Carlentini (Sicilia): la storia e la visita alla cittą
Carlentini, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Carlentini dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Carlentini, comune che in provincia di Siracusa (da cui dista 50 km ca.) conta quasi 18.000 abitanti, contiene nel nome l’essenza del proprio vissuto storico. Deriva infatti dall’unione delle parole Carlo e Lentini, quest’ultima vicinissima cittadina in prossimità della Piana di Catania.
Agrume in una mano e macchina fotografica dall’altra, l’invito è quello di inoltrarsi nel centro della città per ammirarne l’ortogonale disposizione, l’ordine delle vie che s’intrecciano armoniosamente definendo gli spazi per chicche architettoniche rappresentate in particolare da edifici religiosi di pregio, testimoni di abnegata devozione popolare.
A Carlentini si possono ancora vedere le imponenti fortificazioni spagnole, i Torrioni e le Mura Urbiche. In prossimità della Chiesa Madre è accessibile la Casa Museo che espone reperti fossili originari della Sicilia. La Casa dello Scirocco risale all’epoca romana ed è stata riscoperta all’interno di una grotta preistorica: si tratta di un valido modello precursore di casa biotermica, tale in virtù delle terme e di un articolato sistema di circolazione idrica che termoregolarizza l’ambiente interno.
A Carlentini hanno luogo la Festa di San Giuseppe il Lunedì dell’Angelo (scandito dalla sfilata della Sacra Famiglia, dei carretti siciliani e del corteo storico), la Festa patronale di Santa Lucia l’ultima domenica di agosto e la Sagra dei sapori antichi carlentinesi la penultima settimana di settembre.
Storia
In origine era conosciuta come la Lentini di Carlo, nella fattispecie il re di Spagna e imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V, che all’epoca della fondazione del borgo, nel 1551, si trovava impegnato con il suo esercito a difendere la Sicilia dalle incursioni delle milizie barbaresche comandate dal sultano dell’Impero Ottomano Solimano. Lentini, allora devastata da un terremoto nel 1542, venne sostituita da Carleontini (vale a dire “fondata da Carlo”) nel ruolo di città-fortezza. A pericolo ormai lontano, il nucleo fortificato andò incontro al terribile incendio del 1561 che, tuttavia, fu un’autentica catarsi in seguito alla quale si attuarono notevoli miglioramenti e implementazioni, poi riassunti nel 1693 in una completa ricostruzione dell’abitato a causa del terremoto di quell’anno. Rinata architettonicamente e socialmente, Carlentini potè rivendicare la propria autonomia nel 1857 e in quella stessa data diventò comune indipendente da Lentini.Prodotti tipici
Oggi la località ha assunto una rinomata veste turistica e quanti hanno l’opportunità di passare qualche giorno d’estate sull’isola non si esimono dal visitare Carlentini, posta in un territorio geograficamente intrigante che contempla altresì la presenza di risorse naturalistiche quali il lago di Lentini e i monti Pancali e Iblei, circondati letteralmente da agrumeti da cui si evince la succosa Arancia Rossa di Sicilia IGP, un marchio che nell’area Carlentini detiene orgogliosa insieme a Lentini e Francofonte.Agrume in una mano e macchina fotografica dall’altra, l’invito è quello di inoltrarsi nel centro della città per ammirarne l’ortogonale disposizione, l’ordine delle vie che s’intrecciano armoniosamente definendo gli spazi per chicche architettoniche rappresentate in particolare da edifici religiosi di pregio, testimoni di abnegata devozione popolare.
Cosa vedere a Carlentini
Del corredo ecclesiastico fanno dunque parte la Parrocchiale dell’Immacolata Concezione, ovvero la Chiesa Madre, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, Cuore Immacolato di Maria e Sant’Anna, la Chiesa della Madonna delle Grazie e, infine, la Chiesa di San Sebastiano. Nella parte nord, meglio conosciuta come Santuzzi, sorge la graziosa Chiesa di Santa Tecla e a Pedagaggi prende invece posto la Parrocchiale di Maria Santissima della Stella, molto particolare poiché la campana si trova non su una classica torre bensì nel centro della facciata a triplice ingresso, là dove solitamente si posiziona il rosone.A Carlentini si possono ancora vedere le imponenti fortificazioni spagnole, i Torrioni e le Mura Urbiche. In prossimità della Chiesa Madre è accessibile la Casa Museo che espone reperti fossili originari della Sicilia. La Casa dello Scirocco risale all’epoca romana ed è stata riscoperta all’interno di una grotta preistorica: si tratta di un valido modello precursore di casa biotermica, tale in virtù delle terme e di un articolato sistema di circolazione idrica che termoregolarizza l’ambiente interno.
Eventi, sagre e manifestazioni
La già citata Pedagaggi è una delle frazioni simbolo di Carlentini, in cui l’agrumicoltura ha attecchito felicemente considerata la ricchezza geologica della zona, dove l’abbondanza di sorgenti, selve e relativa fauna ha molto facilitato l’antropizzazione in tempi più antichi. Qui nel Ferragosto di festa si celebra Maria Santissima della Stella, mentre a ottobre c’è spazio per l’attesa rassegna agroalimentare Sagra della Mostarda di Fichidindia, cui partecipano centinaia se non migliaia di persone.A Carlentini hanno luogo la Festa di San Giuseppe il Lunedì dell’Angelo (scandito dalla sfilata della Sacra Famiglia, dei carretti siciliani e del corteo storico), la Festa patronale di Santa Lucia l’ultima domenica di agosto e la Sagra dei sapori antichi carlentinesi la penultima settimana di settembre.