Santa Margherita di Belice (Sicilia): la cittą del Gattopardo
Santa Margherita di Belice, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Santa Margherita di Belice dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Collocato nella parte sud occidentale della Sicilia in provincia di Agrigento, Santa Margherita di Belice si presenta come caratteristico borgo allargato con la vocazione di cittadina, visto il bacino di popolazione superiore ai 6.000 abitanti.
Si deve la sua esistenza al Barone Antonio Corbera, che ne fondo il primigenio nucleo urbano nel 1572, e il nome attuale gli fu dato dal nipote Girolamo su concessione del re Filippo III.
Palazzo Filangeri di Cutò è sorto alla fine del Seicento e palesa il magnifico Giardino esteso su una superficie di 4.100 mq. Vi trovano posto quattro fontane, piazzali, viali, una serra e una voliera, entro cui vivono 86 tipologie differenti di piante, pini, lecci e altri arbusti non generalmente conformi al paesaggio siciliano, per cui piuttosto rari sull’isola. Il Giardino delle yucche rappresenta la parte più interessante per l’alto valore botanico. L’altro polmone verde dell’area è il Parco della Rimembranza. Nello scenario mnemonico del Tomasi di Lampedusa è inscritta la Villa Comunale all’ingresso del paese, percorsa da un lungo viale al termine del quale si pone il circolare Tempietto del Café House, ottocentesco.
Si deve la sua esistenza al Barone Antonio Corbera, che ne fondo il primigenio nucleo urbano nel 1572, e il nome attuale gli fu dato dal nipote Girolamo su concessione del re Filippo III.
I luoghi del Gattopardo
Lo sviluppo del centro si deve invece ai successori della casata Corbera, i Principi Filangeri, tre dei quali furono nominati viceré di Sicilia. Giovanna Filangeri diede alla luce Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del celeberrimo “Il Gattopardo”: è questa un’immensa opera letteraria nella quale lo scrittore (la cui statua a grandezza naturale è sita in Piazza Matteotti) rievoca molti dei suoi ricordi associandoli ad ambienti e personaggi, nonché eccezionali location come la "Casa di Donnafugata", edificio monumentale arricchito di saloni, stanze, cortili, un teatro e un giardino, insomma un complesso straordinario.Palazzo Filangeri di Cutò è sorto alla fine del Seicento e palesa il magnifico Giardino esteso su una superficie di 4.100 mq. Vi trovano posto quattro fontane, piazzali, viali, una serra e una voliera, entro cui vivono 86 tipologie differenti di piante, pini, lecci e altri arbusti non generalmente conformi al paesaggio siciliano, per cui piuttosto rari sull’isola. Il Giardino delle yucche rappresenta la parte più interessante per l’alto valore botanico. L’altro polmone verde dell’area è il Parco della Rimembranza. Nello scenario mnemonico del Tomasi di Lampedusa è inscritta la Villa Comunale all’ingresso del paese, percorsa da un lungo viale al termine del quale si pone il circolare Tempietto del Café House, ottocentesco.
Il Museo del Gattopardo
“Il Gattopardo” è un libro di diuturna fama destinato a essere letto nei secoli, seguitando direttamente o indirettamente a dare risonanza a una località come Santa Margherita di Belice: il ringraziamento arriva dal Museo del Gattopardo ospitato dal Palazzo Filangeri di Cutò, che espone una copia autentica del romanzo originale, diversi documenti e oggetti appartenuti all’autore come la sua macchina da scrivere impiegata per redigere il capolavoro letterario e persino una sala dove statue di cera rievocano una scena del capolavoro cinematografico di Luchino Visconti, quel “Il Gattopardo” interpretato da Burt Lancaster, Alain Delon e Claudia Cardinale.Cosa vedere a Santa Margherita di Belice
Nell’ex Duomo di Santa Margherita di Belice, seicentesca creatura ricca di decorazioni, stucchi e affreschi distrutta dal terremoto del 1968 ma ricostruita, è stato installato il Museo della Memoria, atto a far riflettere le giovani generazioni riguardo alla vita che si trascorreva negli ameni paesi del territorio poi flagellato dal sisma. L’edificio sacro di riferimento per il paese è oggi la Chiesa Madre, che dall’antenata ha ereditato il Santissimo Crocifisso ligneo del XIII secolo. Il Santissimo Crocifisso è anche patrono indiscusso di Santa Margherita e a lui viene dedicata ogni anno nella prima domenica di maggio una festa religiosa che prevede il suggestivo rituale della “Scinnuta di la Cruci”, durante il quale l'icona sacra viene calata per essere baciata dai fedeli dopo l’invocazione a gran voce e la recita dei Vespri.Eventi, Sagre e Manifestazioni
La stagione calda vede lo svolgersi dell’Estate gattopardiana all’insegna di spettacoli culturali, musica e divertimento. La Fiera di settembre è l’appuntamento più importante di tutto l’hinterland perché comprende la Mostra della Pecora della Valle del Belice, razza ovina preziosa per la qualitativamente e quantitativamente alta produzione di latte. Spazio naturalmente anche alla Fiera mercato degli attrezzi agricoli, che nel medesimo periodo attira in paese migliaia di visitatori. Nella terra del Ficodindia non poteva certo mancare una specifica sagra, il Ficodindia Fest, di stanza la penultima settimana di ottobre. Altre specialità rinomate risultano prodotti di prim’ordine, vino (Grecanico e Nero d’Avola su tutti, degustabili nelle cantine Corbera e Settesoli), olio d’oliva (estratto in prevalenza dall’oliva Nocellara del Belice) e prelibati formaggi fra cui il Belicino e la Vastedda, derivato del latte ovino fresco a pasta filata la cui preparazione è molto antica.Come arrivare
A 95 km da Agrigento, la località si raggiunge percorrendo la Superstrada Agrigento – Sciacca – Castelvetrano e uscendo a Santa Margherita di Belice per imboccare la SS 188b; la stazione ferroviaria più vicina si trova a Castelvetrano; l’aeroporto di Palermo è quello di riferimento.- HOTEL SCONTATI Santa Margherita di Belice
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