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Ameno, visita al paese degli artisti sul Lago d'Orta

Ameno, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ameno dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Se avete vivida nella mente l’immagine idilliaca di una ragazza che si sveglia di prima mattina e si affaccia sul balcone per rimirare sorridente le acque cristalline del lago d’Orta, beh… allora avete immaginato Ameno per quella che è, una gaia località (come d’altronde recita il nome stesso) in provincia di Novara, il cui abbraccio agli 860 abitanti a sua volta s’avviluppa nella setosa coperta dei boschi di cedui coronanti la Valle dell’Agogna.

E’ un paese dalle origini molto antiche che attrae ogni anno 500.000 turisti, e si fregia dell'appellativo di "paese degli artisti".


Storia ed origine del nome

Da vetuste pergamene si evince che l'allora fresca nata Meni (o Meno) ha per secoli (per non dire millenni) fatto le veci di primigenio insediamento svelato da recenti scavi archeologici protrattisi nel tempo al fine di scovare vestigia di vita, effettivamente restituite dal sottosuolo sotto forma di cocci di vasi in terracotta.

La scoperta di tombe gallo romane dà il là all’ipotesi che in queste terre esistessero agglomerati di villaggi in cui coabitavano individui di diversa etnia, celti, galli e romani. Ameno condivise a lungo il destino della cosiddetta Riviera, finita dapprima nelle grinfie dei Longobardi, poi in quelle dei Franchi e, ancor dopo, in quelle dei Carolingi.

I vescovi conti sopraggiunsero nel XIII secolo e fu tutto sommato un bene poiché tutti i comuni dell’area poterono beneficiare di un periodo di relativa calma regolata da un organo legislativo disciplinato ed efficiente. La Riviera si disgregò nel XIX secolo e da questo momento si assegnarono alle singole realtà territoriali le legittime autonomie, Ameno inclusa.


Cosa vedere ad Ameno

Il borgo oggi vanta uno stuolo di ville gentilizie costruite fra il XVIII e il XIX secolo, visitabili specialmente nel periodo in cui ha luogo la manifestazione a cadenza annuale "Cortili e Giardini aperti", evento che intende incentivare la fruizione di vecchie tenute storiche.

Ne fanno parte gloriosi edifici quali il Palazzo dei Conti Tornelli, il Palazzo Solaroli, la villa del Conte Agazzini, e poi Casa Cotta, Palazzo Vegezzi, Villa Obicini, Villa Reiser e Casa Pestalozza.

Un corredo architettonico di tutto rispetto, dunque, suggellato dalla borghese rinascimentale Casa Calderara con il suo triplice loggiato sorretto da colonne in granito, dimora del pittore Antonio Calderara e attuale sede di una fondazione (facente parte dell’Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone) che ha il merito di tutelare una selezione di 327 opere, 271 realizzate da 133 artisti europei, americani e perfino giapponesi e cinesi.

Non si scordi, sebbene sia la struttura più giovane, Villa Monte Oro dei conti Tornielli (grandioso progetto di Carlo Nigra risalente al 1926), sensazionale per i corpi di fabbrica a due e tre piani in stile liberty e il suo parco che occupa una superficie totale di 240.000 metri quadrati pervasi da conifere rare, azalee, rododendri e faggi.

Il parterre ecclesiastico è discretamente ricco di edifici di culto come la Parrocchiale di Santa Maria Assunta, ch’è di estrazione medievale, impianto a tre navate e un complessivo risalto infuso dall’attiguo campanile tardo romanico dotato di monofore, bifore e trifore, eretto nel 1505. Se volete vedere qualcosa di spettacolare, recatevi in via Bardelli, dove attende il Santuario della Madonna della Bocciola, neoclassico e a pianta quadriloba, al cui interno sono contenuti un bel coro e un grandioso altare maggiore in marmo bianco sovrastato da un’antica immagine della Vergine.

Non mancano decorazioni e affreschi ovali che compaiono soprattutto su volta e pareti, compiuti da Agostino Comerio. Non scherza nemmeno il seicentesco Convento del Monte Mesma con chioschi barocchi e chiesa a capanna.

Ci troviamo in una zona classificata come riserva naturale ammantata di boschi di castagno e querceti che tessono un paesaggio semplicemente meraviglioso adorno anche di due mulattiere piacevoli da percorrere poiché accompagnate da file di cappelle illustranti la Via Crucis. Nelle vicinanze s’erge il Colle della Torre di Buccione, la cui sommità è predominata, appunto, da una torre fortificata ch’è quanto resta di un maniero duecentesco. Possiede ancora la campana storicamente suonata in caso di pericolo.


Eventi e manifestazioni

Oltre ai già citati Cortili e Giardini aperti che si sbolge a settembre, l’evento in loco più sentito è la Festa patronale della Beata Vergine dell’Assunta, una processione che attraversa il paese sulle note della Banda Musicale. Si svolge nel giorno di Ferragosto. Meno religioso e più “social” è l’Ameno Blues Festival, itinerante kermesse sonora che ha luogo ad Ameno e dintorni nei mesi di giugno e luglio.

Come arrivare ad Ameno

Si percorra in auto l’Autostrada A26 per uscire a Borgomanero; la stazione ferroviaria di Orta-Miasino si trova in frazione Legro; Arona è servita dalle autolinee Comazzi, tratta autobus Borgomanero – Gozzano – Orta – Armeno – Omegna; l’aeroporto più vicino è il Milano Malpensa che dista ca. 44 km.

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