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Paluzza (Friuli Venezia Giulia): la visita di Timau e al comune della Carnia

Paluzza, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Paluzza dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Poco prima di lambire il confine con l’Austria, la Valle del Bût in Friuli Venezia Giulia mantiene saldo in territorio italiano il bel borgo di Paluzza, amena località di villeggiatura ch’è proprio al centro di una corona di monti imponenti, il Palauro, il Cimon di Crasulina e la Creta di Timau, tutti rilievi in grado di raggiunge agevolmente i 2.000 metri di altezza.

Sci di Fondo a Paluzza

Facile immaginare allora le vette imbiancate e i tanti turisti che le prendono letteralmente d’assalto nella stagione invernale insieme al Centro Fondo ubicato in località Laghetti, laddove ben 10 km di piste serpeggiano fra i folti abeti garantendo anche di sera (tramite un articolato sistema d’illuminazione) la pratica dello sci di fondo agli amanti di questa disciplina sportiva (gli ex campioni olimpici Manuela e Giorgio di Centa sono nati proprio a Paluzza).

Non che in estate il territorio non riservi attrazioni, anzi: possibili svariate tipologie di escursione che toccano altri puni della Carnia, come la Malga Pramosio e il Rifugio Marinelli, la Malga Lavareit fino al lago Avostanis.

Cosa vedere a Paluzza e dintorni

Uno dei paesi gioiello della regione è stato in epoca romana uno degli snodi viari principali del nord Italia, attraversato da quella Via Julia Augusta lungo la quale nel Medioevo vennero erette molteplici torri di vedetta conseguentemente inscritte in un complesso sistema difensivo – il Castrum Muscardum - ordito dalla Serenissima.

Ne è oggi testimone la Torre Moscarda, 1 km fuori del centro abitato, nella cui parte storica convivono antiche botteghe artigiane, quella dello scultore e intagliatore del legno Renato Puntel, il piccolo mobilificio "L’ebanista" di Paolo e Marco Morocutti e la bottega d’arte ceramica di Ester Lazzara.

La storia è riflessa peraltro dall’unica caserma italiana intitolata a una donna, Maria Plozner Mentil, un’eroica portatrice carnica caduta nel 1916 mentre adempieva all’incarico di rifornire di viveri i soldati assiepati nelle trincee nel corso della Prima Guerra Mondiale. La Mentil è stata insignita nel 1997 della Medaglia d’oro al Valor Militare dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

Timau e il Museo della Grande Guerra

A Timau, la frazione più popolosa di Paluzza circondata da splendidi contesti naturalistici come il Fontanon, le Grotte e il Bosco bandito (visitabile poi il Geoparco della Carnia), ha sede il Museo della Grande Guerra e nell’area si trovano ancora tracce di trincee scavate allora, camminamenti e sentieri diretti al Passo Monte Croce Carnico. Le spoglie di 1.763 militi italiani e austro-ungarici sono custodite nel Tempio Ossario. Sempre a Timau, che si dice sia stata fondata nel Duecento da uno sparuto gruppo di minatori della Carinzia (è infatti considerata un’isola linguistica tedesca), si possono visitare la Chiesa di Santa Gertrude con svariate tele e un settecentesco altare maggiore e la Chiesa del Cristo Re, al cui interno sovrasta l’aula divisa in tre navate un crocifisso ligneo alto 12 metri e pesante 30 quintali.

Le chiese di Paluzza

Il discorso verta or dunque sui principali luoghi di culto di Paluzza, a cominciare dal Duomo di Santa Maria, ove si possono ammirare gli affreschi cinquecenteschi di Giuseppe Furnio, l’ancora lignea di Antonio Tironi, il grande organo e la pala seicentesca raffigurante la Madonna del Carmine. È contenitrice di pregi anche la Chiesa di San Daniele Profeta, che s’agghinda di tele d’ispirazione tiepolesca, un antico organo e un tabernacolo ligneo. Testimonianze d’interesse artistico si rilevano nella Chiesa di San Lorenzo, ove risaltano in tutta la loro bellezza il polittico datato 1594 e realizzato dalla bottega di Gian Antonio Agostini, il paliotto del Martirio di San Lorenzo (1727) e la pala rappresentante San Francesco (1673) di autore locale ignoto. La pala d’altare con la Madonna tra i Santi Osvaldo, Emidio e Simone la si ritrova nella Chiesa di Sant’Osvaldo in frazione Cleulis, lembo di terra che ospita anche la mostra permanente Ex Latteria di Cleulis, preposta a trasmettere la conoscenza dei procedimenti caseari e della produzione di latte semplice vigenti all’inizio del Novecento.

Eventi, Sagre e Manifestazioni

Gli eventi principali dell’anno in termini folcloristici sono sparpagliati un po’ in tutto il territorio, con la Festa delle Capre organizzata a Timau prima del Ferragosto Timavese, la Sagra di San Giacomo presso il centro storico di Paluzza a luglio, il Palio das cjarogiules e i mercatini di Natale nella Valle del Bût.

Come arrivare a Paluzza

Si deve percorrere l’Autostrada A23 PalmanovaTarvisio, si esce a Carnia e si prosegue tramite la SS 52 fino a Tolmezzo imboccando successivamente la SS 52 bis in direzione di Paluzza; da Tolmezzo partono gli autobus per il paese, provenienti da Carnia ove è ubicata la stazione attraversata dalla linea ferroviaria Udine – Tarvisio; l’aeroporto internazionale Ronchi dei Legionari di Trieste è quello di riferimento.

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