Ronda (Spagna), visita al borgo e al Ponte Nuovo sul Tajo de Ronda
Ronda, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ronda dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Abbandonate la fretta e scendete dall’auto: Ronda, nel cuore caliente dell’ Andalusia , si visita a piedi e con gli occhi pieni di stupore. Sì, perché questa città di 37 mila abitanti è tra le più belle e meglio conservate di Spagna, con il centro antico arroccato su uno sperone roccioso che cade a strapiombo nel Tajo de Ronda, un “taglio”, appunto, o una spaccatura, profonda oltre 150 metri e larga tra i 60 e gli 80. Situata nei pressi di Marbella e Malaga, nell'interno della regione, Ronda conserva tracce dell’architettura moresca e medievale, soprattutto nella zona meridionale del fiume Guadalevín, ma un insediamento più moderno si è aggiunto, a partire dal Cinquecento, nella parte a nord del suo corso. Il fiume scandisce le varie epoche architettoniche, congiunte da tre ponti disseminati per il centro.
Il cosiddetto Ponte Nuovo (foto), realizzato nel Settecento, collega i quartieri del Mercadillo al resto della città ed è forse il più impressionante dei tre, con le fondamenta alla base dello strapiombo, alto quasi 100 metri e lungo 70. Gli altri sono il trecentesco Ponte Arabo, che introduce al borgo antico, e il Ponte Vecchio, costituito da un’unica campata.
Fino al 1485, anno della Reconquista da parte dei cattolici, Ronda fu la capitale di un piccolo stato arabo indipendente. Di quella storia appassionante, e di quelle diverse culture, Ronda conserva tutta la ricchezza: il borgo arabo, detto La Ciudad, è caratterizzato da linee morbide, bianchi abbaglianti e colori preziosi, e contrasta gradevolmente con le costruzioni più recenti. A circondare l’antico insediamento c’è ancora l’alcazaba, la cinta fortificata, spezzata dalla duecentesca Porta dell’Almocábar, la Porta di Carlos I e quella dell’Exijara, da cui si accedeva al quartiere ebraico.
All’interno della cinta sorgono alcuni dei monumenti più importanti di Ronda. È il caso della chiesa dell'Espíritu Santo, voluta dall’aragonese Ferdinando il Cattolico per celebrare la Reconquista, e della chiesa di Santa María la Mayor, che combina tratti islamici e cristiani. Sorta nel XIII secolo come moschea, sostituendo un preesistente tempio romano, presenta ancora oggi stucchi in stile arabo e l’antico minareto, poi trasformato in torre campanaria.
Re musulmani e cristiani sfruttarono come residenza reale il Palazzo Mondràgon, oggi sede del Museo Archeologico. Altri edifici notevoli sono il palazzo del Marchese Salvatierra e la Casa del Moro in stile miudéjar, dagli splendidi giardini pensili.
Nella stessa zona meritano una visita i bagni arabi, eredità del dominio moresco, e diversi musei, tra cui il Museo del Bandito, il Museo Lara e il Museo della Caccia.
A Ronda non mancano i luoghi riposanti, ideali per recuperare le forze dopo una passeggiata sotto il sole. La ex Casa Consistorial, oggi Parador de Turismo, si trova proprio accanto al Tajo e ha un ristorante eccezionale, che offre zuppa di mandorle, arrosto di capretto, biscotti al miele e altre delizie tipiche, oltre a un bel panorama. Lo stesso vale per il Belvedere dei Re Cattolici, situato a pochi passi dall’arena di Ronda, Plaza de Toros, probabilmente la più antica del paese.
La vista della Plaza de Toros è uno dei must assoluti di chi visita Ronda. L'interno è davvero monumentale e lascia a bocca aperta: la costruzione della piazza durò sei anni e fu inaugurata nel 1785, e all'interno si respira l'atmosfera di questo periodo storico. All'interno della Arena di Ronda si deve visitare il Museo Taurino, con costumi originali di torero ed altri reperti, ma anche la selleria Reale della Casa d'Orléans e la collezione di armi da fuoco antiche.
Poco lontano si incontrano edifici più moderni ma ugualmente interessanti, tra cui il Tempietto della Virgen de los Dolores, con belle sculture manieriste nella cappella, e la chiesa di Nuestro Padre Jesùs, con il corpo principale in stile gotico e la torre rinascimentale.
I dintorni di Ronda sono generosi di belle località, con tesori culturali, artistici o paesaggistici. Da non perdere l'itinerario dei Pueblos Blancos, i villaggi caratterizzati dalle case dipinte di bianco, che spiccano tra le montagne della Serranìa. Tra i Pueblos Blancos non è più da annoverare Juzcar, una paesino a 20 km a sud di Ronda, famoso oggi per aver colorato le sue case di blu, dopo essere stato utilizzato per le riprese del film dei Puffi.
Algatocín e Atajate combinano l’eleganza dello stile arabo con i colori mediterranei, incorniciate come sono dalle vigne e dagli uliveti. Acinipo ricorda i fasti dell’impero romano, e Jimena de Líbar ha in serbo qualche reperto fenicio. La Cueva de la Pileta è una grotta a una ventina di chilometri da Ronda, con pitture rupestri di oltre 25 mila anni fa (sono disponibili visite guidate), mentre il Parque Natural Sierra de las Nieves è a sud-est della città e offre un intreccio infinito di sentieri escursionistici, per raggiungere ad esempio la cima della Torrecilla, il monte più alto della regione. Infine il litorale andaluso, con spiagge vivaci o tranquille, vita notturna e pittoresche cittadine marittime.
Le occasioni di svago sono numerose, grazie agli eventi e alle manifestazioni che animano Ronda nell’arco dell’anno. L’appuntamento più atteso è la "Feria Goyesca de Pedro Romero”, che si svolge il primo weekend di settembre e comprende corride, cortei di carri colorati e figuranti in costume tradizionale del XVIII secolo, epoca in cui visse il noto pittore spagnolo Francisco Goya.
A fine novembre si svolge il Festival Internacional de Cine (Festival Internazionale del Cinema).
Per raggiungere Ronda in aereo conviene atterrare a Malaga, a due ore di autobus dalla meta. Se deciderete di noleggiare un’auto avrete la possibilità di guidare su una strada tortuosa ma splendida, corredata di un panorama idilliaco. Inoltre gli autobus garantiscono collegamenti tra Ronda, Grazalema, Arcos de la Frontera, Jerez de la Frontera, Sivilia e Cadice. La stazione ferroviaria di Ronda è collegata a quelle di Algeciras, Malaga, Granada e Cordoba.
Il clima di Ronda è di tipo mediterraneo, sempre mite e generalmente soleggiato, con precipitazioni quasi assenti in estate. i9l gran caldo è in parte mitigato dall'altitudine. Le temperature medie di gennaio vanno da una minima di 8°C a una massima di 17°C, mentre quelle di luglio e agosto variano tra i 22 e i 30°C. I mesi più piovosi sono novembre e dicembre, con una media di appena 7 giorni di pioggia ciascuno.
Il cosiddetto Ponte Nuovo (foto), realizzato nel Settecento, collega i quartieri del Mercadillo al resto della città ed è forse il più impressionante dei tre, con le fondamenta alla base dello strapiombo, alto quasi 100 metri e lungo 70. Gli altri sono il trecentesco Ponte Arabo, che introduce al borgo antico, e il Ponte Vecchio, costituito da un’unica campata.
Fino al 1485, anno della Reconquista da parte dei cattolici, Ronda fu la capitale di un piccolo stato arabo indipendente. Di quella storia appassionante, e di quelle diverse culture, Ronda conserva tutta la ricchezza: il borgo arabo, detto La Ciudad, è caratterizzato da linee morbide, bianchi abbaglianti e colori preziosi, e contrasta gradevolmente con le costruzioni più recenti. A circondare l’antico insediamento c’è ancora l’alcazaba, la cinta fortificata, spezzata dalla duecentesca Porta dell’Almocábar, la Porta di Carlos I e quella dell’Exijara, da cui si accedeva al quartiere ebraico.
All’interno della cinta sorgono alcuni dei monumenti più importanti di Ronda. È il caso della chiesa dell'Espíritu Santo, voluta dall’aragonese Ferdinando il Cattolico per celebrare la Reconquista, e della chiesa di Santa María la Mayor, che combina tratti islamici e cristiani. Sorta nel XIII secolo come moschea, sostituendo un preesistente tempio romano, presenta ancora oggi stucchi in stile arabo e l’antico minareto, poi trasformato in torre campanaria.
Re musulmani e cristiani sfruttarono come residenza reale il Palazzo Mondràgon, oggi sede del Museo Archeologico. Altri edifici notevoli sono il palazzo del Marchese Salvatierra e la Casa del Moro in stile miudéjar, dagli splendidi giardini pensili.
Nella stessa zona meritano una visita i bagni arabi, eredità del dominio moresco, e diversi musei, tra cui il Museo del Bandito, il Museo Lara e il Museo della Caccia.
A Ronda non mancano i luoghi riposanti, ideali per recuperare le forze dopo una passeggiata sotto il sole. La ex Casa Consistorial, oggi Parador de Turismo, si trova proprio accanto al Tajo e ha un ristorante eccezionale, che offre zuppa di mandorle, arrosto di capretto, biscotti al miele e altre delizie tipiche, oltre a un bel panorama. Lo stesso vale per il Belvedere dei Re Cattolici, situato a pochi passi dall’arena di Ronda, Plaza de Toros, probabilmente la più antica del paese.
La vista della Plaza de Toros è uno dei must assoluti di chi visita Ronda. L'interno è davvero monumentale e lascia a bocca aperta: la costruzione della piazza durò sei anni e fu inaugurata nel 1785, e all'interno si respira l'atmosfera di questo periodo storico. All'interno della Arena di Ronda si deve visitare il Museo Taurino, con costumi originali di torero ed altri reperti, ma anche la selleria Reale della Casa d'Orléans e la collezione di armi da fuoco antiche.
Poco lontano si incontrano edifici più moderni ma ugualmente interessanti, tra cui il Tempietto della Virgen de los Dolores, con belle sculture manieriste nella cappella, e la chiesa di Nuestro Padre Jesùs, con il corpo principale in stile gotico e la torre rinascimentale.
I dintorni di Ronda sono generosi di belle località, con tesori culturali, artistici o paesaggistici. Da non perdere l'itinerario dei Pueblos Blancos, i villaggi caratterizzati dalle case dipinte di bianco, che spiccano tra le montagne della Serranìa. Tra i Pueblos Blancos non è più da annoverare Juzcar, una paesino a 20 km a sud di Ronda, famoso oggi per aver colorato le sue case di blu, dopo essere stato utilizzato per le riprese del film dei Puffi.
Algatocín e Atajate combinano l’eleganza dello stile arabo con i colori mediterranei, incorniciate come sono dalle vigne e dagli uliveti. Acinipo ricorda i fasti dell’impero romano, e Jimena de Líbar ha in serbo qualche reperto fenicio. La Cueva de la Pileta è una grotta a una ventina di chilometri da Ronda, con pitture rupestri di oltre 25 mila anni fa (sono disponibili visite guidate), mentre il Parque Natural Sierra de las Nieves è a sud-est della città e offre un intreccio infinito di sentieri escursionistici, per raggiungere ad esempio la cima della Torrecilla, il monte più alto della regione. Infine il litorale andaluso, con spiagge vivaci o tranquille, vita notturna e pittoresche cittadine marittime.
Le occasioni di svago sono numerose, grazie agli eventi e alle manifestazioni che animano Ronda nell’arco dell’anno. L’appuntamento più atteso è la "Feria Goyesca de Pedro Romero”, che si svolge il primo weekend di settembre e comprende corride, cortei di carri colorati e figuranti in costume tradizionale del XVIII secolo, epoca in cui visse il noto pittore spagnolo Francisco Goya.
A fine novembre si svolge il Festival Internacional de Cine (Festival Internazionale del Cinema).
Per raggiungere Ronda in aereo conviene atterrare a Malaga, a due ore di autobus dalla meta. Se deciderete di noleggiare un’auto avrete la possibilità di guidare su una strada tortuosa ma splendida, corredata di un panorama idilliaco. Inoltre gli autobus garantiscono collegamenti tra Ronda, Grazalema, Arcos de la Frontera, Jerez de la Frontera, Sivilia e Cadice. La stazione ferroviaria di Ronda è collegata a quelle di Algeciras, Malaga, Granada e Cordoba.
Il clima di Ronda è di tipo mediterraneo, sempre mite e generalmente soleggiato, con precipitazioni quasi assenti in estate. i9l gran caldo è in parte mitigato dall'altitudine. Le temperature medie di gennaio vanno da una minima di 8°C a una massima di 17°C, mentre quelle di luglio e agosto variano tra i 22 e i 30°C. I mesi più piovosi sono novembre e dicembre, con una media di appena 7 giorni di pioggia ciascuno.