Castelli Sassoni: Lichtenstein, Moritzburg, Nossen e Rammenau
Sassonia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sassonia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Il territorio della Sassonia offre parecchi spunti di viaggio e tra i vari vilaggi ricchi di storia emergono di tanto in tanto poderosi castelli che meritano una sosta ed una visita attenta. Alcuni di essi ospitano mostre interessanti, oppure conservano arredi e opere d'arte che fanno parte della storia della Germania, e che sono in grado di farvi trascorrere una piacevole giornata all'insegna della cultura e dell'architettura teutonica. Ecco quattro fulgidi esempi di queste magiche strutture militari sassoni:
Palazzo-Castello Lichtenstein
Il Centro d'Arte Scultorea Lignea Internazionale, una delle più grandi collezioni al mondo di sculture di legno, ha trovato nelle sale del Palazzo-Castello Lichtenstein la cornice perfetta: una finestra sul mondo e i suoi miti. Il mecenate Peter Daetz dal 1996 ha acquisito insieme alla moglie più di 700 pezzi d'esposizione provenienti da tutti i continenti per questa mostra tutta da vivere. Creano dunque un contrasto accattivante-esotico con il contenuto classico-rigoroso del Palazzo: divinità protettive in teak sorvegliano le scalinate di quella che fu dimora ufficiale principesca, una splendente carrozza di denti di ippopotamo tirata da draghi dall'interno della Cina concorre con pannelli murali riccamente decorati, alte sculture africane guardano dall'alto figure leggendarie europee. Il Centro Daetz forma giovani artisti fino a diventare scultori lignei, in mostre straordinarie affermati scultori locali esibiscono la loro arte e condividono il loro sapere con altri. Mentre l'adiacente castello viene utilizzato privatamente, quello che fu la residenza vedovile della famiglia principesca appassiona ormai numerosi visitatori da tutto il mondo. Tra le mostre speciali è particolarmente popolare l'annuale mostra natalizia con presepi e tradizioni.
Castello di Moritzburg
Dal Duca Moritz, che nel 1542 si eresse alle porte di Dresden un castello di caccia prende il nome il più bel castello sull'acqua in Sassonia. Dal 1723 Augusto il Forte lo fa magnificamente ristrutturare sotto la direzione di Matthäus Daniel Pöppelmann, l'architetto dello Zwinger, per creare una degna cornice alle sue sfarzose feste. Così sorge un gioiello barocco a quattro torri in ocra e bianco, il cui splendore si rispecchia nel lago artificiale del castello. Nel 1974 il castello fa da incantevole scenografia alla fiaba-film ceca “Tre nocciole per Cenerentola”. Non solo una delle collezioni più significative di trofei di caccia è oggi una delle grandi attrazioni al Castello di Moritzburg. La leggendaria “stanza delle piume di Moritzburg” ottenne nel 2004 il Premio Europeo per la conservazione dell'eredità culturale. Circa 2 milioni di piume colorate formano un’opera d'arte unica, il letto di gala di Augusto il Forte. Ugualmente preziose sono le tappezzerie di cuoio dipinto. In mezzo al vasto paesaggio culturale si trova il Castelletto dei Fagiani con il suo porto in miniatura e il faro. Restaurato da poco, questo gioiello del rococò dal 2007 è un ulteriore attrazione per i visitatori - accanto al famoso “Festival di Moritzburg” per la musica da camera e alla “Parata degli Stalloni” all'inizio dell'autunno in quelle che furono le reali scuderie di Moritzburg, che com'è tradizione termina con l'uscita della leggendaria carrozza a sedici sotto gli sguardi di alcune decine di migliaia di appassionati dei cavalli.
Castello di Nossen
Destini ricchi di vicissitudini creano castelli particolarmente interessanti. Ciò vale anche e soprattutto per il castello di Nossen. La prima citazione dell'edificio precedente, una rocca feudale, risale ad una disputa legale dei proprietari, i Signori di Nuzzin, nel 1185. Dal 1554 il Principe Elettore Augusto lo ristrutturò in un castello di caccia, ancora più tardi al Castello di Nossen un tribunale famosamente inesorabile emetterà i suoi duri giudizi. Il carcere del castello a cinque metri di profondità nella torre sud ricorda i tempi di allora. Ma anche la Contessa Cosel, la famosa favorita di Augusto il Forte, è qui prigioniera per un mese, prima che il Principe Elettore la condanni all'esilio a vita alla rocca di Stolpen. Nel 1993 ha inizio il restauro del castello e dell'adiacente monastero Altzella. Da allora una buona parte del complesso storicamente significativo è stato recuperato. Con imponenti pilastri, ricche pitture murali e una biblioteca storica unica nel suo genere, che attira con i suoi tomi preziosi scienziati anche da lontano, il bianco castello rinascimentale risplende sulla sua roccia a picco sopra alla gola del fiume Mulde di Freiberg. Tra le sue mura non solo è possibile riunirsi a convegno, bensì seguire nelle sale espositive le orme della nobiltà sassone.
Castello di Rammenau
Il Castello di Rammenau ha mandato in rovina il suo primo proprietario: Ernst Ferdinand von Knoch, il costruttore del gioiello tardo barocco, fa arrivare la pietra arenaria dalle calde tonalità dalla zona del Meno, un impegno che nel 1744 lo obbliga all'insolvenza. La famiglia del Conte Hoffmannsegg compra il castello, e con ciò la scienza in Sassonia trova una nuova sede: Johann Centurius Hoffmann von Hoffmannsegg per esempio è botanico e ricercatore d'insetti di alto rango. Ma anche uno dei filosofi dell'idealismo tedesco, Johann Gottlieb Fichte, di Rammenau, non avrebbe mai scritto testi scientifici senza questo castellano mecenate. Il castello, dall'esterno offre un impeccabile unità a tre ale, si rivela all'interno un vero scrigno di architettura tardo barocca e del primo classicismo: la stanza cinese, la stanza di Pompei, la stanza degli uccelli, la stanza dei fiordalisi, la stanza bulgara, la stanza della caccia, e non ultima, la sala degli specchi, attendono il visitatore con la loro molteplicità stilistica. La famosa scalinata con le sue illusionistiche pitture murali conduce a tutte queste meraviglie. Foto wikipedia, cortesia: Leillinger, Kaiser, Hoehne
Palazzo-Castello Lichtenstein
Il Centro d'Arte Scultorea Lignea Internazionale, una delle più grandi collezioni al mondo di sculture di legno, ha trovato nelle sale del Palazzo-Castello Lichtenstein la cornice perfetta: una finestra sul mondo e i suoi miti. Il mecenate Peter Daetz dal 1996 ha acquisito insieme alla moglie più di 700 pezzi d'esposizione provenienti da tutti i continenti per questa mostra tutta da vivere. Creano dunque un contrasto accattivante-esotico con il contenuto classico-rigoroso del Palazzo: divinità protettive in teak sorvegliano le scalinate di quella che fu dimora ufficiale principesca, una splendente carrozza di denti di ippopotamo tirata da draghi dall'interno della Cina concorre con pannelli murali riccamente decorati, alte sculture africane guardano dall'alto figure leggendarie europee. Il Centro Daetz forma giovani artisti fino a diventare scultori lignei, in mostre straordinarie affermati scultori locali esibiscono la loro arte e condividono il loro sapere con altri. Mentre l'adiacente castello viene utilizzato privatamente, quello che fu la residenza vedovile della famiglia principesca appassiona ormai numerosi visitatori da tutto il mondo. Tra le mostre speciali è particolarmente popolare l'annuale mostra natalizia con presepi e tradizioni.
Castello di Moritzburg
Dal Duca Moritz, che nel 1542 si eresse alle porte di Dresden un castello di caccia prende il nome il più bel castello sull'acqua in Sassonia. Dal 1723 Augusto il Forte lo fa magnificamente ristrutturare sotto la direzione di Matthäus Daniel Pöppelmann, l'architetto dello Zwinger, per creare una degna cornice alle sue sfarzose feste. Così sorge un gioiello barocco a quattro torri in ocra e bianco, il cui splendore si rispecchia nel lago artificiale del castello. Nel 1974 il castello fa da incantevole scenografia alla fiaba-film ceca “Tre nocciole per Cenerentola”. Non solo una delle collezioni più significative di trofei di caccia è oggi una delle grandi attrazioni al Castello di Moritzburg. La leggendaria “stanza delle piume di Moritzburg” ottenne nel 2004 il Premio Europeo per la conservazione dell'eredità culturale. Circa 2 milioni di piume colorate formano un’opera d'arte unica, il letto di gala di Augusto il Forte. Ugualmente preziose sono le tappezzerie di cuoio dipinto. In mezzo al vasto paesaggio culturale si trova il Castelletto dei Fagiani con il suo porto in miniatura e il faro. Restaurato da poco, questo gioiello del rococò dal 2007 è un ulteriore attrazione per i visitatori - accanto al famoso “Festival di Moritzburg” per la musica da camera e alla “Parata degli Stalloni” all'inizio dell'autunno in quelle che furono le reali scuderie di Moritzburg, che com'è tradizione termina con l'uscita della leggendaria carrozza a sedici sotto gli sguardi di alcune decine di migliaia di appassionati dei cavalli.
Castello di Nossen
Destini ricchi di vicissitudini creano castelli particolarmente interessanti. Ciò vale anche e soprattutto per il castello di Nossen. La prima citazione dell'edificio precedente, una rocca feudale, risale ad una disputa legale dei proprietari, i Signori di Nuzzin, nel 1185. Dal 1554 il Principe Elettore Augusto lo ristrutturò in un castello di caccia, ancora più tardi al Castello di Nossen un tribunale famosamente inesorabile emetterà i suoi duri giudizi. Il carcere del castello a cinque metri di profondità nella torre sud ricorda i tempi di allora. Ma anche la Contessa Cosel, la famosa favorita di Augusto il Forte, è qui prigioniera per un mese, prima che il Principe Elettore la condanni all'esilio a vita alla rocca di Stolpen. Nel 1993 ha inizio il restauro del castello e dell'adiacente monastero Altzella. Da allora una buona parte del complesso storicamente significativo è stato recuperato. Con imponenti pilastri, ricche pitture murali e una biblioteca storica unica nel suo genere, che attira con i suoi tomi preziosi scienziati anche da lontano, il bianco castello rinascimentale risplende sulla sua roccia a picco sopra alla gola del fiume Mulde di Freiberg. Tra le sue mura non solo è possibile riunirsi a convegno, bensì seguire nelle sale espositive le orme della nobiltà sassone.
Castello di Rammenau
Il Castello di Rammenau ha mandato in rovina il suo primo proprietario: Ernst Ferdinand von Knoch, il costruttore del gioiello tardo barocco, fa arrivare la pietra arenaria dalle calde tonalità dalla zona del Meno, un impegno che nel 1744 lo obbliga all'insolvenza. La famiglia del Conte Hoffmannsegg compra il castello, e con ciò la scienza in Sassonia trova una nuova sede: Johann Centurius Hoffmann von Hoffmannsegg per esempio è botanico e ricercatore d'insetti di alto rango. Ma anche uno dei filosofi dell'idealismo tedesco, Johann Gottlieb Fichte, di Rammenau, non avrebbe mai scritto testi scientifici senza questo castellano mecenate. Il castello, dall'esterno offre un impeccabile unità a tre ale, si rivela all'interno un vero scrigno di architettura tardo barocca e del primo classicismo: la stanza cinese, la stanza di Pompei, la stanza degli uccelli, la stanza dei fiordalisi, la stanza bulgara, la stanza della caccia, e non ultima, la sala degli specchi, attendono il visitatore con la loro molteplicità stilistica. La famosa scalinata con le sue illusionistiche pitture murali conduce a tutte queste meraviglie. Foto wikipedia, cortesia: Leillinger, Kaiser, Hoehne
Fonte: Ente Nazionale Germanico per il Turismo Per maggiori informazioni: Tel. 02-2611.1730 Visita Vacanzeingermania.com |