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Terranuova Bracciolini (Toscana): cosa vedere nella cittadina del Valdarno Superiore

Terranuova Bracciolini, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Terranuova Bracciolini dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Tra le Balze del Valdarno, ovvero i famosi calanchi toscani, spuntano i caseggiati anticheggianti di Terranuova Bracciolini, borgo che fra Arezzo e Firenze domina la Valle dell’Arno grazie alla sua gioviale spontaneità. Comune che vanta dieci frazioni nelle quali si equidistribuiscono ca. 12.500 persone, si estende su un territorio capace di amalgamare meravigliosamente la ruralità dei centri agricoli e la natura permeante il paesaggio, belvedere che annovera vigneti, uliveti e boschi sparsi saltanti da una collina all’altra rivestendo alcune delle pendici montuose.

Entro questo sfondo multiforme si è sviluppato Terranuova, un luogo che ha favorito una molteplicità incredibile di interazioni fra uomo e campagna, storia e tradizione, risorse ed enogastronomia che dialoga con il turista tramite calamite di bontà quali vino, olio, formaggi, salumi e prelibati legumi (si distinguono i fagioli coco e zolfino).

Storia

Il paese di fatto nacque per volontà della Repubblica Fiorentina, decisa a rinforzare la Valdarno con un nuovo insediamento fortificato il cui primigenio nome, Castel Santa Maria, rimandava nel ‘300 alla profonda devozione della popolazione per la Madonna. Nel XV secolo prese definitivamente piede l’attuale denominazione Terranuova con l’aggiunta di Bracciolini in omaggio all’umanista nato nel 1380 proprio nel borgo.

La visita al paese risulta stimolante per l’estremo ordine urbanistico di cui si può tranquillamente fruire, rete organizzata di cardini e decumani che designano perfettamente la simmetria ammirevole del centro storico totalmente confluente nella piazza circondata dall’antica cinta muraria. Ottemperando a questa logica di arredo, divenne facile pianificare la costruzione non invadente bensì abbellente di sfarzose dimore signorili e palazzi in pietra contrapposti ad abitazioni più umili destinate all’anello periferico prossimo all’hinterland campestre. Nonostante nel tempo Terranuova sia inevitabilmente mutata, ancora restano evidenti tracce della vecchia pianta, or dunque delle cortine rettilinee merlate, dei camminamenti e dei torricelli, senza dimenticare tre delle quattro torri d’angolo presenti tutt’oggi a differenza, nostro malgrado, delle porte di accesso al borgo, distrutte dai tedeschi in ritirata nel 1944.

Cosa vedere a Terranuova Bracciolini

La località oggigiorno ha da offrire la sua semplicità palpitante nelle principali strutture intorno alle quali si svolge la vita di tutti i giorni. In particolare va dedicata una certa attenzione agli edifici religiosi come la trecentesca Chiesa di San Donato, che testimonia orgogliosa la tipologia edilizia prettamente medievale.

Le quattro finestre vetrate che illuminano l’unica navata sono opera della manifattura Quentin e vi si possono scorgere impresse le figure attraversate dalla luce solare dei santi Tito, Antonio da Padova, Francesco e Donato. In facciata risalta all’interno di una nicchia la terracotta invetriata di una Madonna con Bambino e angeli ispirata agli stilemi esecutivi robbiani. La Madonna in trono col Bambino e i santi Nicola di Bari e Pietro si riconosce in un rilievo in terracotta policroma tipicamente cinquecentesco, posto dietro l’altare maggiore.

Altro edificio di estrazione medievale, la Chiesa di Santa Maria dà modo a diversi stili artistici e architettonici di convivere armoniosamente, tanto che coesistono romanico, barocco e una piccola dose di rococò. Pregevole all’interno la statua in terracotta della Vergine, realizzata da Giuseppe Galli da Signa. A dominare sull’altare il quadro a olio che riporta l’icona dell’Assunzione della Vergine.

Ha subito diversi e progressivi rifacimenti neogotici la Chiesa di San Bartolomeo, alla cui preservazione dedicò attenzione particolare la famiglia Concini, committente della Crocifissione con la Madonna e i santi Bartolomeo, Nicola e Agata, dipinto a olio firmato dal pittore Gregorio Pagani. Emblema della casata resta Palazzo Concini, divenuto sede espositiva del Comune.

Vari decenni sono occorsi per erigere e abbellire la Chiesa di San Biagio e San Paolo, edificata fra il 1382 e il 1737 per poi essere nel corso del tempo fregiata di numerosi affreschi. Non nell’arte ma nell’avveniristica concezione architettonica si radica il concetto sussistente della Chiesa di Santa Maria Nuova, progettata dall'elvetico Mario Botta ispirandosi alla mistica “scala di Giacobbe”, iconograficamente rappresentata quale segmento di collegamento fra terra e cielo (simbolo di elevazione e ascesi spirituale).

L’Oratorio Benedettino, simile per molti aspetti al Santuario della Madonna delle Grazie, conclude il novero ecclesiastico mostrando un bel chiostro dalle forme classiche, la sontuosa loggia e una seicentesca Annunciazione dipinta da Francesco Curradi.

Eventi, sagre e manifestazioni

A Terranuova si tiene ogni anno a settembre la grande Festa del Perdono, fiera fra le più influenti e interessanti della Toscana. Viene anticipata a marzo da un altro partecipatissimo appuntamento, la Fiera degli Uccelli che richiama in paese diversi amanti di ornitologia. È invece mensile la Fiera Antiquaria, di scena ogni seconda domenica con i suoi 100 espositori di mobili, oggettistica, ceramiche e curiosità da collezione. Assai sentita dal punto di vista religioso la Processione del Gesù Morto.

Come arrivare a Terranuova Bracciolini

Raggiungere Terranuova in maniera agevole è possibile percorrendo l’Autostrada A1, si esce a Valdarno per proseguire sulla SP 11 verso Gaiole in Chianti, continuando successivamente sulla SP 59 che conduce in paese; dalla stazione ferroviaria di Arezzo si arriva al borgo in due modi, ovvero a bordo dell’autobus Florentia Bus linea 2 o procedendo con il treno della ferrovia privata LFI fino alla stazione di Montevarchi-Terranuova, da qui ultimando il viaggio con l’autobus SITA linea 92; l’aeroporto più vicino dista 60 km ed è quello di Firenze.

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