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Canale d'Agordo (Veneto): visita ai luoghi di Papa Luciani

Canale d'Agordo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Canale d'Agordo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

L’Agordino è una terra che fa ancora da culla amorevole all’idioma ladino, specificità che interessa una piccola minoranza di persone e proprio per questo alone di rara esclusività viene tutelata da un apposita legge.

Parliamo allora di un insieme di comuni entro cui tale lingua seguita a vigere come seconda espressione di una storia assai recondita, e fra di essi emerge la minuzia urbana in grado di definire l’abitato di Canale d’Agordo, perla della Valle del Biois conosciuta in provincia di Belluno e un po’ in tutto il Veneto per aver dato i natali a papa Giovanni Paolo I (suo il pontificato più breve, solamente 33 giorni nell’anno 1978), al pittore Giuseppe Zais e al poeta Valerio Da Pos.

Canale d’Agordo è un borgo avvolto dalla maestà trionfante delle Dolomiti, che ne incorniciano la presenza circondandolo di spiccanti cime quali le Pale di San Martino, il Pelmo e il Civetta. L’impressione quando si entra nel centro storico è subito quella di essere osservati dall’alto, e in effetti di osservatori ve ne sono tanti, alberi, rilievi montani e un cielo perennemente azzurro rischiarato dai bagliori delle punte rocciose innevate per buona parte dell’anno.

Cosa vedere a Canale d'Agordo

Il nucleo urbano sorge a 976 metri s.l.m., prefigurandosi come tipico paese di montagna che funge peraltro da straordinaria porta d’ingresso all’incantevole Valle di Gares, laddove escursioni, passeggiate e viaggi in comitiva risultano all’ordine del giorno, una piacevole attrattiva per i puristi di una natura ai massimi livelli di bellezza. L’area appare connessa a stretto filo a Canale, che in tempi non troppo lontani attingeva alle risorse minerarie della vallata reiterando l’attività estrattiva nelle numerose miniere sparse, Sass Negher, Campo Boaro e Bus del Stòl per citarne qualcuna. Non stupisce allora la vecchia denominazione di Forno di Canale, inteso come sede di un complesso metallurgico basato sull’operatività dei forni fusori.

I luoghi di Papa Luciani

Semplicità e unicità non hanno mai abbandonato un abitato sempre sorridente al pari di Albino Luciani (la casa in cui nacque si trova in via XX Agosto), uomo speciale come speciale è la sua cittadina natia, ricca di caratteristiche e peculiarità magnetiche dal punto di vista prettamente turistico. Sulla centrale Piazza Papa Luciani si affaccia timida e composta l’austera Chiesa arcipretale di San Giovanni Battista, che si fregia di un patrimonio artistico cospicuo in cui rientrano l’altare ligneo intagliato da Dante Moro, l’altare maggiore scolpito da Andrea Brustolon e un organo assai prezioso assemblato dal celebre maestro Gaetano Callido.

Un pezzo di storia comunale ci viene raccontata dalla vetusta Casa delle Regole collocata ad appena un centinaio di metri dall’arcipretale, in Piazza Tancon, piccolo slargo ove l’edificio eretto nel 1640 sfoggia una facciata densamente affrescata. Accanto s’apre compiacente il Giardino della Memoria, dedicato ai Caduti e Dispersi della Campagna di Russia dal 1941 al 1943: il percorso monumentale, opera di Giovanni Fontanive, è visitabile gratuitamente. Per l’abbondanza d’acqua potabile e relative fonti, Canale d’Agordo vanta un lusinghiero soprannome, "Il paese delle cento fontane", eppure non si scherza nemmeno in merito al fioccare insistente di fienili storici, i cosiddetti tabià, che a decine si susseguono celati fra le vie del paese. Queste strutture in legno, identificative delle Dolomiti, sono opere artigianali plurisecolari.

Abbiamo menzionato l’acqua, ma si rimembri che proprio a Canale nel 1847 il dott. Giovanni Battista Zannini fondò la prima birreria d’Italia, e prima fu inoltre la latteria cooperativa che don Antonio della Lucia fece sorgere in loco nel 1872.

Skibus a Canale d'Agordo

La località appare in qualità di luogo magnifico e particolare, che nonostante le piuttosto modeste dimensioni serba sorprese comprese in una ricchissima offerta concernente attrazioni da vedere e attività da svolgere, infatti il paese beneficia di un efficiente servizio invernale di skibus che invita i turisti a raggiungere comodamente e in poco tempo le piste di Falcade, inscritte nel Comprensorio Sciistico Alpe Lusia – San Pellegrino. A poca distanza si trovano anche le piste del comprensorio Ski CIvetta ad Alleghe. Si moltiplicano poi le possibilità di praticare arrampicata, trekking e partecipare alle stimolanti gare che si svolgono all’Ice Kart Civetta, un divertente e inedito circuito go-kart rigorosamente su ghiaccio.

Autorevole fucina di cultura museale è rappresentata dalla canonica della Chiesa Arcipretale di cui abbiamo fatto ampio cenno, perché entro le sue quattro mura è ospitata un’esposizione interamente dedicata ad Albino Luciani, in attesa della conclusione dei lavori finalizzati all’apertura del Museo di Papa Luciani. In verità, la Val Biois è essa stessa un museo a cielo aperto, denominata "La Valle con i Santi alle Finestre" considerati i tantissimi affreschi a tema agiografico che “decorano” tutto il territorio comunale. In frazione Fedèr ha sede il Museo della Latteria.

Eventi, sagre e manifestazioni

Nel corso dell’anno trasuda il folklore di una cittadina che ha nel proprio DNA la vocazione a stupire. In tal senso le manifestazioni ricoprono un ruolo chiave nell’intrattenimento, a cominciare dal variopinto Carnevale di Canale d’Agordo, chiamato dagli autoctoni Zinghenesta. La Sagra di San Giovanni Battista ha luogo il 24 giugno e nell’occasione si rispolvera la cucina tipica fatta di ricette ispirate sia alla tradizione veneziana che a quella tirolese. Approfittatene or dunque per assaggiare le Lasagne da Fornel, la Pasta da Pavàre, i Carfogn e tante altre prelibatezze.

Come arrivare a Canale d'Agordo

Dall’Autostrada A27 uscire a Belluno, proseguire verso Agordo lungo la SR203 e portarsi fino al bivio di Cercenighe agordino dal quale Canale d’Agordo dista poco più di 5 km; in treno si giunge alla stazione di Belluno, dopodiché bisogna procedere con i mezzi pubblici della società DolomitiBus; gli aeroporti più vicini sono quelli di Venezia e Treviso.

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