Asti (Piemonte), la cittą del vino spumante e del palio
Asti, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Asti dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Un nome che sa di festa e di bollicine, ma che indica anche una bella città piemontese di 76 mila abitanti, capoluogo di provincia e fulcro della valle del Tanaro, a 60 km da Torino, incastonata tra le celebri colline delle Langhe e del Monferrato. Asti è famosa per l’omonimo vino spumante e altri squisiti prodotti enologici, ma merita l’attenzione dei visitatori per tanti motivi inaspettati: ad esempio perché domina un territorio affascinante, ricco di tradizioni senza tempo, oppure per le testimonianze storiche che ne costellano il centro.
Ancora oggi, dopo Torino e a pari merito con Vercelli, è uno dei maggiori centri del Piemonte in merito a patrimonio culturale e architettonico, soprattutto per quanto riguarda gli edifici di origine medievale perfettamente conservati, tra torri, chiese, palazzi e case-forti.
Molte chiese locali risalgono al basso medioevo, come la grandiosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, ritenuta la più preziosa e importante cattedrale gotica della regione. Dello stesso periodo sono la Collegiata di San Secondo, con le reliquie del patrono, la parrocchiale di Viatosto, la chiesa di Santa Maria Nuova e la chiesa della Madonna del Portone, che custodisce all’interno la porta medievale di San Marco.
Ma passeggiando per Asti si riconoscono alcuni edifici dalle linee ancor più fini e ricercate, impreziositi da decori sfarzosi: sono quelli del periodo barocco, numerosi in città grazie alla presenza, in quel momento storico, dell’architetto Benedetto Alfieri: vale la pena di visitare la chiesa di Santa Caterina e quella di San Paolo, ma anche la chiesa della Consolata e il suo monastero cistercense. Gli edifici barocchi a carattere civile trovano i migliori esponenti nel palazzo Ottolenghi, nel palazzo Civico e nel palazzo Mazzetti.
A testimonianza di vari periodi storici e avvenimenti che interessarono la zona, nelle piazze e lungo le strade più importanti si ergono alcuni monumenti celebrativi da non perdere, come quello dedicato a Umberto I, del 1903, il Monumento all’Unità d’Italia del 1898, e specialmente il monumento a Vittorio Alfieri del 1862, in onore dell’artista che nacque qui nel 1749 e cui è intitolato anche il teatro di Asti.
Il Palio storico di Asti è tra le manifestazioni più anti che d’Italia, si svolge in settembre e culmina con la corsa di cavalli montati senza sella, cui prendono parte, appunto, i vari rioni o borghi. La settimana che precede il palio la città dedica ai più golosi il Festival delle Sagre Astigiane, un grandioso appuntamento con l’enogastronomia piemontese, ideale per chi vuole assaggiare le migliori specialità della regione. Per l’occasione le numerose pro loco della provincia preparano ricette tipiche deliziose, da accompagnare coi vini DOCG astigiani in un enorme ristorante all’aperto, in grado di ospitare migliaia di turisti provenienti da tutta Italia.
Sempre in settembre, per restare in tema vinicolo, si svolge la cosiddetta ‘Douja d’Or’, uno dei maggiori concorsi enologici del nostro paese, mentre in febbraio il ‘Carnevale della Famija d’le Maschere Astesane’ riempie la città di maschere caratteristiche, nate nel XV secolo e riprese a partire dagli anni Sessanta del Novecento. A novembre si celebra invece il prodotto principe della regione, con la Fiera regionale del Tartufo, ed anche il piatto tipico del piemonte con il Bagna Cauda Day.
Storia
Municipio romano conosciuto come Hasta Pompeia, la città fu teatro di vicende importanti: sede del ducato d’Asti, divenne libero comune in epoca medievale, guadagnando il diritto di battere moneata, e si classificò tra i centri commerciali più importanti del XII e XIII secolo non solo nella penisola italica, ma anche nel resto d’Europa.Ancora oggi, dopo Torino e a pari merito con Vercelli, è uno dei maggiori centri del Piemonte in merito a patrimonio culturale e architettonico, soprattutto per quanto riguarda gli edifici di origine medievale perfettamente conservati, tra torri, chiese, palazzi e case-forti.
Cosa vedere ad Asti
Il centro di Asti è delimitato a sud dalla valle del fiume Tanaro, che si rinvigorisce con gli affluenti Borbore, Valbrenta e Versa. Qui, tra colline morbide e fertili, la città mette in mostra ciò che resta del periodo romano, come la Torre Rossa, probabile residuo dell’ingresso occidentale nella vecchia cinta muraria, ma anche la domus di Via Varrone e le vestigia dell’Anfiteatro. Da vedere anche le cripte di Sant’Anastasio, San Secondo e San Giovanni, oltre al complesso di San Pietro situato nella zona orientale di Asti, che durante il medioevo ospitava il priorato gerosolimitano di Lombardia.Molte chiese locali risalgono al basso medioevo, come la grandiosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, ritenuta la più preziosa e importante cattedrale gotica della regione. Dello stesso periodo sono la Collegiata di San Secondo, con le reliquie del patrono, la parrocchiale di Viatosto, la chiesa di Santa Maria Nuova e la chiesa della Madonna del Portone, che custodisce all’interno la porta medievale di San Marco.
Ma passeggiando per Asti si riconoscono alcuni edifici dalle linee ancor più fini e ricercate, impreziositi da decori sfarzosi: sono quelli del periodo barocco, numerosi in città grazie alla presenza, in quel momento storico, dell’architetto Benedetto Alfieri: vale la pena di visitare la chiesa di Santa Caterina e quella di San Paolo, ma anche la chiesa della Consolata e il suo monastero cistercense. Gli edifici barocchi a carattere civile trovano i migliori esponenti nel palazzo Ottolenghi, nel palazzo Civico e nel palazzo Mazzetti.
A testimonianza di vari periodi storici e avvenimenti che interessarono la zona, nelle piazze e lungo le strade più importanti si ergono alcuni monumenti celebrativi da non perdere, come quello dedicato a Umberto I, del 1903, il Monumento all’Unità d’Italia del 1898, e specialmente il monumento a Vittorio Alfieri del 1862, in onore dell’artista che nacque qui nel 1749 e cui è intitolato anche il teatro di Asti.
Eventi, sagre e manifestazioni
Quando si visita il cuore della città è bene tenere a mente un aspetto culturale importante, che consente di comprendere al meglio le tradizioni e le abitudini dei cittadini: Asti è frazionata il 14 zone, suddivise tra antichi ‘rioni’ e ‘borghi’ a seconda della collocazione nella prima o nella seconda cerchia delle mura due e trecentesche. Ogni area, secondo l’uso di un tempo, aveva un proprio ordinamento e statuto, e ancora oggi prende parte ai festeggiamenti di San Secondo con la propria “squadra”.Il Palio storico di Asti è tra le manifestazioni più anti che d’Italia, si svolge in settembre e culmina con la corsa di cavalli montati senza sella, cui prendono parte, appunto, i vari rioni o borghi. La settimana che precede il palio la città dedica ai più golosi il Festival delle Sagre Astigiane, un grandioso appuntamento con l’enogastronomia piemontese, ideale per chi vuole assaggiare le migliori specialità della regione. Per l’occasione le numerose pro loco della provincia preparano ricette tipiche deliziose, da accompagnare coi vini DOCG astigiani in un enorme ristorante all’aperto, in grado di ospitare migliaia di turisti provenienti da tutta Italia.
Sempre in settembre, per restare in tema vinicolo, si svolge la cosiddetta ‘Douja d’Or’, uno dei maggiori concorsi enologici del nostro paese, mentre in febbraio il ‘Carnevale della Famija d’le Maschere Astesane’ riempie la città di maschere caratteristiche, nate nel XV secolo e riprese a partire dagli anni Sessanta del Novecento. A novembre si celebra invece il prodotto principe della regione, con la Fiera regionale del Tartufo, ed anche il piatto tipico del piemonte con il Bagna Cauda Day.