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Granada: vacanza tra l'Alhambra e la Sierra Nevada

Granada, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Granada dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Non distante dai contrafforti della della Sierra Nevada, dove s'incontrano i fiumi Darro e Genil, sorge Granada. Le sue ripide stradine che s’arrampicano su pendii sbruciacchiati dal sole dell’Andalusia hanno i colori dell’Africa e il fascino dell’Oriente. Granada è il frutto di una storia lontana e complessa che ha visto affrontarsi e prosperare culture opposte, quella araba e quella cristiana; civiltà diverse, ognuna delle quali ha plasmato la città secondo canoni contrastanti che ci hanno lasciato un grandioso miscuglio di stili. Nelle strutture trionfali dei suoi palazzi, nella semplicità degli edifici abbarbicati l’uno sull’altro, moresco e rinascimento inaspettatamente si mescolano a definire un complesso che ogni hanno riesce a sorprende milioni di turisti. Granada divenne di interesse turistico dopo che lo scrittore americano Washington Irving descrisse la città in una sua raccolta di racconti. Era il 1829, da allora altri scrittori e artisti come Dumas, Daumier, Delacroix cominciarono a frequentare Granada, fondando il mito di un luogo che ancora oggi ci seduce.

Granada è servita dal vicino aeroporto nazionale Federico Garcìa Lorca che dista circa 17km. Oltre ai taxi c’è solo un modo per raggiungere la città: una linea di autobus. Le corse iniziano alle 9.05 con una frequenza di circa un’ora e mezza. Da Granada verso l’aeroporto invece il servizio inizia alle 7.50 del mattino e termina alle 19.25. Il costo del biglietto è di 3€. Oggi l’aeroporto di Granada ospita diversi voli internazionali, ma rimane comunque uno scalo di piccole dimensioni che talvolta non è in grado di sopperire al considerevole flusso turistico. Nel caso in cui non riusciate a trovare nessun volo per Granada, la sola alternativa praticabile è offerta dall’ aeroporto internazionale della Costa del Sol a Malaga che dista circa 130km. Nonostante la distanza potrebbe rivelasi un comoda alternativa grazie ai numerosi voli che lo collegano alle maggiori città europee.

Per quanto riguarda gli altri mezzi di spostamento, Granada è collegata alle maggiori città spagnole da una buona rete autostradale e ferroviaria. Da Granada occorrono circa 90 minuti per raggiungere Malaga sulla costa, 4 ore per arrivare a Siviglia, 5 ore per Madrid e 11 per Barcellona. Il servizio ferroviario è gestito dalla RENFE.

Dal punto di vista meteorologico la prossimità della Sierra nevada rende il clima di Granada prevalentemente secco e di tipo continentale. Durante tutto l’anno le piogge sono scarse. In inverno le temperature scendono spesso sotto lo zero mentre in estate superano i trenta gradi con facilità. Per alcune caratteristiche Granada ricorda il deserto, poiché una forte escursione termica, che può raggiungere anche i quindici gradi, separa le ore diurne da quelle notturne.

Il periodo migliore per visitare la città è sicuramente l’estate quando la luce piena del sole fa risaltare i i colori della città, ma non dimenticate di mettere in valigia qualche indumento pesante per far fronte alle temperature notturne.

La parte vecchia di Granada è un insieme di stradine che s’arrampicano sulla collina dove si trova la fortezza di Alhambra. Costruita nel 1354, durante la dominazione araba in Europa, Alhambra era la residenza reale dalla dinastia nazaride. I tratti moreschi della sua architettura, resi ancora più dolci dalle diverse sfumature del cremisi, fanno di questo complesso di fortificazioni uno degli esempi più sorprendenti di arte ispanico-araba. In un susseguirsi di chiostri, giardini interni e cortili, lo sguardo è letteralmente rapito dai numerosi archi, dalle colonne dal profilo leggero e slanciato.

Per raggiungere Alhambra bisogna salire cuesta de Gomèrez, la via che collega il centro della città alla collina. La strada stretta e ripida termina nel pioppeto di Alhambra da dove si prosegue lungo tre sentieri che raggiungono le diverse parti della fortificazione. Al centro sorge il complesso del Generalife, antica residenza estiva dei sultani che regnavano su Granada. Qui, racchiusi dalle alte mura del palazzo, si aprono magnifici giardini dove fra piccoli boschi di palme e stagni verdissimi il tempo pare essersi cristallizzato in una tranquillità immutata nei secoli.

Sulla parte destra della collina sorge l’Alcazaba, una piccola cittadella sormontata da un insieme di torri che costituiscono il nucleo più antico dell’intero complesso di Alhambra. Al suo interno si trova la piazza delle armi e il Jardin de los Adarves che risale al XVII secolo. In questa parte del complesso sorgono anche i palazzi reali nazariti, tre diversi edifici ognuno dei quali era adibito a diversi momenti della vita di corte. La stanza dorata era il luogo deputato all’amministrazione dello stato, l’Harèm era la dimora privata del sultano e nel Serrallo si trovavano le stanze di rappresentanza della corna. Come in tutto il complesso dell’Alhambra anche qui i diversi edifici sono separati da giardini e piccoli cortili interni, come il cortile dei Mirti e i giardini del Portal, dai quali si accede alla torre delle dame di Doraxa.

Nella collina in fronte all’Alhambra un intrico di edifici si ergono abbarbicati l’uno sull’altro. È l’Albacìn, l’antico quartiere moresco di Granada dove in un labirinto di edifici di un bianco abbacinante si nascondono altri giardini, altre fontane. In cima l’angustia del quartiere lascia spazio a Plaza de San Nicolas dalla quale è possibile ammirare la fortezza di Alhambra nella sua interezza.

Questa è sicuramente la zona di più avvincente di Granada; non solo per i monumenti, ma anche per la quantità di locali e ristoranti all’aperto. Al di sotto della Alhambra, al Paseo de los Tristes, si trovano diversi bar che offrono Tapas, mentre fra le vie dell’Albacìn è possibile assaggiare diversi piatti popolari, come le lumache e il pesce fritto.

Probabilmente la fortezza di Alhambra è il monumento principale della città, ciò che ne ha definito il carattere, ma Granada non si esaurisce entro le sue mura moresche. La città ha assunto nei secoli un valore simbolico che ha contribuito a definire profondamente la sua struttura. Ultima roccaforte del dominio arabo in Europa, Granada è diventa il simbolo della vittoria cristiana sui mori. Per questo nella città si trovano diversi edifici che celebrano l’avvenimento. Proprio al centro dell’Alhambra, Carlo V ha fatto costruire il proprio palazzo le cui linee sobrie, tipiche del rinascimento, vogliono simboleggiare la superiorità cristiana, mentre la cattedrale gotica di Santa María de la Encarnación (1523-1703) custodisce nella Capilla Real le tombe di Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, i vincitori della guerre contro gli arabi (reconquista).

Oggi Granada è uno dei più importanti centri culturali della Spagna. L’università conta numerosi iscritti a cui si aggiungono altrettanti studenti stranieri che confluiscono nella città da tutta Europa. Nel 2007 si è tenuto il macrobotellón più grande di tutta la Spagna: oltre quarantamila giovani si sono ritrovati a Granada per bere e festeggiare.

Parque Nacional de Sierra Nevada.
La Sierra Nevada si trova a sud-est di Granada ed è una drammatica, robusta e vasta catena montuosa, la più alta in Europa, dopo le Alpi e la più significativa sezione tra le Cordilleras della penisola Iberica. L'area protetta comprende 862 km quadrati di fiumi a carattere torrentizio, gole spettacolari, ripidi pendii rocciosi, laghi ghiacciati e nevai sulle cime e, ai piedi delle Alpujarras, le splendide coltivazioni a terrazza ricche di mandorli ed altre piante.

Designato come Parco Nazionale nel 1998, è una delle due aree protette presenti in Andalusia (l'altro è il Parco nazionale di Doñana) E 'stato dichiarato Riserva della Biosfera dall'Unesco nel 1986, in riconoscimento della sua eccezionale bio-diversità tra piante, uccelli e specie animali. Il parco conta più di 20 vette alte più di 3000m, che conferisce il primato della seconda catena montuosa più alta in Europa, dopo la chiostra Alpina. Le due vette più alte nella penisola iberica sono proprio le due cime principi del parco, il Mulhacén a 3482m, seguita dal Pico del Veleta, a 3396m. In una giornata limpida da queste montagne, raggiungibili con la strada più alta d'Europa, si può vedere in lontananza l'Africa delle montagne del Maocco. Ad ovest del parco si trova Solynieve, la stazione sciistica più meridionale d'Europa, dove si praticano gli sport invernali da novembre ad aprile. Oltre a sciatori e snowboarders, il parco è frequentato anche da escursionisti, alpinisti e birdwatching che sfruttano al meglio la stagione estiva.
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 Pubblicato da - 27 Marzo 2013 - © Riproduzione vietata

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