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Zanzibar, vacanza nell'arcipelago della Tanzania

Zanzibar, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Zanzibar dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Zanzibar da sempre evoca il senso del viaggio e dell'esplorazione. Ai tempi di Richard Burton, il grande esploratore britannico, da qui partivano le spedizioni che si inoltravano nelle selvaggie regioni centrali, alla ricerca delle sorgenti del Nilo, ma anche ai giorni nostri Zanzibar mantiene quel ruolo introduttivo alla scoperta del continente nero, e che sempre più riesce a brillare di luce propria, grazie alla natura generosa che qui ha posto spiagge straordinarie, barriere coralline e una natura equatoriale lussureggiante, che rende ancora vivo quel senso di luogo avventuroso.

Zanzibar il cui nome deriva dall'arabo Zendji-Bar, che signifca terra dei neri, fa parte di un arcipelago, anche se spesso viene indentificato con la sola isola di Unguja, la più estesa con 1.400 chilometri quadrati di superfice, seguita da Pemba e altri isolotti minori, in totale una cinquantina. La città di Zanzibar consiste di due zone distinte - Stone Town e Ngambo. In Stone le ombre degli alberi giocano con i muri della città, tra i graticci delle finestre e le porte in legno intagliato. Le strette strade di pietra di corallo, tra case vecchie di oltre 150 anni sono un piacere da esplorare, specie la zona del mercato degli schiavi dove ora si vende e si compra di tutto, tra i colori e i profumi dell'Africa.

Pemba era chiamata dagli arabi l'isola verde, e in effetti il territorio più collinare di Pemba ospita una vegetazione rigogliosa,tanto che alcuni la chiamano la foresta galleggiante. Con una popolazione di meno di 300.000 abitanti Pemba è il luogo ideale per una vacanza meno affollata, ma che riesce a trovare spiagge di bellezza uguale a quelle di Zanzibar. Le città principali sono Chake-Chake, Wete e Mkoani. Rovine archeologiche si trovano a Ras Mkumbu sulla costa orientale. Uno dei luoghi più belli per fare snorkeling o immersioni à Misani Island, al largo della costa est di Pemba.

Le spiagge dell'arcipelago di Zanzibar sono numerose e tutte caratterizzate da un comune denominatore: lidi da sogno, dove l'acqua turchese e il bianco abbacinante della luce equatoriale si sposano con il cielo blu, macchiettato di cumuli. Dove si trovano le spiagge migliori di Zanzibar? Sull'isola di Unguja sono da ricordare Kiwengwa, Chwaka, Uroa, e l'isola di Mnemba per quanto riguarda la costa orientale, Mangapwani, Bububu, Fumba e StoneTown sono le spiagge migliori per il tramonto, essendo sulla costa ovest, mentre Paje e Jambiani sono le località più ricercate della costa meridionale.

A Pemba ci sono spiagge deserte e luoghi da sognare ad occhi aperti. Ad esempio è quasi impossibile trovare un posto più affascinante di Fundu Lagoon, nella baia di Chole, dove si trova un esclusivo Lodge con bungalow lussuosi in posizione mozzafiato. Altre spiagge da segnalare sono quella di Vumawimbi presso la Msuka bay sulla costa settentrionale di Pemba, e i lotarali della costa orientale, presso i villaggi di Kindani, Matufalini e Jondeni.

Una delle scelte più importanti da fare, quando si prenota una vacanza a Zanzibar, è quella del periodo giusto, per godere del clima migliore per una rilassante vacanza di mare, magari senza patire di un clima troppo afoso, o dove regnano piogge e nuvole. In effetti ci sono due periodi più perturbati degli altri, e cioè un picco piovoso primaverile (primavera australe), con massimi tra la seconda metà di ottobre, e le prime due decadi di dicembre, e il vero e proprio monsone umido che si abbatte in autunno, e cioè da da marzo a maggio, con le piogge più abbondanti ad aprile, quando mediamente si superano i 350 mm mensili. Tra questi due periodi il clima da fine dicembre a fine febbraio risulta in genere discreto, però le condizioni di afa possono risultare fastidiose. Le temperature toccano valori di 34 °C, il classico picco termico che precede l'arrivo delle piogge. Allora la nostra estate, che corrisponde all'inverno australe, e cioè da luglio a settembre diventa il periodo più prometente, con scarse precipitazioni e temperature ideali, con massime sui 30°C e minime sui 20-21°C. Anche l'acqua del mare risulta ancora gradevole con temperatura media di 25-26°C comunque discreta anche se non paragonabile ei 28-30 °C dell'estate.

Per recarsi a Zanzibar è necessario il passaporto con una validità residua di almeno sei mesi dalla data di ingresso. Per modifiche riguardanti la validità del passaporto ci si può informare presso le Rappresentanze diplomatiche del Paese in Italia o alla propria agenzia di viaggi. Chi viaggia con un minorenne sappia che per la legge italiana è obbligatorio il passaporto individuale del giovane, pur restando validi i passaporti dei genitori in cui siano registrati i figli; si contatti comunque una Questura italiana per avere informazioni specifiche.

Il visto è richiedibile al Consolato della Tanzania a Milano o all’Ambasciata a Roma prima del viaggio; il modulo può essere scaricato da internet sulla pagina dell’Ambasciata. Se per qualunque ragione non si riesce a richiedere il visto dall’Italia, si può ottenere direttamente all’arrivo in aeroporto a Zanzibar. Si noti che non è consentito svolgere alcun tipo di attività lavorativa con il solo visto turistico; nel caso in cui non ci si attenesse a tale norma, si rischierebbero una multa e l’arresto.

La vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatoria solo se si proviene o si è transitati per più di 12 ore da Paesi in cui questa malattia sia endemica (ad esempio Kenya, Etiopia ed altri), ma si consiglia di munirsi comunque del certificato di vaccinazione per evitare problemi ed imprevisti. Non vi sono formalità valutarie all’ingresso né all’uscita dal Paese; i travellers’ cheques sono utilizzabili nei principali alberghi e nelle banche, mentre le carte di credito non sono molto diffuse.

A Zanzibar si registrano casi di aggressione armata ai danni di turisti; in generale si consiglia di evitare i mezzi di trasporto pubblici e gli spostamenti a piedi da soli, in particolare in luoghi isolati come le spiagge nelle ore serali, per scongiurare tali rischi. E’ sempre buona norma evitare di mostrare oggetti di valore ed avere con sé ingenti somme di denaro. Si raccomanda di adottare un comportamento rispettoso degli usi e costumi locali, ricordando che non è consentito bere alcolici in strada, soprattutto durante il Ramadan. Sia gli uomini che le donne dovrebbero vestire in modo adeguato, evitando abiti troppo succinti. Si suggerisce infine di non noleggiare motociclette perché il traffico nell’isola è decisamente indisciplinato ed è alto il rischio di incidenti.

La Polizia reprime duramente il traffico di stupefacenti, ed è bene informata grazie alla fitta rete di informatori sul territorio; si ricorda che sono frequenti i controlli anche negli alberghi. Abusi e violenze sessuali ai danni di minori sono punibili con il carcere dai 20 anni all’ergastolo e si rammenta che tali reati sono perseguiti anche in Italia al momento del rientro in Patria. L’omosessualità è considerata reato punibile con il carcere per lunghissimi periodi: sono previsti infatti 25 anni di galera per gli uomini e 7 per le donne.

In caso di arresto o problemi con la Polizia si contatti l’Ambasciata od il Consolato italiano a Dar-Es-Salaam per ottenere la dovuta assistenza.
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 Pubblicato da - 21 Gennaio 2013 - © Riproduzione vietata

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