Armeno (Piemonte): il piccolo comune ai piedi del Mottarone
Armeno, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Armeno dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La cittadina di Armeno si adagia in posizione alta in relazione alla provincia di Novara in Piemonte, occupandone la porzione di territorio più a settentrione, a est del lago d’Orta e a fronte di un’estensione ch’è la più rilevante entro confini della città metropolitana novarese.
Il suo territorio si snoda a metà strada tra il lago e il Mottarone, la grande montagna che fa da spartiacque al versante occidentale del Lago Maggiore.
In effetti la sua storia registra numerosi e frequenti transiti da parte di etnie come i Liguri pre Età del Ferro, Etruschi e Galli, oltre naturalmente ai Romani, la cui presenza è suffragata ampiamente dal passaggio della Via Settimia.
Il Medioevo vede Armeno condividere il vissuto della Riviera d’Orta ponendosi fra le regine dell’economia di allora, ricca, stimata e preminente sull’area.
L’interno a tre navate presenta pregevoli affreschi come la Trinità Tricefala e Santo Stefano Protomartire, sommati al dipinto di Fermo Stella da Caravaggio Deposizione della Croce. Nel 1908 questo luogo di culto è stati insignito del titolo di “Monumento Privilegiato di Arte e di Storia”.
Altre chiese si dispongono lungo precisi itinerari turistici che indagano la zona lacustre in lungo e in largo incappando favorevolmente in esemplari tutti da ammirare. L’Oratorio di Santa Maria in frazione Luciago si trova in posizione mediana fra Armeno e il Mottarone, è graziosa nel suo insieme, piccola, accogliente e a due navate. Sparse sono ubicate timide e discrete la Chiesa di Santa Lucia in frazione Bassola, San Fermo in Borgata Cheggino, San Giuseppe ad Armeno, Santa Cecilia in frazione Sovazza, Sant’Anna in Rione Lavignano e, infine, Sant’Antonio in località Capovico.
Riguardo all’architettura civile, esiste qualche esponente degno di una visita: Casa Valle e Villa Virginia, entrambe del XVII secolo, conferiscono all’abitato un leggiadro tocco di classe ed eleganza.
Se non abbiamo accennato finora alla situazione economica locale, il motivo risiede nell’enfatizzare a piè di guida la grande tradizione di Armeno, incentrata sul fine operato e la maestria di cuochi e camerieri, personalità che hanno reso la ristorazione e il modus preparativo un’eccellenza autoctona instancabile e rinomata.
Volendo si può salire alla frazione di Coiromonte, che è il borgo abitato più elevato di tutta la Provincia di Novara.
Il suo territorio si snoda a metà strada tra il lago e il Mottarone, la grande montagna che fa da spartiacque al versante occidentale del Lago Maggiore.
Storia e significato del nome
Vi trovano posto 2.197 abitanti, che tengono fede al nome del loro paese, il cui significato si ipotizza essere – secondo uno studio etimologico – “luogo popolato”.In effetti la sua storia registra numerosi e frequenti transiti da parte di etnie come i Liguri pre Età del Ferro, Etruschi e Galli, oltre naturalmente ai Romani, la cui presenza è suffragata ampiamente dal passaggio della Via Settimia.
Il Medioevo vede Armeno condividere il vissuto della Riviera d’Orta ponendosi fra le regine dell’economia di allora, ricca, stimata e preminente sull’area.
Cosa vedere ad Armeno
Questo benessere e la conseguente importanza comunale traspare massimamente da uno degli edifici di maggior interesse della località, la Chiesa di Santa Maria Assunta, parrocchiale romanica che rappresenta il fulcro religioso per molti altri comuni limitrofi, ad esempio Ameno: risalente all’anno 1110, è un edificio che splende in virtù di una facciata a 3 sezioni valorizzata dal portale poggiante su ordini di piccole colonne sovrastate da capitelli che riportano figure animalesche, a cui si aggiunge il campanile a base quadrata, addirittura anteriore alla data di costruzione della chiesa.L’interno a tre navate presenta pregevoli affreschi come la Trinità Tricefala e Santo Stefano Protomartire, sommati al dipinto di Fermo Stella da Caravaggio Deposizione della Croce. Nel 1908 questo luogo di culto è stati insignito del titolo di “Monumento Privilegiato di Arte e di Storia”.
Altre chiese si dispongono lungo precisi itinerari turistici che indagano la zona lacustre in lungo e in largo incappando favorevolmente in esemplari tutti da ammirare. L’Oratorio di Santa Maria in frazione Luciago si trova in posizione mediana fra Armeno e il Mottarone, è graziosa nel suo insieme, piccola, accogliente e a due navate. Sparse sono ubicate timide e discrete la Chiesa di Santa Lucia in frazione Bassola, San Fermo in Borgata Cheggino, San Giuseppe ad Armeno, Santa Cecilia in frazione Sovazza, Sant’Anna in Rione Lavignano e, infine, Sant’Antonio in località Capovico.
Riguardo all’architettura civile, esiste qualche esponente degno di una visita: Casa Valle e Villa Virginia, entrambe del XVII secolo, conferiscono all’abitato un leggiadro tocco di classe ed eleganza.
Se non abbiamo accennato finora alla situazione economica locale, il motivo risiede nell’enfatizzare a piè di guida la grande tradizione di Armeno, incentrata sul fine operato e la maestria di cuochi e camerieri, personalità che hanno reso la ristorazione e il modus preparativo un’eccellenza autoctona instancabile e rinomata.
Il Museo degli Alberghieri e la Festa dei Cuochi
Lo testimonia quale mausoleo preposto al compito il Museo degli Alberghieri, creato grazie alle esperienze di coloro che, nell’arco dei quattro precedenti secoli, hanno girato il mondo prestando servizio presso hotel, ristoranti e resort del mondo. L’esposizione museale è satolla di utensili per svolgere la professione, scatti fotografici, documenti scritti, lettere, menù, libri di cucina e ritagli di vecchi giornali. Sulla scia di questa celebrazione permanente, ogni anno ha luogo nel mese di novembre la Festa dei Cuochi.I dintorni sul Lago d'Orta
Per chi fosse interessato a fare sopralluoghi immersi nella natura esplorando l’esplorabile, allora intraprenda il percorso che da Via Mottarone conduce fino al Santuario della Madonna di Luciago, escursione a fondo sterrato lungo 3 km che si compie in ca. 1 ora di cammino affrontando un dislivello di 350 metri. Un’occasione da non perdere per conoscere il paesaggio lacustre in equilibrio fra collina, pianura e montagna.Volendo si può salire alla frazione di Coiromonte, che è il borgo abitato più elevato di tutta la Provincia di Novara.