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Spongano (Puglia): cosa vedere nella cittadina del Salento

Spongano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Spongano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Poco più di 40 km separano Lecce da Spongano, località che sta al Salento come il cacio sui maccheroni. In altre parole, il borgo pugliese non potrebbe avere ubicazione migliore, là fra la Serra di Supersano e il litorale adriatico-ionico (Castro è lo sbocco sul mare più vicino, a 6 km), in un territorio caratterizzato dalla presenza di ulivi secolari e placide campagne entro le quali convivono gli elementi più tipici della ruralità regionale, muri a secco, formazioni megalitiche, pajare e le immancabili masserie. Il terreno mostra una peculiarità non trascurabile, ovvero un sottosuolo impermeabile e compatto, tale che l’acqua piovana non viene assorbita bensì confluisce nelle vore, voragini che raccolgono le risorse idriche riutilizzabili dalle agricoltori.

Storia ed origine del nome

È probabilmente per tale prerogativa che Spongano ha ottenuto il proprio nome, derivante dal termine spongia che significa “spugna”. È tuttavia ancora materia di discussione fra gli storici e gli studiosi, secondo i quali si preferisce sondare la teoria per cui potrebbe essere spolium il primigenio toponimo, in riferimento alle “spoglie”, ai resti di antiche città messapiche andate distrutte per mano dei Saraceni.

Una storia di più solidi cardini è documentata a partire dal 1103, quando il feudo era di proprietà dei Tancredi di Altavilla prima di passare a Ruggero II, conte di Sicilia. Gli Orsini Del Balzo subentrarono nel 1398 e detennero il controllo del territorio fino al 1463, data alla quale è successiva l’acquisizione del casale di Spongano da parte del Regio Demanio. Il 1534 vide salire in cattedra la famiglia Gattinara, i cui membri furono predecessori dei Ruiz di Castro e dei Lopez di Zunica. Si attesta che gli ultimi feudatari ufficiali prima della decadenza del regime furono i Bacile di Castiglione. Il 24 giugno 2003 il Presidente della Repubblica ha concesso a Spongano il titolo onorifico di Città, sebbene si contino soltanto 4.000 abitanti.

Cosa vedere a Spongano

Il paese ha da secoli raggiunto un’armonia architettonica che permette al centro storico di far convivere senza discrepanza alcuna edifici religiosi, dimore nobiliari, castelli e persino le più arcaiche costruzioni quali dolmen (Piedi Grandi in località Le More) e menhir. La prima specifica struttura da vedere è il Calvario, complesso formato da una cappella, una cupola e un impianto sormontato da una croce in ferro, il tutto all’interno di un’area trapezoidale delimitata da un muro e colonne in pietra leccese. La cappella risale al 1911, poggia su una base rettangolare e si costituisce di un’unica aula voltata a botte per custodire al meglio un altare in pietra sovrastato dalla statua del Cuore di Gesù.

La vestigia religiosa più antica è la Cappella dell’Immacolata ascrivibile al 1636. L’altare si frappone tra la statua dell’Immacolata e la statua del Cristo Morto. Una grande tela sulla quale è dipinta la Madonna Assunta ha subito un restauro migliorativo nel 1832. Al bivio fra via Stasi e via Diso sorge la Cappella della Madonna del Rosario, eretta nel 1628, adibita a magazzino di derrate agrarie nel corso dell’Ottocento e restituita alla sua funzione originaria il secolo successivo. Di proprietà privata, la Cappella di Sant’Antonio è quella che i baroni Bacile fecero edificare nel 1747 per agglomerare le tombe dei membri della famiglia. Una Deposizione di Gesù sormonta l’altare maggiore affiancato da una riproduzione lignea di Sant’Antonio.

Se si parla dei Bacile di Castiglione, risulta allora inscindibile la menzione del loro imponente castello, un maniero di massiccia severità ma addolcito da alcune implementazioni decorative di stampo barocco che esaltano la facciata e più specificamente il fastoso portale settecentesco. Si torna a discutere di emergenze architettoniche di culto con la Chiesa Madre di San Giorgio, coacervo di riquadri aggettanti, timpani lunettanti, finestre ovali e opere artistiche molto interessanti come l’altare della Sacra Famiglia e il Battistero marmoreo.

Altri due altari, ovvero quelli intitolati a Santa Vittoria e alla Madonna del Rosario, al Sacramento, a Sant’Antonio e alla Madonna del Buon Consiglio giustificano le navate laterali che sono una modifica strutturale ottocentesca dell’aula inizialmente concepita a navata unica. Un finestrone a vetrate policrome reca l’effige di San Giorgio. Sul tetto della chiesa si trovavano i serbatoi di acqua piovana a uso civico fino agli anni ’50, le cosiddette Sterne nove.

All’incrocio di via Congregazione e via Garibaldi si staglia l’Osanna, vecchio monolite del 1607 le cui colonne erano in origine dei menhir. Ai loro piedi vengono deposte dai fedeli le Palme la domenica precedente la Pasqua. Palazzo Rini si fa ammirare principalmente per il cortile interno rettangolare, la bella loggia e la trionfante scalinata a due rampe arricchita da una pregiata balaustra in legno. La Villetta San Francesco è stata collocata negli anni ’80 al centro di un’area a fruizione pubblica. Simbolo della cittadina, la Torre dell’Orologio espone dal 1768 uno stile tardo barocco ed è l’attuale sede della Pro Loco.

Eventi, sagre e manifestazioni

A Spongano è tradizione celebrare tutti gli anni il 22 dicembre la Festa de “Le Panare”, che sono essenzialmente dei cesti pieni di sansa fatti bruciare per rendere omaggio al fuoco della terra strettamente legato alla cultura contadina, alla riconoscenza per il buon raccolto e all’auspicio per quelli futuri. Si tiene invece la prima settimana di agosto la Festa patronale di Santa Vittoria, momento religioso che ha la capacità di raccogliere in sacra riflessione l’intera popolazione del borgo. Molto più spensierata Salento in una notte, insieme di arte, storia, cultura ed enogastronomia, sintesi degli usi e costumi sponganesi che riveste il ruolo di iniziativa di promozione turistica.

Uno spazio festivo se lo ritaglia la vigilia di Ferragosto anche la Cunserva Mara, una saporita conserva a base di peperoni dolci, peperoncini piccanti e pomodori mescolati a formare una salsa da chiudere in un barattolo e consumare in autunno e inverno. Infine la Sagra della Granita porta una ventata di fresco nella calda estate.

Come arrivare a Spongano

È possibile arrivare a Spongano percorrendo l’Autostrada A14 BolognaBari e la A16 Napoli – Bari e proseguendo sulla superstrada Bari – Brindisi – Lecce che si collega alla superstrada 16 in direzione Maglie; il borgo possiede una propria stazione ferroviaria; dall’aeroporto di Brindisi si prosegue in bus navetta fino a Lecce e dalla stazione fino a Spongano in treno.

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