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Torre Santa Sabina (Puglia): le sue spiagge e la costa adriatica

Torre Santa Sabina, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Torre Santa Sabina dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Quando si va in vacanza in Salento forse Torre Santa Sabina non è tra le scelte papabili. Di solito si preferiscono località più blasonate, dove si trova tanta movida, dove le spiagge sono fotografie patinate in lucide riviste di viaggio o poster nelle agenzie. Eppure Torre Santa Sabina, una piccola frazione di Carovigno a circa venti km da Brindisi, merita non solo di essere scoperta, ma di essere assaporata giorno dopo giorno in tutte le sue pieghe temporali, come una piccola perla sospesa nel tempo tra l'azzurro del cielo e quello del mare.

Qui non sitrova una spiaggia affollata, magari da certo turismo snob, ma una lunga distesa di bianca sabbia sottile che si scioglie tra la spuma delle acque azzurre, qualche volta arruffate dal vento in pittoresche onde. La piccola baia è protetta dal suo antico guardiano, la torre del XII secolo da cui prende il nome. La sua curiosa pianta a base ottagonale a stella, con i quattro spigoli orientati verso i 4 punti cardinali, regge tutta la struttura che sembra quasi fuori uscire dalle acque. Curiosa nelle sue fattezze che tradiscono elementi gotici, affascinante la sua possibile origine: c'è chi sussurra sia stata costruita proprio dai cavalieri templari col fine di avvisare i pellegrini di qualsiasi potenziale pericolo si fosse presentato dal mare mentre affrontavano questo segmento del lungo percorso delle crociate. Dopo la fine delle crociate fu riutilizzata dai feudatari di Carovigno, in seguito divenne demanio della Regia Corte. Punto strategico, si collega visivamente con la torre di Torre Pozzelle e con quella di Torre Guaceto.

Proprio sotto la torre le barche sembrano sornioni spettatori di un'estate che si anima sempre più di anno in anno e che col tempo, forse, finirà per essere presa d'assedio come le altre spiagge del Salento. Ma ora no, ora la fascia di arenile bianco accoglie solo un numero discreto di visitatori, più che veri turisti, che se da una parte ambiscono al mare e al relax delle spiagge, dall'altra amano conoscere le meraviglie di questo territorio la cui storia è affascinante tanto quanto le sue bellezze naturali.

Il territorio appare abitato fin dalla preistoria. La mansio speluncae, invece, è certamente di età romana. Era la stazione postale della via Traiana che doveva sorgere a Torre Santa Sabina e dove trovavano rifugio e ospitalità i viandanti. A mettere a rischio la tranquillità del luogo però furono le incursioni saracene e dei pirati, per cui si rese necessaria la costruzione di una torre d'avvistamento. La torre però fu ben resto abbandonata a se stessa, nel 1396 si attesta come diroccata. Fu per volere del Vicerè De Riberia che la torre venne ricostruita nel XVI secolo che però la fece riedificare mezzo miglio più in la della prima, per presidiare in modo più efficace la costa. Oggi di questa torre non resta niente, ma di contro si può ammirare in tutta la sua potenza la bella torre del 500 con la sua forma a stella e i suoi 11 metri di altezza.

La spiaggia è chiaramente l'attrazione più apprezzata di Torre Santa Sabina. Sono diverse le baie che caratterizzano questa località. La spiaggia della Mezzaluna è forse tra le più note. Situata a nord di Torre Santa Sabina, questa spiaggia è caratterizzata da un fondale molto basso, perfetto per i bambini. Incornicia la spiaggia l'omonimo fiume che forma uno stagno dalla vegetazione rigogliosa. Al lato della spiaggia si trova la zona archeologica con le dune fossili e delle ampie grotte del neolitico. La spiaggia dello Scoglio del Cavallo è piccola e dal fondale basso e sabbioso, anche in questo caso è abbastanza sicura per i bambini. I Camerini è la spiaggia per eccellenza di Torre Santa Sabina, sulle cui acque si riflette l'imponente torre del 500. Acque limpide, fondale sabbioso e basso per un lungo tratto, la rendono fruibile alle famiglie con bambini. Sul lato sinistro l'ormeggio delle barche. Per i più temerari, invece, le suggestive acque de La Gola con alte scogliere rocciose, riservata e con acque dai colori mozzafiato.

Il borgo è un susseguirsi di case bianche, basse e ordinate, che sembrano seguire geometriche direttive e appaiono contestualizzate in una semplicità e genuinità generale che caratterizza diverse località non ancora mondane del Salento più vero. Qui la vacanza ha ancora il gusto delle cose buone, non artefatte, di altri tempi, come un tuffo nel passato, dove il tempo sembra essersi fermato a un cinquantennio fa, scandito lentamente, con la calma di poter assaporare bene tutto, senza fretta.

Da non perdere se ci si può spostare in auto, un'escursione sulla costa merlata, un tratto di costa rocciosa che sembra essere stata ricamata da un creativo demiurgo.

Come non visitare poi la bianca città del Salento, Ostuni. Le case di un bianco accecante sotto il sole staccano con l'azzurro del mare che si vede lontano, sullo sfondo, offrendo un panorama dagli scorci che sembrano comparire all'improvviso dopo aver svoltato un angolo. Rami di bouganville rossi e fucsia scivolano lungo il bianco etereo delle abitazioni, connotando il paesaggio come un quadro ad acquerello. Qui, durante la stagione estiva, precisamente alla fine di agosto, si può assistere alla spettacolare cavalcata in costume in onore a Sant'Oronzo.

I naturalisti invece possono apprezzare a pieno la potenza della natura incontaminata nella nota riserva naturalistica di Torre Guaceto, un'oasi quasi selvaggia, ma ben protetta, dove si possono ammirare flora e fauna di grande importanza. Un'esperienza unica, ma da non fare durante le ore più calde, meglio optare per il mattino presto.

Impossibile poi resistere alle bancherelle che vengono allestite sul lungo mare di Torre Santa Sabina durante le calde serate estive e dove si può trovare davvero di tutto, dall'oggettistica artigianale, manufatti, a vecchi cimeli, fino a monili e abiti. Non manca il buon cibo di cui il perfetto rappresentate è il polpo declinato in tutte le diverse ricette salentine.

Come arrivare
Da Brindisi si imbocca la SS379, superstrada Lecce-Brindisi, così come se si proviene da Lecce dopo aver lasciato la SS613. Si esce poi a Torre Santa Sabina che è praticamente adiacente alla strada statale. Da Bari si percorre sempre la Statale ma in direzione Brindisi.
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