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Baragiano (Basilicata): cosa vedere nella cittadina in provincia di Potenza

Baragiano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Baragiano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

I boschi del Marmo Melandro, le verdi faggete, gli alti abeti che adombrano e costellano un territorio di morbidi agi naturali e, inoltre, un fitto sottobosco puntellato dal rosso delle fragoline e dai colori spiccanti dei ciclamini. È questo il tessuto paesaggistico sul quale si adagia uno dei più bei borghi della Basilicata, Baragiano, popolato da 2.600 persone oltre le quali soltanto silenzio e pace aggiungono voci senza assordare ma semplicemente deliziando. Seppur diviso in due zone distinte, quella collinare dove ha sede il Municipio e l’altra denominata Baragiano Scalo, il paese si ritrova realtà molto unita nella provincia di Potenza e storicamente allacciata alle primigenie sorti della Roma antica.

Storia ed origine del nome

Analizzando il nome si evincono alcune ipotesi sulle origini semantiche che vorrebbero Baragiano derivare da Ara Jani, traducibile con "Ara di Giano" a indicare un vecchio tempio scoperto in tempi recenti. Altra teoria individua in barragium il toponimo primordiale, termine latino con il quale veniva identificata una stazione di pagamento pedaggi. I successivi secoli di storia sono emersi progressivamente grazie a laboriosi e continuativi scavi archeologici miranti a scoprire sempre più elementi di autenticazione a suffragio di un effettivo sviluppo urbanistico. Nel 1124 pare che Baragiano appartenesse al principe longobardo Landolfo prima della costituzione in feudo sotto il controllo di Riccardo di Santa Sofia. Seguirono i De Sangro, gli Alagno, i De Frisco e molteplici rami dei Caracciolo. Abolita la feudalità, la comunità partecipò più tardi alle decisive fasi del Risorgimento agevolando le operazioni attuate da Garibaldi e contribuendo al realizzarsi dell’Unità d’Italia.

Cosa vedere a Baragiano

Baragiano mantiene inalterato il proprio rapporto con il passato anche e soprattutto per merito dell’Archeoparco del Basileus, così chiamato per via della tomba che ospita le spoglie di un re dei Peuketiantes, appunto Basileus. Tanti altri ritrovamenti hanno avuto luogo in quest’area dove è stato studiato un apposito percorso esplorativo aderente ai caratteri di un vero viaggio nella storia nonché nella mitologia di stampo lucano. Emozione, trasversalità, scenografie: sono solo alcune delle componenti essenziali di un tempio della conoscenza aperto specialmente ai più giovani, desiderosi di apprendere non tanto sui libri quanto toccando con mano ciò che si riesuma cercando, scavando, rilevando. È il principale motivo per cui è stato creato l’ArcheoLab, complesso centro di interpretazione archeologica costituito da tre sale multimediali. Interessanti poi i progetti Archeotour e Archeogame, virtuale sistema di guida turistica il primo, caccia al tesoro per il centro storico di Baragiano il secondo.

C’è veramente tanto da vedere fra le case e le dimore gentilizie che tappezzano il comune di egregia eleganza, e i bei portali ne sono un’evidenza assoluta, stabili antichi come Palazzo Iura e Palazzo Venetucci che soggiacciono al punto più alto del territorio cittadino sul quale si posiziona il Castello (nella parte più bassa del paese sorge invece la Chiesa della Concezione, le cui origini rimangono ancora oggi avvolte nel mistero), struttura rettangolare che accorpa diversi massi di pietra arenaria su cui compaiono scolpite le lettere dell’alfabeto greco. Lungo la salita che conduce allo pseudo-maniero si incappa nella regale Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, la cui veste rinascimentale non impegna ma affascina dando tutto in facciata e al suo interno, ricco di opere d’arte tra le quali riconosciamo la statua dell’Assunta, un’acquasantiera in pietra, una cinquecentesca scultura in legno raffigurante la Madonna del Carmine e, infine, un crocifisso settecentesco.

Catalizzatrice della devozione locale, la Cappella dell’Annunziata è divenuta una basilare meta di pellegrinaggio. Fa sfoggio di un esemplare gruppo statuario dedicato all’Annunciazione. Si tratta di una pregiatissima opera d’arte incorniciata da un motivo ligneo a tema naturalistico aventi come soggetto foglie, fiori e frutta disegnati secondo lo stile barocco. Nel riquadro trovano posto la Madonna, l’Arcangelo Gabriele e lo Spirito Santo sotto sembianze di una colomba.

Ascrivibile al ‘500 è la Cappella di San Rocco, che manifesta una molteplicità variegata di elementi costruttivi e decorativi, un tradizionale campanile a vela, un dossale fatto in muratura con rifiniture dorate di richiamo neoclassico e un altare basilicale realizzato con l’impiego di pietra di Pescopagano.

Prodotti tipici

Baragiano ha forgiato la propria tradizione a partire dalle fatiche genuine della civiltà contadina, i cui valori per fortuna non sono andati persi, anzi vivono nella quotidianità e nell’omaggio costante. L’eredità è tutta in un bagaglio di sapori e prelibatezze che fanno sentire più vicini alla terra, nella fattispecie salumi come il caratteristico "pezzente" (salsiccia immersa nelle verdure cotte), formaggi, pecorini e cacicavalli. I taralli esaltati da pepe, peperoncino, finocchio e anice non hanno qui rivali nel settore della panificazione. La gastronomia baragianese vive di eccellenze quali gli struffoli, il mosto cotto, gli strascinati e lagane e ceci, senza dimenticare la carne suina accostata ai peperoni dotto aceto e le squisite costolette di maiale accompagnate da invitanti peperoni secchi.

Eventi, sagre e manifestazioni

La comunità è ormai da moltissimi anni al centro di un vero turbinio di ricorrenze che affondano le radici nella diuturna religiosità. Capofila è la Festa dell’Annunziata celebrata in due differenti giorni, tutti gli anni il 25 marzo e il Lunedì in Albis. In ottemperanza a una tradizione plurisecolare, si svolge la processione del simulacro dell’Immacolata Concezione, lungo il cui cammino la gente è solita accendere dei falò. Il secondo giorno si consuma il rito molto particolare del Passaggio della Spina.

Il 13 giugno (due giorni prima della Festa di San Vito) è la volta della Festa di Sant’Antonio alla quale prendono parte molti fedeli al pari della Festa del Corpus Domini resa caratteristica dalla creazione artigianale degli altarini e dalla realizzazione dei tappeti floreali. La Festa della Beata Vergine del Carmine è un intreccio sensazionale di eventi e intrattenimenti, fuochi d’artificio, giostre e un fornitissimo mercato. La processione rappresenta l’apoteosi popolare della festa, stessa cosa per la Festa di San Rocco resa molto intrigante dalle tante luminarie. Da non molto tempo il calendario inscrive la Festa di San Pio.

Come arrivare a Baragiano

Per Baragiano passano la SS 7 Via Appia e la SP 62; la stazione di Baragiano-Ruoti si trova sulla linea ferroviaria Battipaglia – Potenza – Metaponto; l’aeroporto di Napoli Capodichino è quello di riferimento.
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