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Vetralla (Lazio): il paese e le terme sui Monti Cimini

Vetralla, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Vetralla dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Nel territorio viterbese ci sono località che cercano e riescono a essere in linea con la bellezza del capoluogo. A 15 km, per esempio, ecco spuntare sorridente Vetralla, un comune di quasi 14.000 abitanti che si distende gaio sul versante occidentale dei Monti Cimini occupando dunque una posizione estremamente vantaggiosa per i turisti poiché prossima tanto a Viterbo quanto a Roma nonché alle spiagge di Tarquinia Lido lungo la costa tirrenica.

Eventi, sagre e manifestazioni

Nemmeno troppo distante da Civitavecchia (la separano soltanto 25 km, tradotti in mezz’ora di automobile), questo borgo di aspetto medievale non disdegna le comodità dei tempi moderni ospitando nel proprio nucleo urbano locali che “fanno vita”, ovvero ristoranti, agriturismi e molteplici attività commerciali. Un placido equilibrio regna sovrano in una cittadina che ama perdersi nella campagna tempestata di boschi secolari e ampie fungaie, là dove in autunno fioccano i prelibatissimi porcini, protagonisti della sagra nel tardo settembre.

L’occasione è ghiotta per gustare in compagnia i frutti della terra e carezzarne il sapore, ma di contesti in cui consumare golose specialità ve ne sono non pochi e Fiori alla finestra e cene in cantina è una palese dimostrazione: il paese viene decorato con artistiche deposizioni floreali che riempiono ogni via e piazza, al contempo all’arte si affianca in parallelo la gastronomia saggiata e saggiabile all’interno delle cantine antiche aperte nell’ambito della manifestazione. La Festa dell’Olio è un appuntamento annuale che pone sul podio delle degustazioni l’eccellenza propria del locale olio extravergine di oliva.

È consuetudine annuale organizzare una suggestiva cerimonia nell’immersione boschiva del Monte Fogliano: si tratta dello Sposalizio dell’Albero, durante il quale il sindaco della città si lega simbolicamente a un albero per evitare che si ripetano le controversie che hanno riguardato l’hinterland selvatico di Vetralla al tempo di Innocenzo III. A Natale da non perdere il Presepe Vivente, fra i più belli d’Italia.

Storia

Vetralla fra cultura, buona cucina e… la storia che ha dato avvio a tutto questo, una storia iniziata probabilmente nell’era etrusca ma formalizzatasi nell’Alto Medioevo, quando il borgo si guadagnò il primigenio nome latino, Vetus Alia, tradotto in “Città Vecchia” differenziandola da Viterbo. Molto ambita per la sua strategica ubicazione, l’urbs passò secoli fra le contese di papi, cardinali e signori feudali come gli Orsini, i Di Vico, gli Anguillara e i Farnese, ergo di proprietà in proprietà, di mano in mano ma senza mai trasfigurarsi a scapito di una sua precisa riconoscibilità architettonica.

Cosa vedere a Vetralla

Piena completezza urbanistica gliela forniscono gli edifici più antichi e prestigiosi ma anche quelli più moderni e degni comunque di nota. Se osserviamo la Collegiata di Sant’Andrea Apostolo, ovverosia il Duomo, notiamo in primis la sua vastità ma soprattutto linee stilistiche anticipatorie del neoclassico imperversante nel primo Settecento. L’edificio, infatti, venne consacrato nel 1721 per la custodia solenne di un reliquario d’argento dorato contornato da opere pittoriche componenti una cornice di epoche diverse, altalenanti dal XII al XVIII secolo.

Il Duomo, tuttavia, non corrisponde alla struttura ecclesiastica più antica e a tal proposito lascia lo scettro della vetustà alla Chiesa di San Francesco, il cui ambiente di maggior interesse risiede nella cripta, completamente scavata nel tufo, divisa in sei navate separate da un totale di ventisette colonnine. Vi si conserva il sarcofago del figlio di Giacomo Di Vico, colui che fu l’ultimo signore di Vetralla e finì decapitato dopo una lunga prigionia nella Rocca di Soriano nel Cimino. Rimane da vedere la Chiesa di Santa Maria in Forcassi, sorta qualche millennio fa, rimaneggiata nel XII secolo e ristrutturata all’inizio del ‘500 insieme ai numerosi affreschi che ritraggono la Madonna.

La necropoli di Grotta Porcina è inserita in un circuito archeologico costellato di riferimenti al romano Foro Cassio. Rientrando in città si può ammirare la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo datata XV secolo, Palazzo Franciosoni e la Villa Comunale affacciata su Piazza Umberto I già presieduta da un dittico di scenografiche fontane settecentesche.

Le terme

A Vetralla infine trovate delle terme pubbliche, a nord del centro lungo la Cassia, dove a basso costo si possono trascorrere al cune ore provando le acque calde già note ai romani, dalle proprietà terapeutiche.

Qui trovate una pozza grande di acqua calda ed una più piccola di acqua a 18 °C, oltre che una bella zona relax su prato. Sono conosciute anche come "Masse di San Sisto". La zona termale delle masse di San Sisto è gestita attualmente dall'associazione "Le Masse di San Sisto". Basta richiedere una tessera annuale accettando lo statuto ed il regolamento dell'associazione e versare una modesta quota associativa annua.

Come arrivare a Vetralla

Dall’Autostrada A1 si esce a Orte, s’imbocca la Superstrada Orte – Civitavecchia uscendo a Vetralla Nord; Vetralla possiede una propria stazione ferroviaria; gli aeroporti più vicini sono quelli di Roma Fiumicino e Ciampino.

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