madonna del Cardellino’, e un piccolo tabernacolo.
A qualche chilometro dal centro abitato sorge il Santuario della Madonna d’Ibernia, protagonista di una suggestiva leggenda: a quanto narra la storia sarebbe stata proprio la Vergine, con un’apparizione, a indicare il punto preciso in cui erigere il santuario. Intorno all’edificio sono stati rinvenuti molti oggetti di epoca romana e medievale, e il ritrovamento di un capitello bizantino e di alcune tombe fa supporre che il santuario sorga sui resti di un antico centro abitato, che probabilmente circondava una chiesa paleocristiana.
Ma le ricchezze architettoniche di Cisternino non risiedono soltanto nei palazzi più prestigiosi del centro o nelle chiese: l’agro circostante è punteggiato di caratteristiche abitazioni rurali, le tipiche masserie pugliesi da campo, che con la loro dignitosa semplicità testimoniano la vocazione agricola della regione, raccontando un capitolo importante della storia locale. Tra le più rappresentative ci sono la Masseria Montereale, la Villa Cenci, la Masseria Devitofranceschi, la Masseria Costa e la Masseria Montanaro.
Anche le manifestazioni e gli eventi organizzati a Cisternino nei vari mesi dell’anno mantengono vivo il folclore locale. Tra le occasioni più sentite c’è sicuramente la Pasquetta, chiamata in dialetto ‘Pasquarèdde’, che si celebra presso il Santuario della Madonna d’Ibernia: il giorno dell’evento i fedeli della città si recano nella chiesa portando dei dolci tradizionali detti ‘u churrüchele’, a forma di borsetta con due uova sode per i bambini, e a forma di bambola con un uovo sodo per le bambine. Il dolce porterebbe prosperità e fecondità, infatti la Madonna d’Ibernia è la Madonna della vita, dell’abbondanza e della prosperità. Per lo stesso motivo, ma anche per la splendida posizione panoramica, nel santuario si celebrano ogni anno molti matrimoni.
Molto importanti anche il Festival delle Pietre che cantano, il Festival delle Bande Giovanili, il Festival Suoni Sacri e l’Alterfesta, anche se gli appuntamenti più divertenti e pittoreschi sono certamente le sagre, sempre accompagnate da irresistibili golosità: basti citare la sagra delle orecchiette e la sagra del coniglio che si svolgono in agosto, e la sagra dell’uva che si tiene nel mese di settembre. A proposito di golosità, negli ultimi anni si è diffusa a Cisternino l’abitudine di affiancare le macellerie del centro storico con un’osteria annessa: qui si può acquistare la carne pregiata del territorio e nel locale accanto la si può far cuocere, per poi consumarla sul posto o nei tavolini allestiti lungo i vicoli suggestivi del borgo.
Chi ha deciso di visitare Cisternino e scoprire la magia della Puglia può scegliere il mezzo di trasporto che preferisce. Se si viaggia in auto bisogna percorrere l’autostrada A14 e uscire a Bari Nord, e continuare verso Brindisi-Lecce sulla superstrada SS16 fino all’uscita per Cisternino, che si incontra dopo una quarantina di chilometri. Chi opta per il treno può scendere a Fasano, sulla direttrice adriatica e sulla Roma-Caserta, e usare l’autobus per arrivare a destinazione, mentre gli aeroporti più vicini sono quelli di Brindisi e di Bari.
A Cisternino verrete accolti dal calore e dall’ospitalità tipici del sud d’Italia, ma ancora prima dalla carezza di un clima piacevolissimo, caratterizzato da inverni miti e estati soleggiate ma piacevoli. I valori medi di gennaio, il mese più freddo, vanno da un minimo di 4°C a un massimo di 13°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 18°C ai 31°C. Le precipitazioni, scarse nella stagione estiva, si concentrano tra novembre e dicembre, quando raggiungono una media di 70-73 mm di pioggia al mese.