Zanč (Veneto): visita alla cittadina della Pedemontana di Vicenza
Zanč, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Zanč dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
L’antica Zanade, oggi Zanè, sorge in una placida area non molto distante da Vicenza ed è tra i paesi da visitare in quel del Veneto, nella Pedemontana la striscia di pianura in cui si distingue la città di Thiene.
Nuovamente ristabilitosi, dovette ancora sottostare a Thiene fino alla definitiva emancipazione in qualità di comune autonomo, oggi forte di un bacino di ca. 6.500 abitanti.
Del 1262 è la Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo Apostoli, ma l’impianto strutturale fu rifatto nel Settecento, accogliendo al suo interno un corredo di cinque altari marmorei barocchi, un tabernacolo in marmo di Carrara e una pala d’altare realizzata da Alessandro Maganza a cavallo fra Cinquecento e Seicento. Il contesto urbano è rimasto orfano delle chiese di San Rocco e Santa Maria, al tempo riunite in un unico grande oratorio.
Persiste invece la curiosa atipicità della Chiesa della Beata Vergine Immacolata, assai stilizzata.
Dei monumenti civili sono rimasti in auge il Castello di Thiene (ma assai distaccato rispetto al nucleo urbano) e Villa Panozzo, essenziale costruzione del XVIII secolo.
Più che l’aspetto architettonico, ad attrarre maggiormente i turisti qui sono l’aria salubre che si respira, una coriacea sensazione di catartico isolamento e l’innato modernismo della cittadina accostato a un pronunciato slancio di folclore e tradizione.
Nella fattispecie, i bigoli risultano essere degli spaghetti realizzati con pasta fresca fatta in casa e rappresentano la punta di diamante della cucina locale.
Se amate la musica, allora non potete perdervi in estate il Festival Cascina Irma, da dieci anni un appuntamento clou della stagione che riunisce in un elettrizzante consesso musicisti provenienti un po’ da tutto il mondo, specialisti nel genere Rock indipendente.
Storia
La sua origine medievale ne identifica la nascita intorno all’anno Mille, durante il quale era con tutta probabilità un possedimento dell’imperatore Enrico II, che poi affidò diversi feudi tra cui quello di Thiene, in cui era di fatto inscritto Zanè, che pagò nel 1314 la neo acquisita autonomia venendo pressoché distrutto dalle truppe padovane in lotta con gli Scaligeri.Nuovamente ristabilitosi, dovette ancora sottostare a Thiene fino alla definitiva emancipazione in qualità di comune autonomo, oggi forte di un bacino di ca. 6.500 abitanti.
Cosa vedere a Zanè
Il centro storico ha sempre potuto contare sulla presenza autorevole di edifici religiosi che sono stati degli stoici testimoni di un’evoluzione, in primis la piccola Chiesa di San Giuseppe (sopravvissuta fino al Novecento ma ora non più esistente) e la duecentesca Chiesa di San Pietro assoggettata alla Chiesa Madre di Thiene.Del 1262 è la Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo Apostoli, ma l’impianto strutturale fu rifatto nel Settecento, accogliendo al suo interno un corredo di cinque altari marmorei barocchi, un tabernacolo in marmo di Carrara e una pala d’altare realizzata da Alessandro Maganza a cavallo fra Cinquecento e Seicento. Il contesto urbano è rimasto orfano delle chiese di San Rocco e Santa Maria, al tempo riunite in un unico grande oratorio.
Persiste invece la curiosa atipicità della Chiesa della Beata Vergine Immacolata, assai stilizzata.
Dei monumenti civili sono rimasti in auge il Castello di Thiene (ma assai distaccato rispetto al nucleo urbano) e Villa Panozzo, essenziale costruzione del XVIII secolo.
Più che l’aspetto architettonico, ad attrarre maggiormente i turisti qui sono l’aria salubre che si respira, una coriacea sensazione di catartico isolamento e l’innato modernismo della cittadina accostato a un pronunciato slancio di folclore e tradizione.
Eventi, sagre e manifestazioni
Il risultato consta di un allegro trittico di eventi organizzati nel corso dell’anno, manifestazioni che rispecchiano in tutto e per tutto lo spirito scanzonato degli zanediensi, gente di prosaiche abitudini avvezza agli aneliti di libertà. Imperversano così la Sagra di San Giuseppe (santo patrono di Zanè) che si svolge in prossimità del 19 marzo, la Festa delle Rose fra l’ultimo giovedì di maggio e il 2 giugno, infine la Sagra dei bigoli co’ l’arna, che la prima domenica di ottobre regala un palcoscenico gastronomico di tutto rispetto ai bigoli all’uovo conditi con sugo d’anatra.Nella fattispecie, i bigoli risultano essere degli spaghetti realizzati con pasta fresca fatta in casa e rappresentano la punta di diamante della cucina locale.
Se amate la musica, allora non potete perdervi in estate il Festival Cascina Irma, da dieci anni un appuntamento clou della stagione che riunisce in un elettrizzante consesso musicisti provenienti un po’ da tutto il mondo, specialisti nel genere Rock indipendente.