Bahia, guida di viaggio nello Stato nord-orientale del Brasile
Bahia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Bahia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Quello di Bahia è uno stato federato di quasi 15.000.000 di abitanti situato nella parte nord-orientale del Brasile, affacciato ad est sull’Oceano Atlantico e confinante a nord con il Piauì ed il Pernambuco, ad ovest con il Tocantinis ed il Goias, a sud con il Minas Gerais. Dal punto di vista amministrativo, Bahia è una delle nove entità amministrative della regione del Nordeste. Il territorio è contraddistinto da una fertile e pianeggiante fascia costiera, detta mata atlantica, da una zona intermedia morfologicamente mossa dominata da grandi piantagioni di canna da zucchero e tabacco, il reconcavo, e dal planalto, una regione arida, chiamata Sertao, che si estende nella parte centromeridionale dello stato. Le montagne più alte sono quelle della catena della Chapada Diamantina, che individua un’ampia area protetta incontaminata situata proprio al centro di Bahia. Il principale corso d’acqua è il Sao Francisco, un fiume che taglia da nord a sud tutto lo stato, mentre un’area molto particolare dal punto di vista idrogeologico è quella che circonda la Baia di Todos os Santos, caratterizzata dalla presenza di numerose paludi. L’agricoltura è attualmente la principale fonte di sostentamento della popolazione, residente prevalentemente nell’area metropolitana della capitale Salvador de Bahia.
Il primo sbarco europeo nell’attuale stato di Bahia fu quello del portoghese Pedro Alvares Cabral che, nel 1500, raggiunse le coste di quella che è oggi Santa Cruz de Cabràlia, 25 chilometri a nord di Porto Seguro. Dal quel momento in poi la città divenne il cuore amministrativo della colonia portoghese nella regione, aumentando sensibilmente le proprie dimensioni e la propria mole di commerci. Quello di Bahia fu l’ultimo stato ad aderire alla confederazione fondata in seguito alla dichiarazione di indipendenza, rimanendo sotto il controllo della corona portoghese per due anni in più del resto del paese. In età coloniale, la zona di Bahia rappresentava la location di sbarco della maggior parte delle navi di schiavi neri provenienti dall’Africa.
Per via della bellezza del litorale, della ricchezza del patrimonio storico-artistico e della incredibile varietà paesaggistica, Bahia è considerata una rinomata località turistica in tutto il mondo. La capitale è Salvador de Bahia, una città che non ha nulla da invidiare alle più chiacchierate metropoli brasiliane. Il centro, situato sull’Atlantico nella parte centrale del paese, unisce al valore del proprio patrimonio artistico una cinquantina di chilometri di spiagge, parchi ecologici e bellezze naturalistiche. Tra le zone più famose spiccano lo storico quartiere Pelourinho, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, dove sono concentrati numerosi edifici coloniali risalenti al XVII e XVIII secolo, e la piazza centrale, nella quale troneggia la casa di Jorge Amado, il museo-biblioteca dello scrittore brasiliano più amato ed apprezzato. La Cidade Baixa rappresenta invece il volto più moderno di Salvador, con il bel Mercado Modelo che attira sempre un alto numero di visitatori. Tra le spiagge più famose ricordiamo Barra, Pituba, Piata e Itapoan, ognuna delle quali merita di essere visitata. Proprio per la varietà dell’offerta, Salvador non potrà non soddisfare alcun visitatore, andando ad imprimersi indelebilmente nella memoria dei turisti che avranno avuto la fortuna di conoscerla.
Ad un’ottantina di chilometri dalla capitale si estende una delle zone più belle di Bahia: Praia do Forte. Quest’ultima è un’area costiera lunga all’incirca 12 chilometri e totalmente incontaminata, nella quale flora e fauna prosperano come in nessun’altra parte dello stato. La spiaggia bianchissima è delimitata da sterminate file di palme da cocco, la cui ombra arriva quasi a protendersi tra le cristalline acque di questa baia. Un ulteriore motivo di interesse è il centro di cura e protezione per tartarughe marine che venne istituito a Praia do Forte qualche anno fa, un organo fondamentale per preservare il fragile ecosistema che consente a questi magnifici rettili di vivere e riprodursi.
Salvador a parte, Bahia annovera altre importanti città. Tra queste ricordiamo: Ilhèus, una località costiera di circa 220.000 abitanti che deve la propria fama allo scrittore Jorge Amado, che qui trascorse l’infanzia ed ambientò alcuni dei suoi più celebri libri; Itaparica, una cittadina sorta sulla maggiore delle 36 isole situate all’interno della Bahia de Todos os Santos; Cachoeira, un piccolo comune nei pressi di Salvador che unisce tradizione e modernità; Vitòria da Conquista, una metropoli di oltre 310.000 persone situata a quasi 1.000 metri di altitudine; Porto Seguro, una città di 140.000 abitanti del sud dello stato; e Feira de Santana, la seconda città di Bahia per dimensioni, particolarmente famosa per le celebrazioni della Senhora de Santa Ana, nella seconda parte del mese di gennaio, della Micareta, una festa carnevalesca che si tiene 15 giorni prima di Pasqua, e del Festival de Violeiros, a settembre.
Nonostante gli stermini compiuti tra XVI e XVII secolo e la forsennata crescita urbana degli ultimi 50 anni, all’interno dei confini di Bahia sopravvivono ancora piccole comunità di indigeni originari del luogo. Tra queste tribù di indios la più importante è quella dei Pataxò, che risiedono lungo la costa meridionale e nei tratti dell’entroterra limitrofi. I cosiddetti cafusa sono invece una razza frutto di un incrocio tra popolazioni native e stirpi africane. I componenti di questo ceppo genetico sono distinguibili in quanto di alta statura, dai capelli lisci e dalla carnagione mulatta.
A testimonianza del suo ruolo di “porta d’ingresso” al continente per buona parte degli schiavi reperiti in Africa, Bahia è lo stato dalla più marcata impronta africana di tutto il Brasile, con diverse culture ed usanze che si rifanno palesemente a quelle di alcune popolazioni del cosiddetto “continente nero”. Questo patrimonio estremamente ricco e variegato comprende le pratiche di sincretismo religioso di origine Yoruba del Candomblè, la capoeira, una sorta di scenografia a metà strada tra un’arte marziale ed una danza, le musiche di chiara origine africana, tra le quali spicca l’insospettabile samba, ed una cucina che ha molti elementi in comune con quella dell’Africa occidentale. L’amore per la musica che arde nel cuore di ogni cittadino di Bahia è confermato dal fatto che lo stato ha dato i natali a diversi musicisti importanti, tra i quali Joao Gilberto, Caetano Veloso, Daniela Mercury e Ivete Sangalo, che hanno portato in giro per il mondo la cultura di questo affascinante stato.
Il clima, semiarido nelle aree centrosettentrionali, tende progressivamente a divenire arido nel sud e caldo-umido lungo la fascia costiera. Quest’ultima è la regione più piovosa e ventilata, nella quale si registra la minor escursione termica tra estate ed inverno, coi valori che tendono ad oscillare perennemente tra 22 e 28 gradi. Spingendosi nell’entroterra le condizioni climatiche tendono a divenire sempre più estreme. In estate le giornate sono torride, con massime ben al di sopra dei 35 gradi, e le nottate fresche, con minime che possono precipitare anche sotto i 17/18 gradi. La piovosità è ridottissima e la maggior parte dei fenomeni tende a manifestarsi tra dicembre e marzo, ovvero durante la stagione estiva.
L’aeroporto più importante dello stato è il Luis Eduardo Magalhaes, conosciuto anche come Dois de Julho, lo scalo internazionale situato 25 chilometri a nord del centro della capitale Salvador. Una volta a terra si potrà contare su diversi sistemi di trasporto. Dagli esotici barconi, a bordo dei quali risalire il corso dei fiumi o muoversi lungo la costa, alle più classiche automobili, con le quali tuttavia si potrebbe incontrare qualche difficoltà a causa del non certo impeccabile stato di conservazione della rete stradale brasiliana. I pullman a lunga percorrenza sono valide alternative sia per muoversi all’interno di Bahia che per sconfinare verso gli altri stati del Brasile.
Il primo sbarco europeo nell’attuale stato di Bahia fu quello del portoghese Pedro Alvares Cabral che, nel 1500, raggiunse le coste di quella che è oggi Santa Cruz de Cabràlia, 25 chilometri a nord di Porto Seguro. Dal quel momento in poi la città divenne il cuore amministrativo della colonia portoghese nella regione, aumentando sensibilmente le proprie dimensioni e la propria mole di commerci. Quello di Bahia fu l’ultimo stato ad aderire alla confederazione fondata in seguito alla dichiarazione di indipendenza, rimanendo sotto il controllo della corona portoghese per due anni in più del resto del paese. In età coloniale, la zona di Bahia rappresentava la location di sbarco della maggior parte delle navi di schiavi neri provenienti dall’Africa.
Per via della bellezza del litorale, della ricchezza del patrimonio storico-artistico e della incredibile varietà paesaggistica, Bahia è considerata una rinomata località turistica in tutto il mondo. La capitale è Salvador de Bahia, una città che non ha nulla da invidiare alle più chiacchierate metropoli brasiliane. Il centro, situato sull’Atlantico nella parte centrale del paese, unisce al valore del proprio patrimonio artistico una cinquantina di chilometri di spiagge, parchi ecologici e bellezze naturalistiche. Tra le zone più famose spiccano lo storico quartiere Pelourinho, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, dove sono concentrati numerosi edifici coloniali risalenti al XVII e XVIII secolo, e la piazza centrale, nella quale troneggia la casa di Jorge Amado, il museo-biblioteca dello scrittore brasiliano più amato ed apprezzato. La Cidade Baixa rappresenta invece il volto più moderno di Salvador, con il bel Mercado Modelo che attira sempre un alto numero di visitatori. Tra le spiagge più famose ricordiamo Barra, Pituba, Piata e Itapoan, ognuna delle quali merita di essere visitata. Proprio per la varietà dell’offerta, Salvador non potrà non soddisfare alcun visitatore, andando ad imprimersi indelebilmente nella memoria dei turisti che avranno avuto la fortuna di conoscerla.
Ad un’ottantina di chilometri dalla capitale si estende una delle zone più belle di Bahia: Praia do Forte. Quest’ultima è un’area costiera lunga all’incirca 12 chilometri e totalmente incontaminata, nella quale flora e fauna prosperano come in nessun’altra parte dello stato. La spiaggia bianchissima è delimitata da sterminate file di palme da cocco, la cui ombra arriva quasi a protendersi tra le cristalline acque di questa baia. Un ulteriore motivo di interesse è il centro di cura e protezione per tartarughe marine che venne istituito a Praia do Forte qualche anno fa, un organo fondamentale per preservare il fragile ecosistema che consente a questi magnifici rettili di vivere e riprodursi.
Salvador a parte, Bahia annovera altre importanti città. Tra queste ricordiamo: Ilhèus, una località costiera di circa 220.000 abitanti che deve la propria fama allo scrittore Jorge Amado, che qui trascorse l’infanzia ed ambientò alcuni dei suoi più celebri libri; Itaparica, una cittadina sorta sulla maggiore delle 36 isole situate all’interno della Bahia de Todos os Santos; Cachoeira, un piccolo comune nei pressi di Salvador che unisce tradizione e modernità; Vitòria da Conquista, una metropoli di oltre 310.000 persone situata a quasi 1.000 metri di altitudine; Porto Seguro, una città di 140.000 abitanti del sud dello stato; e Feira de Santana, la seconda città di Bahia per dimensioni, particolarmente famosa per le celebrazioni della Senhora de Santa Ana, nella seconda parte del mese di gennaio, della Micareta, una festa carnevalesca che si tiene 15 giorni prima di Pasqua, e del Festival de Violeiros, a settembre.
Nonostante gli stermini compiuti tra XVI e XVII secolo e la forsennata crescita urbana degli ultimi 50 anni, all’interno dei confini di Bahia sopravvivono ancora piccole comunità di indigeni originari del luogo. Tra queste tribù di indios la più importante è quella dei Pataxò, che risiedono lungo la costa meridionale e nei tratti dell’entroterra limitrofi. I cosiddetti cafusa sono invece una razza frutto di un incrocio tra popolazioni native e stirpi africane. I componenti di questo ceppo genetico sono distinguibili in quanto di alta statura, dai capelli lisci e dalla carnagione mulatta.
A testimonianza del suo ruolo di “porta d’ingresso” al continente per buona parte degli schiavi reperiti in Africa, Bahia è lo stato dalla più marcata impronta africana di tutto il Brasile, con diverse culture ed usanze che si rifanno palesemente a quelle di alcune popolazioni del cosiddetto “continente nero”. Questo patrimonio estremamente ricco e variegato comprende le pratiche di sincretismo religioso di origine Yoruba del Candomblè, la capoeira, una sorta di scenografia a metà strada tra un’arte marziale ed una danza, le musiche di chiara origine africana, tra le quali spicca l’insospettabile samba, ed una cucina che ha molti elementi in comune con quella dell’Africa occidentale. L’amore per la musica che arde nel cuore di ogni cittadino di Bahia è confermato dal fatto che lo stato ha dato i natali a diversi musicisti importanti, tra i quali Joao Gilberto, Caetano Veloso, Daniela Mercury e Ivete Sangalo, che hanno portato in giro per il mondo la cultura di questo affascinante stato.
Il clima, semiarido nelle aree centrosettentrionali, tende progressivamente a divenire arido nel sud e caldo-umido lungo la fascia costiera. Quest’ultima è la regione più piovosa e ventilata, nella quale si registra la minor escursione termica tra estate ed inverno, coi valori che tendono ad oscillare perennemente tra 22 e 28 gradi. Spingendosi nell’entroterra le condizioni climatiche tendono a divenire sempre più estreme. In estate le giornate sono torride, con massime ben al di sopra dei 35 gradi, e le nottate fresche, con minime che possono precipitare anche sotto i 17/18 gradi. La piovosità è ridottissima e la maggior parte dei fenomeni tende a manifestarsi tra dicembre e marzo, ovvero durante la stagione estiva.
L’aeroporto più importante dello stato è il Luis Eduardo Magalhaes, conosciuto anche come Dois de Julho, lo scalo internazionale situato 25 chilometri a nord del centro della capitale Salvador. Una volta a terra si potrà contare su diversi sistemi di trasporto. Dagli esotici barconi, a bordo dei quali risalire il corso dei fiumi o muoversi lungo la costa, alle più classiche automobili, con le quali tuttavia si potrebbe incontrare qualche difficoltà a causa del non certo impeccabile stato di conservazione della rete stradale brasiliana. I pullman a lunga percorrenza sono valide alternative sia per muoversi all’interno di Bahia che per sconfinare verso gli altri stati del Brasile.