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Reggiolo (Emilia-Romagna): visita alla cittadina in provincia di Reggio

Reggiolo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Reggiolo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Nella bassa reggiana al confine con l’Oltrepò mantovano, Reggiolo ha messo radici a partire dall’anno Mille nascendo come porto fluviale e sviluppandosi con i connotati di un avamposto fortificato accessibile dapprima soltanto via fiume, successivamente aprendosi agli itinerari di terra.

Storia

Storicamente lo si ricorda per la dipartita della donna più influente del Medioevo, la contessa Matilde di Canossa, che morì a Bondeno di Roncore nel 1115.

Feudo ad appena 32 km da Reggio Emilia, Reggiolo passò di famiglia in famiglia, dai Bonaccolsi ai Gonzaga fino ai Guastalla. Fra il ‘700 e l’800, sotto egida borbonica, l’abitato beneficiò di alcuni interventi in ambito idraulico incrementando il proprio bacino industriale che allora contava prevalentemente filande e lanifici.

Oggi il suo tessuto economico si compone di grosse botteghe artigiane, stabilimenti industriali, ditte che operano nel settore edilizio, dell’abbigliamento e, ancora, a livello metalmeccanico e chimico.

Cosa vedere a Reggiolo

Simbolo che ha resistito (non con pochi danni) al terremoto del 2012, la Rocca rispecchia il modus costruttivo medievale che impose soprattutto su sponda emiliana dei dictat come la pianta quadrata, le torri angolari aperte verso l’interno e il recinto a coronare il complesso con bastione centrale avente la funzione di mastio, restaurato nel 1470 dall’architetto fiorentino Luca Fancelli.

Sotto il profilo prettamente religioso, l’edificio che meglio incarna l’aura spirituale facente capolino fra la popolazione (poco più di 9.000 abitanti) è la Chiesa di Santa Maria Assunta, una parrocchiale capolavoro architettata dal modenese Cesare Costa all’inizio della seconda metà del XIX secolo.

L’impianto architettonico media fra la pianta a croce greca e quella latina definendo una struttura certamente grandiosa, incardinata su un’estetica allineata sullo stile corinzio, sullo spiccare della cupola e lo stagliarsi del campanile che preesiste essendo stato costruito quando qua sorgeva la primigenia chiesa intitolata alla Beata Vergine delle Grazie, della quale la cappella e poi la parrocchiale hanno raccolto l’intera eredità.

Tre ingressi introducono alle tre navate interne voltate a botte, incanalate verso l’abside semicircolare. Sarete sicuramente catturati dalla fonte battesimale in marmo rosso di Verona posta laddove la navata sinistra prende avvio, ci sono poi da vedere gli altari della Beata Vergine delle Grazie e della Madonna de Rosario, statue, dipinti, composizioni in marmi policromi e, sopra il presbiterio, il baldacchino pensile realizzato da Amadio Baccarini con un supplemento interessante, il dipinto raffigurante il Padre Eterno con cherubini. Meritano un’attenta posa d’occhi il Crocifisso processionale in legno intagliato e dipinto e l’organo ceciliano, strumento estremamente raro frutto del genio artigiano di Ernesto Lingiardi che lo volle dotato di 1.400 canne, due tastiere e una pedaliera a 27 pedali.

Eventi, sagre e manifestazioni

Tradizione e folklore hanno in serbo ogni anno vivaci manifestazioni che animano il borgo. Si parte in primavera con la Festa del Cioccolato Roccacioc. La Fiera di Luglio include la Sagra di San Venerio, durante la quale l’immagine del santo viene portata in processione per le vie del centro storico, mentre più gastronomica e rurale è la Festa della Zucca che ha luogo l’ultima settimana di settembre. Ad ottobre la pasta asciutta domina la scena con la Bigolata al Parco dei Salici.

La Festa della Birra nel mese di giugno rappresenta un evento più moderno, dinamico e divertente grazie anche all’inconsueta gara di rutti, il Ruttosound. Si conclude con la Bigolata di ottobre.

Come arrivare a Reggiolo

Dall’Autostrada A22 si esce al casello di Reggiolo-Rolo; i treni fermano alla stazione di Reggio Emilia e dal capoluogo si prosegue con la linea TPER Reggio – Guastalla e il bus SETA extraurbano n. 87; l’aeroporto di Parma, distante una cinquantina di km, è il più vicino alla località.

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