I Castelli di Schwarzenberg, Wackerbarth, Weesenstein e Zuschendorf
Sassonia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sassonia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La Sassonia, terra di castelli e misteri, offre una collezione di fortezze che attraversa la storia ed è capace entusiasmare anche il turista più esigente. Abbiamo scelto quattro tra i più significativi castelli, dal medioevo al barocco, tutti in grado di raccontare storie e leggende, oppure catturare l'attenzione dei viaggiatori grazie alle loro tenute vinicole e ai giardini ricchi di piante e raffinate composizioni floreali.
Castello di Schwarzenberg
Quando all'imbrunire la luna si leva dietro alle torri della magnifica chiesa cittadina barocca di St. Georgen e al castello di Schwarzenberg, quando le fiaccole e le lanterne illuminano il castello e il brusio delle voci di giocolieri e viandanti risuona negli stretti vicoli della città vecchia, quando musicanti intonano liuti e organini, allora Schwarzenberg sprigiona tutto il suo incanto medievale. Dove dopo la Seconda Guerra Mondiale gli abitanti per sei settimane aspettarono in una zona non occupata, oggi rinomata anche come “Libera Repubblica di Schwarzenberg”, l'arrivo di una forza di occupazione, le origini della rocca fortificata si perdono in oltre 850 anni di storia. Fondata intorno al 1150, venne documentata per la prima volta nel 1282. Dopo che il feudo dei castellani von Tettau, ormai impoveriti, ricadde al Principe Elettore, questi iniziò nel 1555 la costruzione dell'odierno castello di caccia. Più tardi servì come pretura, con un'imponente torre quale carcere di sicurezza. Il museo al castello attira visitatori; l'arte sassone del pizzo a tombolo ha trovato qui un punto di riferimento. I bambini godono nell'area creativa di un variopinto mondo di cavalieri e sviluppano nuove idee nell'antica torre, mentre il vento trasporta oltre i limiti delle salde mura i suoni della scuola di musica.
Castello Wackerbarth
Appare quasi come un nome proveniente da una fiaba. E invero leggendario si presenta ciò che il visitatore incontra qui ai piedi dei vigneti di Radebeul: un complesso unico tra castello e belvedere, giardino barocco e moderna manifattura di vini e spumanti in mezzo al dolce paesaggio della vallata dell'Elba - un vero gioiello che Augusto Christoph Conte di Wackerbarth si fece erigere dal 1727 al 1729 come dimora per la vecchiaia “il riposo di Wackerbarth”. Con tutto questo splendore il conte non rimase solo a lungo: anche Augusto il Forte apprezzava l'incantevole ambiente e le prelibatezze che maturavano nelle botti. Il Castello Wackerbarth, testimone di numerose sfarzose feste della corte sassone, da allora è sinonimo di nobili vini e spumanti e gioia di vivere sassone, e presenta la tradizione ottocentenaria della viticultura in Sassonia nella sua forma più bella. Un piacere sprizzante è lo spumante della casa, e questo già da quasi due secoli. Nella seconda cantina di spumantizzazione più antica in Germania solo uve proprie fermentano col metodo classico in bottiglia per diventare la specialità finemente fruttata. I visitatori possono degustare ampiamente di persona i prodotti di qualità della Tenuta Vinicola di Stato Sassone, ammirare la produzione degli spumanti e dei vini nella Produzione Trasparente, assaggiare raffinati piatti - e naturalmente portare a casa prodotti selezionati.
Castello di Weesenstein
Nei suoi 700 anni di storia il Castello di Weesenstein viene costantemente ristrutturato, abbattuto, modificato e ampliato, così che oggi vi si ritrovano elementi dal gotico al classicismo. Si crea così un pezzo unico tra i castelli sassoni, che poco per volta cresce giù dalla cima della montagna. Qui, al suo castello prediletto, lavora il giovane Principe Giovanni metà del 19° secolo alla sua traduzione della “Divina Commedia” prima di prendere la corona di Sassonia. Oggi i visitatori affascinati vanno alla scoperta del tortuoso e magnifico mondo di scale. Al quinto piano incontrano una scuderia, mentre le abitazioni dei castellani del 18° e 19° secolo con preziose tappezzerie e interni autentici si trovano appena un piano sotto alle cantine. In compenso la storica sala delle feste, compresi i dipinti murali da poco riscoperti si trova in alto sotto il tetto. Nel corridoio monacale medievale vaga lo spirito smarrito di un monaco. Chissà che non siano i dipinti illusionistici delle facciate ad impedire che nella confusione trovi la sua pace. Qui, dove perfino le finestre sono molto spesso finte, perché ogni terza è solo dipinta. In breve: chi conserva il piacere di labirinti, spettri e cose inattese, trova qui nella “residenza segreta” di Re Giovanni la sua “avventura” - e ristoro nel parco del castello.
Castello Zuschendorf
Fu il giardiniere della corte elettorale Johann Heinrich Seidel che nel 1792 fece fiorire per la prima volta in Sassonia la camelia dai toni delicati, la “regina della fioritura invernale”. Non del tutto legalmente fu suo figlio nel 1813 a “trafugare” una talea della “reale pianta” dalla corte di Parigi dell'imperatrice Giuseppina, per portarla in uno zaino a Dresden. Oggi le preziose collezioni di camelie della corte sassone hanno trovato il loro rifugio al Castello Zuschendorf, dove ogni anno a marzo viene eletta la più bella camelia in Germania. Tutt'intorno al castello è sempre tempo di fioritura: quando alla fine dell'inverno sono sfiorite le camelie nelle serre del castelletto barocco, inizia il periodo delle azalee dai colori splendenti prima che in alta estate le ortensie rompano i boccioli. Impressionante è anche la collezione di bonsai. Lo stesso castello, residenza stabile dei rudi Cavalieri von Carlowitz, che a suo tempo provocarono la cosiddetta “guerra dei porci”, l'ultima faida nobiliare, a causa di 700 maiali “requisiti”, un poco alla volta viene ristrutturato. Già ora è possibile celebrare matrimoni in un bell'ambiente. Foto wikipedia, cortesia: Hejkal, Delhey, Kaiser
Castello di Schwarzenberg
Quando all'imbrunire la luna si leva dietro alle torri della magnifica chiesa cittadina barocca di St. Georgen e al castello di Schwarzenberg, quando le fiaccole e le lanterne illuminano il castello e il brusio delle voci di giocolieri e viandanti risuona negli stretti vicoli della città vecchia, quando musicanti intonano liuti e organini, allora Schwarzenberg sprigiona tutto il suo incanto medievale. Dove dopo la Seconda Guerra Mondiale gli abitanti per sei settimane aspettarono in una zona non occupata, oggi rinomata anche come “Libera Repubblica di Schwarzenberg”, l'arrivo di una forza di occupazione, le origini della rocca fortificata si perdono in oltre 850 anni di storia. Fondata intorno al 1150, venne documentata per la prima volta nel 1282. Dopo che il feudo dei castellani von Tettau, ormai impoveriti, ricadde al Principe Elettore, questi iniziò nel 1555 la costruzione dell'odierno castello di caccia. Più tardi servì come pretura, con un'imponente torre quale carcere di sicurezza. Il museo al castello attira visitatori; l'arte sassone del pizzo a tombolo ha trovato qui un punto di riferimento. I bambini godono nell'area creativa di un variopinto mondo di cavalieri e sviluppano nuove idee nell'antica torre, mentre il vento trasporta oltre i limiti delle salde mura i suoni della scuola di musica.
Castello Wackerbarth
Appare quasi come un nome proveniente da una fiaba. E invero leggendario si presenta ciò che il visitatore incontra qui ai piedi dei vigneti di Radebeul: un complesso unico tra castello e belvedere, giardino barocco e moderna manifattura di vini e spumanti in mezzo al dolce paesaggio della vallata dell'Elba - un vero gioiello che Augusto Christoph Conte di Wackerbarth si fece erigere dal 1727 al 1729 come dimora per la vecchiaia “il riposo di Wackerbarth”. Con tutto questo splendore il conte non rimase solo a lungo: anche Augusto il Forte apprezzava l'incantevole ambiente e le prelibatezze che maturavano nelle botti. Il Castello Wackerbarth, testimone di numerose sfarzose feste della corte sassone, da allora è sinonimo di nobili vini e spumanti e gioia di vivere sassone, e presenta la tradizione ottocentenaria della viticultura in Sassonia nella sua forma più bella. Un piacere sprizzante è lo spumante della casa, e questo già da quasi due secoli. Nella seconda cantina di spumantizzazione più antica in Germania solo uve proprie fermentano col metodo classico in bottiglia per diventare la specialità finemente fruttata. I visitatori possono degustare ampiamente di persona i prodotti di qualità della Tenuta Vinicola di Stato Sassone, ammirare la produzione degli spumanti e dei vini nella Produzione Trasparente, assaggiare raffinati piatti - e naturalmente portare a casa prodotti selezionati.
Castello di Weesenstein
Nei suoi 700 anni di storia il Castello di Weesenstein viene costantemente ristrutturato, abbattuto, modificato e ampliato, così che oggi vi si ritrovano elementi dal gotico al classicismo. Si crea così un pezzo unico tra i castelli sassoni, che poco per volta cresce giù dalla cima della montagna. Qui, al suo castello prediletto, lavora il giovane Principe Giovanni metà del 19° secolo alla sua traduzione della “Divina Commedia” prima di prendere la corona di Sassonia. Oggi i visitatori affascinati vanno alla scoperta del tortuoso e magnifico mondo di scale. Al quinto piano incontrano una scuderia, mentre le abitazioni dei castellani del 18° e 19° secolo con preziose tappezzerie e interni autentici si trovano appena un piano sotto alle cantine. In compenso la storica sala delle feste, compresi i dipinti murali da poco riscoperti si trova in alto sotto il tetto. Nel corridoio monacale medievale vaga lo spirito smarrito di un monaco. Chissà che non siano i dipinti illusionistici delle facciate ad impedire che nella confusione trovi la sua pace. Qui, dove perfino le finestre sono molto spesso finte, perché ogni terza è solo dipinta. In breve: chi conserva il piacere di labirinti, spettri e cose inattese, trova qui nella “residenza segreta” di Re Giovanni la sua “avventura” - e ristoro nel parco del castello.
Castello Zuschendorf
Fu il giardiniere della corte elettorale Johann Heinrich Seidel che nel 1792 fece fiorire per la prima volta in Sassonia la camelia dai toni delicati, la “regina della fioritura invernale”. Non del tutto legalmente fu suo figlio nel 1813 a “trafugare” una talea della “reale pianta” dalla corte di Parigi dell'imperatrice Giuseppina, per portarla in uno zaino a Dresden. Oggi le preziose collezioni di camelie della corte sassone hanno trovato il loro rifugio al Castello Zuschendorf, dove ogni anno a marzo viene eletta la più bella camelia in Germania. Tutt'intorno al castello è sempre tempo di fioritura: quando alla fine dell'inverno sono sfiorite le camelie nelle serre del castelletto barocco, inizia il periodo delle azalee dai colori splendenti prima che in alta estate le ortensie rompano i boccioli. Impressionante è anche la collezione di bonsai. Lo stesso castello, residenza stabile dei rudi Cavalieri von Carlowitz, che a suo tempo provocarono la cosiddetta “guerra dei porci”, l'ultima faida nobiliare, a causa di 700 maiali “requisiti”, un poco alla volta viene ristrutturato. Già ora è possibile celebrare matrimoni in un bell'ambiente. Foto wikipedia, cortesia: Hejkal, Delhey, Kaiser
Fonte: Ente Nazionale Germanico per il Turismo Per maggiori informazioni: Tel. 02-2611.1730 Visita Vacanzeingermania.com |