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Fontanelice (Emilia-Romagna): la valle del fiume Santerno e la visita alla cittadina

Fontanelice, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Fontanelice dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Fontanelice si unisce armoniosamente a tutte quelle località romagnole che sanno sorridere sempre, non lesinando di mostrarsi in tutto il loro splendore ai turisti in visita. Il borgo, in particolare, ha le carte in regola per piacere e riscuotere consensi, considerando in primis la sua strategica posizione geografica che colloca l’abitato in un contesto paesaggistico sovrabbondante in termini naturalistici (da esplorare i famosi calanchi, Riva dei Cavalli e l’oasi di Termara), laddove si identifica l’area nota come Nuovo Circondario Imolese. Eppure l’intero comprensorio a 18 km da Imola, che vede alternarsi formazioni geologiche peculiari e lo scorrere di fiumi come il Santerno, nuovo non è affatto.

Storia

Coincidente con la Valle del fiume Santerno, ha suscitato sin dalla preistoria l’interesse di gruppi e tribù che intesero insediarvisi precedendo di gran lunga gli Etruschi, i Celti e i Romani.

In epoca medievale, Fontanelice si qualificava come Castrum, e difatti contava un castello - di cui sopravvivono alcuni resti - e un borgo sviluppatosi intorno; tale centralità oggi la occupa la piazza su cui si affaccia l’ex municipio, divenuto sede permanente dell’Archivio Museo “Giuseppe Mengoni”. Il vecchio palazzo comunale venne in più occasioni modificato, restaurato e persino parzialmente ricostruito nel 1735 dall’architetto Luigi Zampa. L’edificio si presenta allora con un impianto disposto a L, s’erge su due piani e inanella sette arcate a sesto ribassato, con la facciata nobilitata da una statua della Madonna. A dominare il fabbricato c’è la Torre dell’Orologio a pianta quadrangolare, completamente intonacata.

Quando era feudo, gli si attribuiva il nome Fontana (mantenuto fino al 1911), dominato dalla famiglia Alidosi (i cui membri sono ritratti in numerosi affreschi realizzati nel 1567 da Giuseppe Pasini e custoditi nella Torre di Fornione) nel bel mezzo delle lotte fra Guelfi e Ghibellini, che videro il borgo schierarsi dapprima con Imola, successivamente al fianco di Bologna. Verso la metà del ‘700 sopraggiunse il controllo della casata degli Spada, che poi lasciò a vantaggio della Repubblica Cisalpina agli albori dell’Ottocento contraddistinto dall’avvicendamento continuo di Francesi e Austriaci. Nel 1861 si completò il processo di Unificazione Italiana: Fontanelice ricadeva sotto la provincia di Ravenna ma non ci volle molto per concretizzare il passaggio definitivo a quella di Bologna.

Cosa vedere a Fontanelice

Oggi il Comune appare urbanisticamente molto diverso rispetto al periodo precedente alla Seconda Guerra Mondiale, possiede nuovi quartieri, un numero elevato di case e molteplici aree residenziali. Diverso sì, ma non trasfigurato: Fontanelice resta per la maggior parte dei suoi positivi aspetti fedele a se stesso e alla sua storia, tenendo memoria delle origini.

Il centro storico non sovrabbonda di edifici, ma ne accoglie alcuni che sono diventati il simbolo della cittadina, altri costituenti invece delle vive testimonianze del passato. Si prenda ad esempio l’ex Casa del Fascio, inaugurata nel 1933: si tratta di una struttura a due piani in muratura, il cui stile è in verità piena esposizione di un eclettismo proprio del suo elaboratore, l’ingegner Remigio Mirri, tendente sempre e comunque alla modernità. Dismessi i panni di strumento di autocompiacimento fascista, fu convertita in Casa del Popolo e dal 2006 è sede della Biblioteca Comunale.

Si accede all’architettura ecclesiastica partendo da una vestigia sacra dall’aspetto piuttosto asciutto, ovvero la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, datata 1511 e fiancheggiata dal coevo convento. All’interno sfoggia con sommo orgoglio un pavimento alla veneziana che conferisce notevole lustro all’ambiente. Sorge decentrato il bel Santuario della Madonna del Rio, risalente al XVII secolo.

Chi è appassionato di archeologia e storia romana non può perdere l’Antico acquedotto idraulico contraddistinto da un complesso di tre cisterne scavato nell’arenaria e contraddistinto da altrettanti ambienti collegati da un sistema di gallerie. Da questo dedalo si passa alla monumentale Porta di Fontana Elice, ampia arcata ascrivibile al Medioevo.

Eventi, sagre e manifestazioni

Le manifestazioni che si organizzano sul territorio esprimono la grande ricchezza gastronomica e folkloristica di un paese vivo e dinamico qual è Fontanelice, che ogni anno il Lunedì dell’Angelo ospita la Sagra della Piè Fritta in cui è protagonista la saporita piadina fritta; la Mostra dei Bovini è a cadenza biennale e si svolge a inizio maggio.

Le specialità enogastronomiche sono altresì al centro dei festeggiamenti di Fiumi diVino a giugno, cui segue ad agosto Calici di Stelle che celebra la notte di San Lorenzo.

L’Antica Fiera di Fontanelice saluta l’estate nel mese di settembre e a novembre ancora degustazioni con la sagra Tartufo d’oro del bosco, infine un dicembre che celebra due appuntamenti religiosi, ovvero la Festa di Santa Barbara e la Festa dell’Immacolata Concezione.

Come arrivare a Fontanelice

Si percorre l’Autostrada del Sole A1 in direzione Bologna, proseguire sull’Autostrada A14 per poi uscire a Castel San Pietro Terme imboccando successivamente la SP 19, la SP 21 svoltando sulla SP 34 che conduce al paese; in treno si arriva alla stazione Centrale di Bologna, si prende la linea ferroviaria Bologna – Ancona e si scende alla stazione di Imola, da cui parte la linea extraurbana ATC Bologna n° 44; l’aeroporto più vicino è quello di Forlì, distante solo 52 km ca. dalla località, mentre l’aeroporto di Bologna dista 57 km, per cui risulta comunque comodo.
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