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Viaggio in Siria: le sue regioni, le cittą e la sua costa

Siria, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Siria dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

"Ogni uomo ha due dimore: la sua casa e la Siria". In Siria si trova infatti metà del patrimonio lasciato dalle primissime origini della civiltà, un patrimonio che fa della Siria la casa di tutti e l’orgoglio del Vicino Oriente.

Il Vicino Oriente, situato tra Asia e Africa, è innanzi tutto una realtà di nomadismo, con tende beduine che punteggiano un deserto di sabbia e pietre. Ma è anche il mondo delle oasi, una promessa di abbondanza per gli abitanti del deserto, come l’oasi dorata di Palmira, con i colonnati che si infiammano sotto il sole cocente, o Damasco, oasi fertile di montagna sviluppatasi in città dopo aver visto i primi passi di un’umanità sempre più evoluta. L’idea di città nacque proprio in Siria sulle rive dell’Eufrate, il fiume che assistette ai primi cenni di civiltà e che ispirò all’uomo l’idea della scrittura e della musica. Il popolo siriano, generoso e fiero, accoglie il viaggiatore con grande calore umano riservandogli l’ospitalità tipica dei popoli nomadi e degli abitanti delle città.

Al viaggiatore che aspira al ritorno alle origini, la Siria offre non solo questa emozione davanti alle antiche vestigia, ma anche la sorpresa di scoprire un patrimonio di straordinaria ricchezza. La diversità delle civiltà che hanno lasciato le loro tracce in Siria è veramente sorprendente.

Apamea testimonia per esempio la grandezza della Siria romana. Palmira, con i suoi templi e le sue colonne, manifesta un passato ellenistico e romano. Nel cuore del Massiccio Calcareo, il santuario dedicato a San Simeone Stilita, circondato da un complesso di edifici, è una delle prime manifestazioni architettoniche e spirituali del cristianesimo. In terra siriana combatterono i crociati: sfidando i secoli, il Krak dei Cavalieri è l’emblema di questa architettura militare che permette di ripercorrere l’epopea delle Crociate. A Damasco infine la prima islamica ci ha tramandato un gioiello favoloso: la moschea degli Omayyadi, sempre scintillante nello splendore dei suoi mosaici su fondo d’oro.

Damasco e il sud
Generalmente per fare conoscenza con la Siria si inizia dalla capitale: un approccio ideale per calarsi nell’atmosfera. Damasco è una delle città più affascinanti del Vicino Oriente, fiore all’occhiello del primo grande impero islamico degli Omayyadi, accoccolata ai piedi del monte Qassioun a circa 700 metri di altitudine. Al crepuscolo, dalla cima, si gode di una vista panoramica indimenticabile sulla città, sulle sue luci, i suoi minareti e sul quartiere illuminato di Salihiye. Sotto le mura dei maestosi palazzi che hanno reso famosa la città, potrete percorrere le viuzze ombreggiate della città vecchia. Potrete così scoprire i suoi giardini segreti, i suoi suq tra botteghe di narghilè e tappeti orientali, e gustare spezie e frutti canditi.

Passate un po’ di tempo alla moschea, all’ora della preghiera ma anche durante la giornata, quando i cittadini di Damasco si distendono, discutono e giocano nel cortile. Proverete sicuramente un’emozione particolare nelle chiese, ancora impregnate del ricordo di San Paolo, che proprio nelle vicinanze di Damasco ricevette la rivelazione della sua missione. Nel dedalo della Damasco moderna, non perdetevi una visita al museo nazionale, che offre una sublime collezione di antichità provenienti da tutto il paese. E dopo la visita, perché non approfittare dei numerosi hammam medievali per godersi un po’ di riposo?

Se avete tempo per un’uscita notturna, passate al monastero di Mar Musa, un piccolo angolo di paradiso di una serenità e un silenzio da lasciare senza fiato. Damasco rappresenta un eccellente punto di partenza per visitare il sud del paese, Hauran e Gebel Druso: terre vulcaniche che, con la presenza romana, si coprirono di decine e decine di città e villaggi e che ancora conservano vestigia molto interessanti, come Shabba, Qanawat, e soprattutto Bosra. A nord di Damasco, il massiccio del Qalamun, valle fertile racchiusa tra due catene montuose, appare come un tempio della cristianità orientale, con i suoi numerosi monasteri ancora in attività. Nel villaggio più visitato, Maalula, gli abitanti parlano ancora l’aramaico, la lingua di Cristo. Sul margine orientale del Massiccio, davanti al deserto, il monastero medievale di Mar Musa è stato ripristinato da una comunità sotto la guida di un parroco italiano.

Aleppo e la valle dell’Oronte
Aleppo, seconda città della Siria, è stata per lungo tempo la città principale per numero di abitanti e attività economica. Le sue tradizioni industriali e commerciali hanno trovato spazio su nuovi mercati, come le stoffe di cotone e la confezione destinate in particolare ai paesi dell’ex Unione Sovietica. Gli intermediari russi hanno invaso alcuni quartieri del centro, dove molte delle insegne sono scritte in cirillico. Aleppo porta le stigmate di un passato glorioso, che danno alla città un’aria romantica simile a quella di Vienna. La « fiera d’Oriente» resta prevalentemente tradizionale: nel cuore della città vecchia, i suq attirano sempre una clientela di beduini e le popolazioni rurali della regione, conservando un’atmosfera unica che riporta il visitatore ai secoli passati.

La visita ad Aleppo richiede almeno due giorni; la città si può percorrere a piedi, gustando le delizie della cucina locale, meritatamente famose. Lasciando Aleppo, non dimenticate di visitare San Simeone, a un’ora di auto: su una collina che domina gli ultimi contrafforti delle montagne curde, fu eretto nel V secolo un magnifico santuario sul luogo di ritiro di San Simeone, primo stilita (gli stiliti erano eremiti agli albori del cristianesimo). Secondo la storia, San Simeone trascorse 36 in cima a una colonna. Potrete continuare l’esplorazione della regione nel Massiccio Calcareo, famoso per le città morte bizantine, disseminate in magnifici paesaggi.

La regione costiera
Orlata da una spiaggia infinita dominata da verdi colline e punteggiata da siti storici, la costa si estende dal confine con la Turchia verso sud per 180 chilometri. Vi si respira un’aria mediterranea dal sapore di mare e dagli effluvi di olive, melanzane e peperoni verdi coltivati sulle alture. Su questo litorale di mare e montagna si affacciano i grandi porti di Latakia e Tartus. A Latakia, porto principale della Siria, si intuisce la struttura di un’antica villa romana, all’ombra del tetrapilo (arco quadrifronte). Voglia di un bagno di mare?

Le spiagge a nord portano a Shatt el-Azraq, detta « piccola Costa Azzurra siriana», la spiaggia più chic e più curata del litorale. Latakia è il punto di partenza ideale per escursioni indimenticabili, per chi vuole ripercorrere la storia delle antiche città mercantili del litorale: Ugarit la Cananea, dove trentatre secoli fa un ignoto e geniale scriba inventò il primo alfabeto, o Amrit, città fenicia che vanta uno strano santuario lacustre. O la storia più recente delle cittadelle abbandonate dai crociati: Tartus, grande porto dei templari, ma soprattutto il Krak dei Cavalieri, la cittadella di Saladino e la fortezza di Marqab, incastonati tra le alture del Gebel Ansariye.

Le zone montuose dell’occidente siriano servirono anche da rifugio ad alcune comunità musulmane, tra cui gli ismaeliti. Questi ultimi, discendenti dai « terribili assassini» delle cronache franche, fortificarono la montagna con una serie di piazzeforti, alcune delle quali sono pervenute fino ai nostri giorni. Le fortificazioni occupano gli angoli più arretrati del gebel, dominando aspri paesaggi che meritano l’escursione tanto quanto le rovine.

Palmira e la steppa
Palmira è un’immagine emblematica della Siria: con i suoi templi sontuosamente decorati, ricordo della regina araba Zenobia che osò sfidare la potenza romana, e i suoi colonnati infiammati dal sole nel cielo terso del mattino o inondati d’oro all’ora del tramonto.

La celebre oasi vi aspetta in fondo alle belle strade asfaltate in mezzo al deserto, con strutture alberghiere ormai adeguate alla grande domanda turistica.

Altro mito della Siria orientale è l’Eufrate, il fiume fecondo che bagna la fertile mezzaluna, sulle cui rive nacque la storia dell’uomo con l’invenzione della scrittura da parte dei sumeri. Il sito archeologico di Mari testimonia questa epoca lontana. Ma su queste rive hanno lasciato la loro impronta anche altre civiltà: i greci e i romani, con la magnifica cittadella di Dura–Europos a strapiombo sul fiume; e i bizantini con Resafa, una fortificazione su una pista carovaniera divenuta famosa perché ospita la tomba di San Sergio, importante meta di pellegrinaggio per tutta la cristianità orientale del Medioevo. La città principale della steppa è Deir ez-Zor, punto di convergenza dei beduini che vengono ad approvvigionarsi nei suq della città. Lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio nella zona circostante ha rimesso in moto le attività. Grazie ai suoi hotel, Deir ez-Zor è un ottimo punto di partenza per un’escursione nella regione.

Ministero del Turismo della Repubblica Araba di Siria
 
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 Pubblicato da - 05 Marzo 2009 - © Riproduzione vietata

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