Predaia (Trentino): visita al comune in Val di Non e alle sue frazioni
Predaia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Predaia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Nel cuore della val di Non, tra meleti e boschi verdeggianti, sorge il Comune di Predaia, la cui istituzione è davvero recente: è nato, infatti, nel 2015 in seguito alla fusione di Vervò, Tres, Taio, Smarano e Coredo.
Nel corso del Medio Evo, poi, sono sorti numerosi castelli, molti dei quali visibili ancora oggi (è il caso di Castel Coredo e di Castel Bragher, che attualmente sono privati), ma anche il palazzo assessorile di Coredo, che per lungo tempo è stato uno dei centri giuridici e amministrativi più importanti della zona, dove venivano perfino emesse sentenze di condanna a morte nei confronti di ragazze e donne accusate di essere streghe.
Sempre a Coredo si può ammirare il Castel Bragher, che appartiene alla famiglia Thun: una proprietà che dura dal XIV secolo. Fu proprio questa famiglia a ordinare la costruzione di una cappella, intitolata a San Celestino, che accoglie un ciclo di affreschi attribuito a Jacopo Sunter incentrato sulla passione di Cristo.
Nel territorio di Coredo si trova anche l'antico Santuario di San Romedio, datato anno 1000, che si trova in posizione spettacolare: è composta da 5 chiese a strapiombo sulla Val di Non.
Molto suggestiva, inoltre, è la frazione di Tres, che deve il proprio nome al fatto di essere suddivisa in tre colli: San Rocco, Mimiela e Doss, che un tempo era la sede del castelliere. Da vedere la chiesa parrocchiale, realizzata nella prima metà del XIX secolo, sul colle San Rocco, ma soprattutto il Prà del Lac, un parco verde che circonda la struttura.
La Malga di Tres, nota anche come Malga Rodeza, si trova al di sopra dell'abitato di Vervò, a 1570 metri di altitudine, e permette di imboccare il sentiero che conduce verso il Corno di Tres, la cui cima supera i 1800 metri: si tratta dello spartiacque tra la val d'Adige e la val di Non, nell'ambito della Costiera della Mendola.
A Vion è suggestiva la chiesa di San Sigismondo, mentre gli amanti della natura possono trovare pane per i propri denti sull'altopiano della Predaia, che nel corso dell'inverno mette a disposizione impianti di risalita e strutture per praticare lo sci di fondo. Ancora, nella frazione di Mollaro di Predaia si può andare alla scoperta della Chiesa di San Marco Evangelista, con volta a botte e navata unica, realizzata a metà dell'Ottocento, a fianco a un campanile risalente a un secolo e mezzo prima.
Oltre agli edifici religiosi, poi, è interessante la miniera di San Romedio, che attualmente consente la fabbricazione di vernici e di calce idraulica, e che un tempo veniva sfruttata per distillare gli scisti bituminosi che venivano scavati nel posto.
Cenni di Storia
La storia di questa località è strettamente connessa a quella della val di Non, sfruttata sin dai tempi degli antichi romani, i quali erano stati in grado di cogliere il valore di un territorio così vicino al Passo del Brennero.Nel corso del Medio Evo, poi, sono sorti numerosi castelli, molti dei quali visibili ancora oggi (è il caso di Castel Coredo e di Castel Bragher, che attualmente sono privati), ma anche il palazzo assessorile di Coredo, che per lungo tempo è stato uno dei centri giuridici e amministrativi più importanti della zona, dove venivano perfino emesse sentenze di condanna a morte nei confronti di ragazze e donne accusate di essere streghe.
Cosa vedere nel Comune di Predaia
Tra i principali punti di interesse a Predaia c'è il Castel Coredo, una struttura di origine medievale che si eleva su un colle di fianco al cimitero della frazione. Distrutto per colpa di un incendio nella prima metà del XVII secolo, rimase in stato di abbandono per diversi decenni, prima di essere ricostruito negli anni '20 del Settecento.Sempre a Coredo si può ammirare il Castel Bragher, che appartiene alla famiglia Thun: una proprietà che dura dal XIV secolo. Fu proprio questa famiglia a ordinare la costruzione di una cappella, intitolata a San Celestino, che accoglie un ciclo di affreschi attribuito a Jacopo Sunter incentrato sulla passione di Cristo.
Nel territorio di Coredo si trova anche l'antico Santuario di San Romedio, datato anno 1000, che si trova in posizione spettacolare: è composta da 5 chiese a strapiombo sulla Val di Non.
Molto suggestiva, inoltre, è la frazione di Tres, che deve il proprio nome al fatto di essere suddivisa in tre colli: San Rocco, Mimiela e Doss, che un tempo era la sede del castelliere. Da vedere la chiesa parrocchiale, realizzata nella prima metà del XIX secolo, sul colle San Rocco, ma soprattutto il Prà del Lac, un parco verde che circonda la struttura.
La Malga di Tres, nota anche come Malga Rodeza, si trova al di sopra dell'abitato di Vervò, a 1570 metri di altitudine, e permette di imboccare il sentiero che conduce verso il Corno di Tres, la cui cima supera i 1800 metri: si tratta dello spartiacque tra la val d'Adige e la val di Non, nell'ambito della Costiera della Mendola.
A Vion è suggestiva la chiesa di San Sigismondo, mentre gli amanti della natura possono trovare pane per i propri denti sull'altopiano della Predaia, che nel corso dell'inverno mette a disposizione impianti di risalita e strutture per praticare lo sci di fondo. Ancora, nella frazione di Mollaro di Predaia si può andare alla scoperta della Chiesa di San Marco Evangelista, con volta a botte e navata unica, realizzata a metà dell'Ottocento, a fianco a un campanile risalente a un secolo e mezzo prima.
Oltre agli edifici religiosi, poi, è interessante la miniera di San Romedio, che attualmente consente la fabbricazione di vernici e di calce idraulica, e che un tempo veniva sfruttata per distillare gli scisti bituminosi che venivano scavati nel posto.