Valderice (Sicilia): mare e spiagge sulla costa occidentale sicula
Valderice, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Valderice dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
In Sicilia, Valderice è sostanzialmente il frutto di una divisione che in passato ha interessato il comune di Monte San Giuliano. Si affaccia su un tratto spettacolare della costa, meta ideale, in estate, per delle vacanze di mare in Sicilia.
Quest’ultimo offre diverse attrattive, perciò si possono visitare numerose grotte, antiche dimore nobiliari come Villa Adragna, Villa Pilati e Villa Elena, i cui parchi e giardini che le circondano rappresentano un loro degno prolungamento, infine vetuste abitazioni rurali che gli autoctoni chiamano Bagli intendendole quali esemplari testimonianze della solida cultura contadina ormai ampiamente radicata (per inciso, Valderice è un centro agricolo dalle attività ormai rodate, sicché sono avviate da molti anni le produzioni di grano, olio, miele e vino, prodotti in parte esportati e perni di un’economia certamente sviluppata).
Tutti questi elementi compositivi definiscono un’architettura che sposa pienamente il fragore estetico di uno scenario quasi ineguagliabile (il “quasi” è d’obbligo ma lo si potrebbe tranquillamente omettere se non fosse per un dovere didascalico). La stessa Valderice si colma all’interno del suo centro storico di ricchezze strettamente legate al fine patrimonio artistico costituito da un apparato ecclesiastico opportunamente da tener da conto: in esso s’inscrivono a buon diritto il Santuario di Nostra Signora della Misericordia, la medievale Chiesa di Sant’Andrea (1164), la Chiesa di Maria Santissima della Purità e la Chiesa del Cristo Re, affacciata sulla piazza centrale.
Di diverso genere architettonico risultano essere il Molino Excelsior (esponente di una spiccata archeologia industriale), l’antica Torre Santa Croce e l’Arco di Valderice che fa da ingresso al paese.
Storia
Nella questione fu Erice a tenere banco, finché la sua autorità di capoluogo venne seriamente minata dalle rivendicazioni d’autonomia mosse dalle varie contrade: nel 1955 le frazioni di Paparella e San Marco si unirono e nel 1958 emerse una nuova realtà comunale oggi nota come Valderice, nome che indica la vicinanza geografica al Monte Erice ponendosi alle sue falde.Spiaggia e mare
Un bacino di ca. 12.000 abitanti ne fa l’ottavo paese più popoloso della provincia di Trapani (dista dalla città solo 7 km), mentre l’ameno paesaggio che lo circonda ne enfatizza il valore turistico specialmente in considerazione del litorale, composto da spettacolari scogliere e da spiagge, compresi gli stabilimenti balneari di Bonagia (questa frazione si fregia dell’antichissima tonnara che fa da sede al Museo delle Attività Marinare e ospitava fino al 2003 la Mattanza), Rio Forgia e Lido Valderice affacciati sullo sconfinato azzurro del Mediterraneo. Per gli altri lidi nelle vicinanze leggete il nostro articolo sulle spiagge più belle di San Vito lo Capo.Cosa vedere a Valderice e dintorni
Per gli spazi verdi a misura di famiglia e il suo variegato hinterland dalle sfaccettate sfumature naturalistiche, Valderice ha acquisito numerosi soprannomi datigli in primis dagli isolani, da “La città sostenibile dei bambini e delle bambine” a “Il paese tra cielo e mare”, mentre per i forestieri è semplicemente un bellissimo borgo di villeggiatura attorniato da colline, parentesi marittime e una pineta il cui profumo pervade tutto il territorio.Quest’ultimo offre diverse attrattive, perciò si possono visitare numerose grotte, antiche dimore nobiliari come Villa Adragna, Villa Pilati e Villa Elena, i cui parchi e giardini che le circondano rappresentano un loro degno prolungamento, infine vetuste abitazioni rurali che gli autoctoni chiamano Bagli intendendole quali esemplari testimonianze della solida cultura contadina ormai ampiamente radicata (per inciso, Valderice è un centro agricolo dalle attività ormai rodate, sicché sono avviate da molti anni le produzioni di grano, olio, miele e vino, prodotti in parte esportati e perni di un’economia certamente sviluppata).
Tutti questi elementi compositivi definiscono un’architettura che sposa pienamente il fragore estetico di uno scenario quasi ineguagliabile (il “quasi” è d’obbligo ma lo si potrebbe tranquillamente omettere se non fosse per un dovere didascalico). La stessa Valderice si colma all’interno del suo centro storico di ricchezze strettamente legate al fine patrimonio artistico costituito da un apparato ecclesiastico opportunamente da tener da conto: in esso s’inscrivono a buon diritto il Santuario di Nostra Signora della Misericordia, la medievale Chiesa di Sant’Andrea (1164), la Chiesa di Maria Santissima della Purità e la Chiesa del Cristo Re, affacciata sulla piazza centrale.
Di diverso genere architettonico risultano essere il Molino Excelsior (esponente di una spiccata archeologia industriale), l’antica Torre Santa Croce e l’Arco di Valderice che fa da ingresso al paese.