Corconio (Piemonte): il Sentiero Azzurro e il villaggio sul lago d'Orta
Corconio, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Corconio dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Andare alla scoperta del lago d’Orta significa lasciarsi sospingere in un viaggio fra i tanti ameni borghi che, come perle di una collana, s’uniscono ad adornare l’azzurro collo lacustre. A mezza costa si dispone Corconio, frazione di Orta San Giulio e gioiellino di definita bellezza sulla Riviera del Cusio presso le alture di Orta: è un centro urbano assai piccolo e discreto, vi si contano pochissime case perse felicemente nel silenzio di boschi che macchiano la zona facendo largo solo alle viuzze e ai sentierini facenti parte della flebile rete viaria.
Lo sporadico passaggio di macchine, una quiete rarefatta e aria fresca tutto l’anno fanno di Corconio un abitato molto semplice, l’ennesimo belvedere del Piemonte, regione generosa quando si tratta di mostrare località a misura di turista. Il paese, per la sua vicinanza all’isola di San Giulio d’Orta, offre molteplici soluzioni di villeggiatura e spunti per una visita alquanto edificante.
I più significativi esponenti di questa casata, Rocco e Giorgio Bonola, dettero un cospicuo apporto anche alla cultura, dimostrandosi fervidi amanti di Corconio e dintorni, votati all’estetica dei monumenti e delle strutture. La parrocchiale, ad esempio, venne da loro fatta ingrandire e arricchita con ingenti opere d’arte, due su tutte l’altare marmoreo e la pala raffigurante Santo Stefano di San Legnani.
Sorse all’epoca la Cappella di San Luca. Giorgio Bonola era inoltre un pittore di talento e di lui restano dipinti nei luoghi più sacri di località come Ameno, Miasino, Vacciago e Orta.
Occorre tornare ad accentare la Chiesa di Santo Stefano poiché alcune sue peculiarità devono essere a ragione poste in evidenza: si faccia caso all’avamportico alto poco più di un uomo, alle due cappelle interne, compresa quella già menzionata di San Luca, nella cui cupola è affrescata l’Ascensione di Cristo, fiancheggiata da personaggi biblici quali il Mosé con le tavole della Legge e Re Davide con l’arpa. Riguardo a Villa Bonola, va segnalato il suo essere collegata al lago tramite un corridoio che sbuca esattamente sulla spiaggia: un luogo suggestivo e gradevole anche per la presenza di un giardino che circonda la residenza su tre lati.
Dal 1934 al 1936 furono ospiti di Corconio Mario Bonfantini e Mario Soldati, scrittori di successo che nel paese trovarono il proprio temporaneo rifugio dal caos opprimente della vita mondana.
Lo sporadico passaggio di macchine, una quiete rarefatta e aria fresca tutto l’anno fanno di Corconio un abitato molto semplice, l’ennesimo belvedere del Piemonte, regione generosa quando si tratta di mostrare località a misura di turista. Il paese, per la sua vicinanza all’isola di San Giulio d’Orta, offre molteplici soluzioni di villeggiatura e spunti per una visita alquanto edificante.
Cosa vedere a Corconio
Vale la pena approfittare di una sostanziale immutabilità del territorio, una composizione di quadri che sono equilibrati connubi di natura e architettura, rimasti così com’erano secoli or sono. Il tempo non ha che leggermente scalfito l’immagine monumentale della locale Chiesa di Santo Stefano e del magnifico complesso di Villa Bonola, in cui risiedevano nel ‘600 i membri dell’omonima famiglia di commercianti dedita agli affari, ben riusciti nel campo della ristorazione, della viticoltura, dell’arte e della compravendita di tele e merletti.I più significativi esponenti di questa casata, Rocco e Giorgio Bonola, dettero un cospicuo apporto anche alla cultura, dimostrandosi fervidi amanti di Corconio e dintorni, votati all’estetica dei monumenti e delle strutture. La parrocchiale, ad esempio, venne da loro fatta ingrandire e arricchita con ingenti opere d’arte, due su tutte l’altare marmoreo e la pala raffigurante Santo Stefano di San Legnani.
Sorse all’epoca la Cappella di San Luca. Giorgio Bonola era inoltre un pittore di talento e di lui restano dipinti nei luoghi più sacri di località come Ameno, Miasino, Vacciago e Orta.
Il Sentiero Azzurro
Corconio è attraversato dal cosiddetto Anello Azzurro, sentiero che assicura un giro completo del lago d’Orta proponendo anche tratte parziali di alcuni chilometri percorribili in mountain bike, a piedi o praticando il Nordic Walking. Rettilinei, curve, tornanti nel bosco e sottili mulattiere ravvivano quella che non è soltanto una prosaica camminata bensì un’immersione a tutto tondo nella meraviglia della vegetazione lacuale.Occorre tornare ad accentare la Chiesa di Santo Stefano poiché alcune sue peculiarità devono essere a ragione poste in evidenza: si faccia caso all’avamportico alto poco più di un uomo, alle due cappelle interne, compresa quella già menzionata di San Luca, nella cui cupola è affrescata l’Ascensione di Cristo, fiancheggiata da personaggi biblici quali il Mosé con le tavole della Legge e Re Davide con l’arpa. Riguardo a Villa Bonola, va segnalato il suo essere collegata al lago tramite un corridoio che sbuca esattamente sulla spiaggia: un luogo suggestivo e gradevole anche per la presenza di un giardino che circonda la residenza su tre lati.
Dal 1934 al 1936 furono ospiti di Corconio Mario Bonfantini e Mario Soldati, scrittori di successo che nel paese trovarono il proprio temporaneo rifugio dal caos opprimente della vita mondana.