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Visto per l'Indonesia e avvertenze relative alla sicurezza

Indonesia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Indonesia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il passaporto è necessario per effettuare un viaggio in Indonesia e deve avere una validità residua di almeno sei mesi.

Anche il visto è necessario per l’ingresso nel Paese, ed i cittadini italiani possono decidere di ottenere il visto all’arrivo, acquisendo il documento che permette un soggiorno per fini turistici di 30 giorni (eventualmente prorogabili di altri 30) al costo di 25 dollari USA circa, oppure di richiederlo all’Ambasciata indonesiana a Roma prima della partenza. I visti concessi dall’Ambasciata hanno una validità di 60 giorni e sono rinnovabili.

Si ricorda che sono previste pene severe per infrazioni al periodo di permanenza concesso ed allo svolgimento di attività diverse da quelle autorizzate dal visto, ivi compresa la reclusione.
I giornalisti che viaggiano nel Paese per svolgere il proprio lavoro devono ottenere il visto giornalistico all’Ambasciata del Paese a Roma e, giunti in loco, si devono presentare personalmente al Servizio Stampa del Ministero degli Affari Esteri a Jakarta per l’accreditamento. I giornalisti che intendano recarsi nelle zone a rischio (come Aceh e Papua) devono ottenere anche l’autorizzazione della Polizia indonesiana e delle Autorità regionali.

Dogana

Non vi sono formalità valutarie e le valute sono liberamente convertibili.
A Jakarta e nei principali centri turistici si possono cambiare dollari ed euro, ma nelle zone meno turistiche l’euro non è particolarmente diffuso. Le maggiori carte di credito sono accettate nei luoghi turistici. In uscita dal Paese vi è una tassa di 150 000 Rupie, mentre per gli spostamenti aerei interni l’imposta è di 40 000 Rupie.

Chi viaggia con cani o gatti al seguito ricordi che nel Paese vige la quarantena.

Sicurezza

La situazione politica nel Paese è instabile e sono in corso scontri etnici e religiosi in alcune aree. In particolare, si evitino le zone di Aceh e Sumatra settentrionale, le Molucche Meridionali, il Sulawesi Centrale, Timor Ovest e Papua.

Anche altre regioni o città dell’Indonesia sono considerate pericolose a causa di possibili violenze ed attentati terroristici, come ad esempio Jakarta, Bali, Lombok, Giava Centrale, il Sulawesi meridionale e settentrionale ed il Kalimantan, quest’ultimo nel Borneo indonesiano.
Nello stretto di Malacca sono frequenti gli episodi di pirateria in mare.

In generale si raccomanda prudenza e di evitare luoghi molto affollati e manifestazioni. Si consiglia di utilizzare taxi di compagnie conosciute e, nel caso in cui si viaggiasse con propri mezzi, di chiudere sempre porte e finestrini. Si eviti di lasciare valori e documenti incustoditi, preferendo sempre la cassetta di sicurezza degli alberghi e compilando il modulo degli oggetti lasciati in custodia.

Si ricorda che, tranne per i luoghi turistici, l’Indonesia è priva delle principali infrastrutture ed i viaggi all’interno del Paese possono essere complicati. E’ buona norma essere cortesi e rispettare gli usi locali, evitando comportamenti contrari alla morale ed alla religione, tenendo presente che la maggioranza della popolazione è musulmana.

Sebbene il nostro sforzo sia quello di mantenere le informazioni aggiornate prima di partire vi consigliamo di consultare anche il sito Viaggiaresicuri.it
 
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