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Ameglia (Liguria): le spiagge, il castello e cosa vedere

Ameglia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ameglia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Arroccato sul Monte Caprione al confine fra Liguria e Toscana, il bel borgo di Ameglia arricchisce ulteriormente il comprensorio di La Spezia, dominando dall’alto del colle la Valle del Magra rinfrescata lungo il tratto costiero da un mare che invita a bagnarsi nelle calde giornate d’estate.

Storia

Le sue case risalgono a cerchie strette il rilievo come ad avvolgerne pian piano i versanti al pari di una ragnatela, fino a chiudersi all’apice costituito dal castello posto sulla cima e tassello di una storia che risale, tenendo conto dell’intero territorio, all’età del Ferro, epoca dei primi insediamenti umani testimoniati dalla necropoli di Cafaggio, preposta ad area cimiteriale dedicata alle sepolture dei Liguri Apuani coevi a Etruschi e Celti. Le urne, con tanto di ceneri e corredi funerari composti da oggettistica varia, sono contenute in apposite cassette litiche in lastre di pietra scistosa.

I Liguri furono in seguito sottomessi dai Romani in concomitanza con la fondazione di Luni nel 180 a.C., colonia, porto e avamposto commerciale dal quale transitavano merci preziose come ad esempio il marmo di Carrara. Questo ricco centro abitativo prosperò fino al declino, dettato dalle invasioni barbariche e la relativa conquista operata dai Longobardi. Il Castrum di Ameglia sorse nel 963 sotto egida vescovile, ricoprendo il ruolo effettivo di feudo con il proprio fortilizio nonché sede amministrativa di fatto e piccole abitazioni che poco a poco spuntarono tutt’intorno formando progressivamente un borgo vero, tangibile, funzionale. Su Ameglia misero poi mano i Doria, scalzati quasi subito nel corso del ‘300 dal condottiero Castruccio Castracani, morto il quale ecco rifarsi sotto il dominio doriano preliminare al sopraggiungere della famiglia Fregoso. Seguirono gli Sforza e la Repubblica di Genova, che ne mantenne l’amministrazione fino all’Unità d’Italia.

Il Castello

Oggi il castello medievale racconta silenziosamente tutto questo vissuto ergendosi a testimone credibile di un viatico lungo e non certo noioso. Originariamente circondato da un fossato pieno d’acqua, il maniero ha mantenuto buona parte della cinta muraria, o almeno la più interna delle primigenie tre cerchie contenitive il paese di allora. La dimora castellare, provvista di merlatura guelfa e angusto camminamento, contava al tempo del suo massimo splendore due piani ai quali si disponevano tutti gli ambienti necessari alla residenza, quindi le cantine, le cucine, i saloni e la camera da letto. Il complesso è dotato di un cortile interno, le cui perle sono rappresentate dal curatissimo roseto e dal mosaico centrale in grado di rapire gli sguardi degli avventori.

La torre del castello è il punto panoramico per eccellenza, costruita prima della fortezza, probabilmente in epoca romana, e anch’essa divisa in due piani. Altri due edifici da vedere assolutamente, la Parrocchiale di San Vincenzo (ex pieve) e l’Oratorio dell’Assunta. Lungo la strada che conduce a Montemarcello compare il Convento dei Carmelitani, eretto nel XII secolo e tappa di Dante Alighieri nel corso di una delle sue peregrinazioni. In una delle cappelle è conservato un magnifico Cristo Nero, crocifisso romanico di notevoli dimensioni.

Le spiagge di Ameglia

Dalla collina al mare il passo è men che breve, praticamente un sospiro che catapulta in un attimo in quel di Fiumaretta, località balneare che inanella spiagge sabbiose, come le ariose e larghe Punta Bianca e Punta Corvo inscritte nel Parco di Montemarcello Magra.

Bocca di Magra è un villaggio di pescatori divenuto attrazione turistica per le sue darsene da nautica da diporto, i servizi di charter nautico e gli splendidi scorci che hanno catturato la fantasia di scrittori eccelsi quali Montale, Einaudi e Vittorini.

Peraltro nei pressi del paesello è allocata una villa romana ancora oggetto di studio. La costa è un puzzle e i pezzi che lo realizzano si identificano nelle spiagge di Marinella di Sarzana o le cale rocciose di Tellaro, man mano che ci si avvicina al Golfo dei Poeti.

La tradizione carnevalesca del luogo si esprime al meglio nell’Omo ar Bozo, durante la quale la popolazione sfoggia costumi variopinti e maschere che sono l’emblema della critica a quel potere passato di stampo vessatorio e prevaricatore. Beffa e satira le armi che alimentano la goliardica critica all’esercizio della tirannia e dell’oppressione.

Come arrivare ad Ameglia

Dall’Autostrada A12 Genova – Livorno si può uscire comodamente a Santo Stefano Magra, Sarzana oppure Carrara, proseguire verso il mare imboccando la SS 432 che arriva ad Ameglia; le stazioni più vicine, ovvero quelle di Sarzana e Carrara, sono collegate al borgo da autobus extraurbani; usufruibili gli aeroporti di Pisa e Genova.
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