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Sumatra (Sumatera) viaggio nella sesta isola pił grande del pianeta

Sumatra, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sumatra dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Sumatra (o Sumatera), la sesta più estesa isola del pianeta con una superficie di 420.000 chilometri quadrati, si trova all’interno dell’Arcipelago Indonesiano, a sud della Malesia, da cui è separata dallo stretto di Malacca, a nord-ovest dell’isola di Giava e ad est del Borneo, situato oltre lo stretto di Karimata.

L’isola, tagliata in due dalla linea dell’equatore, balzò agli onori delle cronache dell’antichità col nome "Suvarna Dvipa", che in sanscrito significa "Isola dell’Oro", per via dell’attività estrattiva del prezioso minerale, e si affermò come nodo strategico sulla rotta commerciale navale tra India e Cina. Dopo una prima fase caratterizzata dalla dominazione indiana, il controllo della regione passò ai mercanti arabi giunti dai regni giavanesi che introdussero la religione musulmana. Oggi la popolazione è divisa in circa 10 gruppi etnici diversi, tra cui spiccano i "Bataks" ed i "Niassans", e la culto principale è rimasto l’Islam.

Visitare Sumatra significa immergersi in una natura ancora selvaggia, incontaminata, dove tradizioni e culture antiche sopravvivono protette da immense foreste di tek, ebano e bambù abitate da migliaia di specie di animali diversi. Per tutti i 1700 chilometri di lunghezza l’isola è attraversata dai monti "Barisan", che sul lato orientale degradano dolcemente verso il mare dando luogo a coste basse e sabbiose, a differenza del versante occidentale, che scende a precipizio sull’Oceano Indiano. Nell’entroterra, attraversato da molti fiumi navigabili spesso risaliti da grossi battelli, si trovano un centinaio di vulcani, 15 dei quali ancora attivi, che superano anche i 3000 metri di altezza e che rappresentano delle vere e proprie riserve naturali uniche al mondo.

La capitale Medan, fondata dagli olandesi nel XIX secolo a pochi chilometri dalla costa a nord-est, è una città giovane e caotica, cresciuta troppo in fretta e intasata dal traffico. Oltre a qualche moschea di dimensioni rilevanti, la città non offre molto dal punto di vista turistico, ma si trova al centro delle maggiori piantagioni di caucciù e tabacco di Sumatra, e grazie anche al porto, costituisce un centro di primaria importanza per l’economia nazionale.

180 chilometri a sud di Medan si trova Prapat, piccolo centro sulle sponde del Lago Toba, un grande specchio d’acqua di origine vulcanica situato ad un’altezza di 800 metri e profondo 450 metri, oasi di pace e tranquillità. Al centro del lago si innalza l’isola "Samosir", raggiungibile in circa 1 ora di battello da Prapat, disseminata di villaggi in stile "Batak", dove ammirare alcune tradizioni popolari con più di mille anni di storia, come la "sigalegale", un’originale danza delle marionette inscenata durante le celebrazioni matrimoniali, o rilassarsi immergendosi nelle calde acque del lago e dedicandosi all’esplorazione della giungla attraverso i numerosi sentieri battuti. La cultura Batak si incontra anche a "Brastagi", centro a 1300 metri di altezza abitato dai Karo Batak, caratterizzato da un clima più fresco che nel resto dell’isola, dove la vegetazione è un rigoglioso mix di piante tropicali e flora montana, come pini e abeti.

Tra i numerosi atolli disseminati intorno al perimetro di Sumatra, spicca per la bellezza delle spiagge bianche e per le acque cristalline l’isola di "Nias". Su di essa, oltre al relax all’ombra delle palme, si può decidere di intraprendere esplorazioni ai villaggi sorti sulle montagne nell’entroterra, abitati da popolazioni dalle culture ancora decisamente primitive.

A Sumatra vengono organizzate numerose feste e cerimonie, che cadono spesso in date diverse di anno in anno: l’"Horas Festival", di solito all’inizio di maggio nella regione del Lago Toba, è una festa Batak con corse di cavalli e gare in barca; nella stessa zona ma a giugno si tiene il "Festival del Lago Toba", dove parallelamente alle gare si tengono anche mercatini e spettacoli conditi dagli originali balletti del posto; nella regione del "Karo", alla fine di luglio, si svolge il "Mejuah-Juah Festival" con musiche rituali e cerimonie religiose; all’inizio di dicembre a "Pematang Purba" si tiene il "Rondang Bintang Festival", festa dei simalungun con danze di donne e bambini agghindati coi bellissimi costumi locali.

Il clima è equatoriale, caldo, umido, con la fase monsonica che interessa la parte nord e la parte sud in periodi diversi. A nord dell’equatore la stagione delle piogge giunge ad ottobre e si protrae fino ad aprile, mentre l’estate inizia in maggio e termina a settembre; nelle provincie a sud la pioggia cade con maggior intensità nei mesi da dicembre a febbraio, rendendo spesso impossibili gli spostamenti nell’isola. Sconsigliato perciò partire nei mesi invernali, privilegiando il viaggio tra maggio e settembre, quando il rischio di piogge è praticamente nullo.

Per raggiungere l’isola il mezzo più comodo è sicuramente l’aereo, partendo da Penang o Kuala Lumpur alla volta di Medan; più lungo è il viaggio in nave, con partenza da Singapore, Kuala Lumpur o dall’Isola di Giava sempre alla volta della capitale.
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