Santillana del Mar: la cittą medievale lungo il Cammino di Santiago
Santillana, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Santillana dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Tra gli abitanti è risaputo che Santillana del Mar sia la città delle tre bugie: non è santa (santi), né piatta (llana) e nemmeno sul mare (del mar). Tuttavia è reale ed il suo bel centro storico, costellato di bellezze architettoniche medievali è circondato dalle verdeggianti colline della Cantabria occidentale. Tra le strade acciottolate, le piazze e gli splendidi edifici in pietra e mattoni vive una comunità ristretta, ma fiera della propria cultura e delle proprie tradizioni, tramandate di generazione in generazione. Un motivo in più per visitare Santillana del Mar è l’impareggiabile offerta gastronomica, della quale fanno parte principalmente piatti a base di carne e formaggio, ma anche alcune specialità di pesce.
Le origini della cittadina risalgono all’VIII secolo, quando cominciò a svilupparsi un villaggio medievale il cui centro era la Colegiata de Santa Juliana (Collegiata di Santa Giuliana), da cui più tardi derivò l’attuale toponimo Santillana del Mar. La forma del centro ricorda grossomodo quella di una Y, dove il bivio individua le due aree di influenza del potere civile e religioso, incarnato rispettivamente del Municipio e dalla Collegiata. La maggior parte del tessuto urbano è stata ricostruita nel XVIII secolo, sebbene sparsi qua e là si notino diversi edifici trecenteschi o ancora più antichi. Passeggiando per il centro non si potranno non notare gli elaborati stemmi familiari scolpiti in pietra calcarea apposti sulle facciate delle case, chiara testimonianza del nobile passato della città.
Ogni anno migliaia di pellegrini diretti a Santiago de Compostela transitano da Santillana del Mar. La cittadina, infatti, è posta sulla variante nord del Cammino di Santiago, che in precedenza attraversa le ria del Pas e di San Martin de la Arena. Non a caso, l’attrattiva architettonica più nota del centro è la Chiesa Collegiata di Santa Giuliana, costruita su un antico eremo nel XII secolo. L’edificio è in stile romanico e spicca per la facciata decorata da numerose sculture, ma il fiore all’occhiello di questo ex monastero è il chiostro, circondato da colone sormontate da capitelli istoriati. Al centro della chiesa è situato il sepolcro di Santa Giuliana, martire cristiana di origine turca morta nel III secolo. Una curiosità è legata alle rappresentazioni oscene presenti all’interno della chiesa; nessuno è ancora stato in grado di affermare con certezza la natura della loro presenza, ma l’ipotesi più verosimile li identifica come una sorta di monito nei confronti dei peggiori peccati che si possano compiere.
Acquistando il biglietto di ingresso della Collegiata, al costo di 3 €, si avrà diritto di entrare anche al Museo Diocesano, aperto all’estremità opposta del centro. In questo ex monastero domenicano si trova un’interessante collezione di statue popolari in legno policromo, ma la sua fama è legata anche e soprattutto ai matrimoni. E’ usanza comune che prima di convogliare a nozze gli sposi portino al monastero un cestino contenente una dozzina di uova per chiedere a Santa Clara di concedergli bel tempo nel giorno della funzione; purtroppo, a causa del clima imprevedibile della Cantabria, l’offerta alla santa non sempre è sufficiente.
Sono di epoca medievale la torre di Merino (sec. XIV) e quella di Don Borja (sec. XV), considerati gli edifici civili più antichi della località. E’ anche possibile ammirare imponenti palazzi rinascimentali come quello dei Velarde, e magioni in stile barocco, tra cui spiccano quella dei Valdivieso, quella dei Villa e quella dell’arciduchessa d’Austria. Altri edifici di grande valore artistico sono la Casa dell’Aguila e la Parra, il palazzo comunale ed il palazzo dei Barreda-Bracho, costruito nel XVII secolo e poi trasformato in Parador de Turismo. Durante tutta la sua storia questa casa nobiliare è sempre rimasta legata ai membri di questa nobile famiglia. Nel secolo scorso, negli anni venti, il Conte di Güell restaurò l’edificio e lo trasformò in un importante centro culturale e letterario, con rappresentazioni teatrali e corsi estivi. Successivamente, a metà degli anni quaranta, l’edificio entrò a far parte dell’allora incipiente rete di Paradores. Le pietre lavorate, i balconi in ferro battuto e lo scudo araldico presiedono la facciata di questo edificio in tipico stile nobiliare montañés (della Cantabria).
Santillana del Mar vanta un buon numero di musei, spazi espositivi e fondazioni culturali di vario genere. Il Museo El Solar accoglie una mostra incentrata sul ruolo svolto nella storia dall’Inquisizione, raccontata attraverso 70 strumenti di tortura utilizzati nell’interminabile lotta contro gli eretici. La Fundacion Santillana e il Palacio Caja Cantabria sono da vedere per le belle mostre temporanee che spaziano su varie tematiche e luoghi disparati, mentre anche la torre del Merino è spesso utilizzata per organizzare eventi culturali di diversa natura.
Tuttavia il maggiore tesoro di questa località della Cantabria si trova nei dintorni, appena 2 chilometri a sud-ovest del centro: la Cueva de Altamira, conosciuta come la Cappella Sistina del Paleolitico e dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La grotta, il più bel sito d’arte preistorica dell’intera penisola iberica, è attualmente chiusa al pubblico a causa dei danni arrecati da visitatori in passato, ma è stata ricostruita presso il moderno Museo Altamira, dove tutti possono ammirare le splendide raffigurazioni di bisonti, cervi e cavalli datate quasi 15.000 anni fa. Le visite alla riproduzione della grotta sono guidate: acquistando il biglietto vi verrà fornito anche un orario di ritrovo, mentre nel frattempo potrete visitare gli allestimenti del museo.
La costa è un altro motivo di attrazione per chi visita Santillana, perché è possibile godere della pesca e delle magnifiche spiagge di Santa Juliana e Ubiarco. A pochi chilometri ci sono poi altre località della bella costa cantabrica come Suances, situata sull’omonima ría, o Cóbreces che oltre ad una bella spiaggia ha anche un’abbazia cistercense. Infine, Comillas ospita un importante complesso di architettura popolare, tra cui spicca la piazza antica e la chiesa parrocchiale. Tra gli edifici di maggior rilievo figurano l’Università Pontificia, il Capriccio, opera dell’architetto modernista Antonio Gaudí (el Capricho) e il palazzo neogotico di Sobrellano, antica residenza del marchese di Comillas.
Se percorrere ogni angolo di Santillana del Mar procura un vero piacere, scoprirne la gastronomia non è da meno. In questa cittadina si possono assaggiare alcuni dei piatti più significativi dell’eterogena tradizione culinaria cantabrica, specialità marinare comprese. Da segnalare il cocido lebaniego e montañés, bollito di carne con ceci e verza, il filetto di vitello, il merluzzo su asparagi verdi e il dentice. L’offerta è arricchita dai saporiti formaggi prodotti in tutta la provincia, il bizcocho (pan di Spagna) tipico di Santillana e i sobaos pasiegos (trancini a base di burro, farina e uova) della vicina pianura del fiume Pas. In particolare, uscendo dalla Collegiata e spostandosi sulla sinistra si potrà apprezzare il gusto della miglior quesada pasiega della città in una storica bottega specializzata nella produzione di latticini.
Il clima rispecchia i connotati di quello del resto della Cantabria, con sole e nuvole che si susseguono più volte al giorno anche d’estate. I mesi migliori per visitare Santillana del Mar sono senza dubbio maggio, giugno e settembre, quando l’afflusso turistico è minore rispetto a luglio e agosto e le giornate sono generalmente miti. Non dimenticate di portare con voi ombrello e impermeabile: passeggiare per il centro sotto la pioggia non è proprio il massimo del divertimento.
Gli autobus della compagnia Autobuses La Cantabrica effettuano servizio quattro volte al giorno, da lunedì a venerdì, tra Santander e Santillana, mentre le corse si riducono nel fine settimana. Per coprire i 35 chilometri che separano le due città si impiega poco più di mezz’ora e si spendono tra i 2 e i 3 €. Gli stessi autobus proseguono poi per Comillas e San Vicente de la Barquera, entrambi poco distanti da Santillana. Purtroppo non esistono mezzi pubblici che effettuino servizio da/per la Cueva de Altamira, raggiungibile in auto, taxi o anche a piedi.
Le origini della cittadina risalgono all’VIII secolo, quando cominciò a svilupparsi un villaggio medievale il cui centro era la Colegiata de Santa Juliana (Collegiata di Santa Giuliana), da cui più tardi derivò l’attuale toponimo Santillana del Mar. La forma del centro ricorda grossomodo quella di una Y, dove il bivio individua le due aree di influenza del potere civile e religioso, incarnato rispettivamente del Municipio e dalla Collegiata. La maggior parte del tessuto urbano è stata ricostruita nel XVIII secolo, sebbene sparsi qua e là si notino diversi edifici trecenteschi o ancora più antichi. Passeggiando per il centro non si potranno non notare gli elaborati stemmi familiari scolpiti in pietra calcarea apposti sulle facciate delle case, chiara testimonianza del nobile passato della città.
Ogni anno migliaia di pellegrini diretti a Santiago de Compostela transitano da Santillana del Mar. La cittadina, infatti, è posta sulla variante nord del Cammino di Santiago, che in precedenza attraversa le ria del Pas e di San Martin de la Arena. Non a caso, l’attrattiva architettonica più nota del centro è la Chiesa Collegiata di Santa Giuliana, costruita su un antico eremo nel XII secolo. L’edificio è in stile romanico e spicca per la facciata decorata da numerose sculture, ma il fiore all’occhiello di questo ex monastero è il chiostro, circondato da colone sormontate da capitelli istoriati. Al centro della chiesa è situato il sepolcro di Santa Giuliana, martire cristiana di origine turca morta nel III secolo. Una curiosità è legata alle rappresentazioni oscene presenti all’interno della chiesa; nessuno è ancora stato in grado di affermare con certezza la natura della loro presenza, ma l’ipotesi più verosimile li identifica come una sorta di monito nei confronti dei peggiori peccati che si possano compiere.
Acquistando il biglietto di ingresso della Collegiata, al costo di 3 €, si avrà diritto di entrare anche al Museo Diocesano, aperto all’estremità opposta del centro. In questo ex monastero domenicano si trova un’interessante collezione di statue popolari in legno policromo, ma la sua fama è legata anche e soprattutto ai matrimoni. E’ usanza comune che prima di convogliare a nozze gli sposi portino al monastero un cestino contenente una dozzina di uova per chiedere a Santa Clara di concedergli bel tempo nel giorno della funzione; purtroppo, a causa del clima imprevedibile della Cantabria, l’offerta alla santa non sempre è sufficiente.
Sono di epoca medievale la torre di Merino (sec. XIV) e quella di Don Borja (sec. XV), considerati gli edifici civili più antichi della località. E’ anche possibile ammirare imponenti palazzi rinascimentali come quello dei Velarde, e magioni in stile barocco, tra cui spiccano quella dei Valdivieso, quella dei Villa e quella dell’arciduchessa d’Austria. Altri edifici di grande valore artistico sono la Casa dell’Aguila e la Parra, il palazzo comunale ed il palazzo dei Barreda-Bracho, costruito nel XVII secolo e poi trasformato in Parador de Turismo. Durante tutta la sua storia questa casa nobiliare è sempre rimasta legata ai membri di questa nobile famiglia. Nel secolo scorso, negli anni venti, il Conte di Güell restaurò l’edificio e lo trasformò in un importante centro culturale e letterario, con rappresentazioni teatrali e corsi estivi. Successivamente, a metà degli anni quaranta, l’edificio entrò a far parte dell’allora incipiente rete di Paradores. Le pietre lavorate, i balconi in ferro battuto e lo scudo araldico presiedono la facciata di questo edificio in tipico stile nobiliare montañés (della Cantabria).
Santillana del Mar vanta un buon numero di musei, spazi espositivi e fondazioni culturali di vario genere. Il Museo El Solar accoglie una mostra incentrata sul ruolo svolto nella storia dall’Inquisizione, raccontata attraverso 70 strumenti di tortura utilizzati nell’interminabile lotta contro gli eretici. La Fundacion Santillana e il Palacio Caja Cantabria sono da vedere per le belle mostre temporanee che spaziano su varie tematiche e luoghi disparati, mentre anche la torre del Merino è spesso utilizzata per organizzare eventi culturali di diversa natura.
Tuttavia il maggiore tesoro di questa località della Cantabria si trova nei dintorni, appena 2 chilometri a sud-ovest del centro: la Cueva de Altamira, conosciuta come la Cappella Sistina del Paleolitico e dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La grotta, il più bel sito d’arte preistorica dell’intera penisola iberica, è attualmente chiusa al pubblico a causa dei danni arrecati da visitatori in passato, ma è stata ricostruita presso il moderno Museo Altamira, dove tutti possono ammirare le splendide raffigurazioni di bisonti, cervi e cavalli datate quasi 15.000 anni fa. Le visite alla riproduzione della grotta sono guidate: acquistando il biglietto vi verrà fornito anche un orario di ritrovo, mentre nel frattempo potrete visitare gli allestimenti del museo.
La costa è un altro motivo di attrazione per chi visita Santillana, perché è possibile godere della pesca e delle magnifiche spiagge di Santa Juliana e Ubiarco. A pochi chilometri ci sono poi altre località della bella costa cantabrica come Suances, situata sull’omonima ría, o Cóbreces che oltre ad una bella spiaggia ha anche un’abbazia cistercense. Infine, Comillas ospita un importante complesso di architettura popolare, tra cui spicca la piazza antica e la chiesa parrocchiale. Tra gli edifici di maggior rilievo figurano l’Università Pontificia, il Capriccio, opera dell’architetto modernista Antonio Gaudí (el Capricho) e il palazzo neogotico di Sobrellano, antica residenza del marchese di Comillas.
Se percorrere ogni angolo di Santillana del Mar procura un vero piacere, scoprirne la gastronomia non è da meno. In questa cittadina si possono assaggiare alcuni dei piatti più significativi dell’eterogena tradizione culinaria cantabrica, specialità marinare comprese. Da segnalare il cocido lebaniego e montañés, bollito di carne con ceci e verza, il filetto di vitello, il merluzzo su asparagi verdi e il dentice. L’offerta è arricchita dai saporiti formaggi prodotti in tutta la provincia, il bizcocho (pan di Spagna) tipico di Santillana e i sobaos pasiegos (trancini a base di burro, farina e uova) della vicina pianura del fiume Pas. In particolare, uscendo dalla Collegiata e spostandosi sulla sinistra si potrà apprezzare il gusto della miglior quesada pasiega della città in una storica bottega specializzata nella produzione di latticini.
Il clima rispecchia i connotati di quello del resto della Cantabria, con sole e nuvole che si susseguono più volte al giorno anche d’estate. I mesi migliori per visitare Santillana del Mar sono senza dubbio maggio, giugno e settembre, quando l’afflusso turistico è minore rispetto a luglio e agosto e le giornate sono generalmente miti. Non dimenticate di portare con voi ombrello e impermeabile: passeggiare per il centro sotto la pioggia non è proprio il massimo del divertimento.
Gli autobus della compagnia Autobuses La Cantabrica effettuano servizio quattro volte al giorno, da lunedì a venerdì, tra Santander e Santillana, mentre le corse si riducono nel fine settimana. Per coprire i 35 chilometri che separano le due città si impiega poco più di mezz’ora e si spendono tra i 2 e i 3 €. Gli stessi autobus proseguono poi per Comillas e San Vicente de la Barquera, entrambi poco distanti da Santillana. Purtroppo non esistono mezzi pubblici che effettuino servizio da/per la Cueva de Altamira, raggiungibile in auto, taxi o anche a piedi.
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