Prizzi (Sicilia): cosa vedere nella localitą della provincia di Palermo
Prizzi, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Prizzi dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Prizzi è un paese bello come il sole che batte sulla Sicilia. Dista con i quasi 5.000 abitanti ca. 79 km da Palermo e le sue case tipiche di una piccola realtà comunale risalgono il territorio anticamente occupato dall’antenata sicana Hippana (reperti a essa appartenenti si possono ammirare al Museo Archeologico di Corso Umberto I, in aggiunta a resti della Sicilia che fu, ai minerali e ai fossili risalenti a 250 milioni di anni fa), fondata intorno al 480 a.C. e assaltata dai conquistatori romani, i quali indussero la popolazione a fuggire verso le prime montagne: sul versante di una di queste nacque così Prizzi.
Prizzi non è proverbialmente una cittadina d’arte: sì, ha qualche pregevole edificio soprattutto di carattere religioso, la Chiesa di Sant’Antonio Abate custodente il gruppo scultoreo raffigurante una Madonna col Bambino, la Chiesa Madre cinquecentesca con la bella statua di San Michele Arcangelo firmata Gagini e la statua di San Giorgio, la Chiesa di San Sebastiano e la sua pregiata acquasantiera in marmo, e la Chiesa di San Nicolò, infine la Chiesa del Crocifisso ascrivibile al 1670.
E’ tuttavia Prizzi stessa una grande opera e un nucleo di architettura montana assai mirabile, la cui composizione vede lo stagliarsi morbido e riverente di case letteralmente addossate alla roccia, quasi aggrappate per quanto promiscue, insieme coalizzate a formare un suggestivo balcone sulla Valle del Sosio.
Poco distante dal paese sorgono il caratteristico borgo di Filaga, frazione abitata da appena 200 persone e località di villeggiatura presa d’assalto in estate, i peculiari pagliari e il Castello di Margana, elementi che arricchiscono notevolmente il paesaggio, cornice.
Infine è da segnalare il piccolo Lago di Prizzi, bacino artificiale con una capacità d'invaso di poco meno di 10 milioni di metri cubi d'acqua.
Sapori, gusti e profumi scacciano qualunque accenno di frenesia e a rimanere è soltanto la pace, quella sensazione di profondo e isolato relax ch’è nel DNA dei minuti paesi siculi, di cui Prizzi è certamente fra i più lampanti esempi sopravvissuti ai singhiozzi irriverenti della storia.
Cosa vedere a Prizzi
In Via del Castello, la Rocca edificata nel lontano 745 d.C. ha visto permanere per qualche secolo il dominio bizantino ma ha peraltro assistito alle invasioni saracene sfoggiando fiero la sua pronunciata Torre di avvistamento in prossimità della quale spesso vengono organizzati appuntamenti sulla scia delle festività comandate quali la Domenica delle Palme, la Pasqua e il Natale, più il classico Presepe Vivente.Prizzi non è proverbialmente una cittadina d’arte: sì, ha qualche pregevole edificio soprattutto di carattere religioso, la Chiesa di Sant’Antonio Abate custodente il gruppo scultoreo raffigurante una Madonna col Bambino, la Chiesa Madre cinquecentesca con la bella statua di San Michele Arcangelo firmata Gagini e la statua di San Giorgio, la Chiesa di San Sebastiano e la sua pregiata acquasantiera in marmo, e la Chiesa di San Nicolò, infine la Chiesa del Crocifisso ascrivibile al 1670.
E’ tuttavia Prizzi stessa una grande opera e un nucleo di architettura montana assai mirabile, la cui composizione vede lo stagliarsi morbido e riverente di case letteralmente addossate alla roccia, quasi aggrappate per quanto promiscue, insieme coalizzate a formare un suggestivo balcone sulla Valle del Sosio.
I dintorni e il lago
Il paese crea dunque un sontuoso effetto scenico originante una prospettiva del tutto spontanea che punta a svelare la bellezza di un hinterland permeato dalla presenza di grandiose oasi naturali, ovverosia la Riserva naturale orientata di Monte Carcaci (sorvolata da splendidi esemplari rapaci, aquile e falchi in prevalenza) e la Riserva naturale orientata monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio. Per cercare frescura occorre avvicinarsi o raggiungere il lago di Raia; il calore folcloristico è invece pieno appannaggio del centro storico di Prizzi, ove primeggiano i colori e le sfumature marcate degli artistici murales dipinti nel 1989 da Totò Bonanno, Franco Nocera e Mario Bardi su commissione diretta dell’Amministrazione Comunale al fine di rallegrare l’aspetto di un tessuto urbano ora più vivace, a misura di turista e dei giovani avventori.Poco distante dal paese sorgono il caratteristico borgo di Filaga, frazione abitata da appena 200 persone e località di villeggiatura presa d’assalto in estate, i peculiari pagliari e il Castello di Margana, elementi che arricchiscono notevolmente il paesaggio, cornice.
Infine è da segnalare il piccolo Lago di Prizzi, bacino artificiale con una capacità d'invaso di poco meno di 10 milioni di metri cubi d'acqua.
Eventi, sagre e manifestazioni
La zona di Prizzi è perfetta per i ritrovi popolari a cadenza annuale, feste quali San Giuseppe, la Patronale di San Giorgio e la Festa della Madonna del Carmelo. A questi appuntamenti vanno aggiunte le quattro mitiche Fiere de Bestiame fra primavera ed estate, il pasquale Ballo dei Diavoli e il già citato Presepe Vivente nel periodo natalizio.Sapori, gusti e profumi scacciano qualunque accenno di frenesia e a rimanere è soltanto la pace, quella sensazione di profondo e isolato relax ch’è nel DNA dei minuti paesi siculi, di cui Prizzi è certamente fra i più lampanti esempi sopravvissuti ai singhiozzi irriverenti della storia.