Francofonte (Sicilia): visita alla cittą delle arance
Francofonte, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Francofonte dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
In provincia di Siracusa, un piccolo agglomerato urbano ha sempre fatto parlare di sé, là dalla collina dove si è guadagnato la fama di importante fulcro dell’agricoltura agrumicola.
Nella Sicilia del ‘300, il borgo cominciò a pesare economicamente e politicamente sotto gli Alagona, ai quali succedette il secolo dopo Berengario Cruyllas. Un lungo periodo idilliaco e prospero s’interruppe con il sisma che nel 1693 devastò buona parte dell’isola orientale, ma avvenne conseguentemente la risurrezione dell’abitato a opera del principe di Palagonia Ferdinando Francesco Gravina, rifondatore nel ‘700 di Francofonte.
Un panorama talmente rapente, quello che avvolge Francofonte, da indurre Giovanni Verga a citare il paesello nella sua novella letteraria “Cavalleria Rusticana”, in cui Compare Turiddu si recava per ritirare il vino.
Il feeling con il turismo si rivela assai meditato, certamente non di massa ma selezionato: si può amare questa amena località di 13.000 anime per il suo evidente valore bucolico e un centro storico che mescia beltà architettonica d’ispirazione barocca al potere di una tradizione popolare irremovibile. La percezione della monumentalità si fa più forte a ogni passo di avvicinamento ai maggiori luoghi d’interesse presenti, per la quasi totalità chiese che testimoniano la dilagante fede cattolica presso la comunità siciliana.
Nella Chiesa Madre di Sant’Antonio Abate sono custoditi un prezioso ostensorio e la tela della Madonna del Rosario; la seconda chicca è costituita dalla Chiesa di San Girolamo, ormai sconsacrata ma meritevole di essere ricordata e ammirata per il caratteristico orologio cinquecentesco.
La parte civica prende corpo con quella ch’è di fatto la sede municipale, ossia lo storico Palazzo Palagonia, costruito da Ferdinando Francesco Gravina e abbellito da balaustre e decorazioni antropomorfe. Nell’abitato prendono posto anche due giochi d’acqua rappresentati dalla Fontana Canali, ristrutturata nel 1745, e la Fontana Giardiniello, altresì detta Settefontane.
E’ buona cosa specificare che il prodotto dell’Arancia Rossa è il più rinomato a livello locale ma di sicuro non l’unico, poiché la gastronomia del paese scrive più capitoli di una favola in cui entra la cultura del pane e delle focacce, accompagnata dagli immancabili salumi e formaggi e da tipici dolciumi come i Cassateddi ri Pasqua, i Cicilii, la Cutugnata e i Mustazzola.
Storia
Questo paese, a 61 km dal capoluogo, è Francofonte (da non confondersi con Francoforte, la cui differenza non risiede solo nella penultima consonante), una realtà che ha segnato un viatico evidente sin dall’Età del Bronzo, acquisendo una propria concretezza nel momento in cui i dominatori arabi gli conferirono il nome di Ayn Sindi (cioè "fonte franco", a indicare l’abbondanza d’acqua in loco, non tassata).Nella Sicilia del ‘300, il borgo cominciò a pesare economicamente e politicamente sotto gli Alagona, ai quali succedette il secolo dopo Berengario Cruyllas. Un lungo periodo idilliaco e prospero s’interruppe con il sisma che nel 1693 devastò buona parte dell’isola orientale, ma avvenne conseguentemente la risurrezione dell’abitato a opera del principe di Palagonia Ferdinando Francesco Gravina, rifondatore nel ‘700 di Francofonte.
Le arance di Francofonte
Non avrebbe egli mai pensato, comunque, di donare nuova vita a quello che sarebbe diventato sul finire dell’Ottocento la “Terra del Tarocco a polpa rossa IGP” e, conseguentemente, la “Patria dell’arancia rossa di Sicilia”. Si spiegano così i vastissimi agrumeti che costellano le ridenti colline di una sconfinata campagna in un comprensorio naturale adeguatamente terrazzato e irrorato d’acqua, che ricordiamo scorre assai copiosa in un’area dove anche il clima si rende complice del successo frutticolo. Si trae una cartolina stupenda con un paesaggio che contempla l’Etna in lontananza includendo attivamente la Piana di Catania, il lago di Lentini e un coacervo di limoneti e aranceti che vanno letteralmente a perdersi fin oltre il raggio d’azione degli occhi.Un panorama talmente rapente, quello che avvolge Francofonte, da indurre Giovanni Verga a citare il paesello nella sua novella letteraria “Cavalleria Rusticana”, in cui Compare Turiddu si recava per ritirare il vino.
Il feeling con il turismo si rivela assai meditato, certamente non di massa ma selezionato: si può amare questa amena località di 13.000 anime per il suo evidente valore bucolico e un centro storico che mescia beltà architettonica d’ispirazione barocca al potere di una tradizione popolare irremovibile. La percezione della monumentalità si fa più forte a ogni passo di avvicinamento ai maggiori luoghi d’interesse presenti, per la quasi totalità chiese che testimoniano la dilagante fede cattolica presso la comunità siciliana.
Cosa vedere a Francofonte
Ecco allora sorgere edifici di culto molto importanti quali il Monastero di San Benedetto, la Chiesa del Carmine, la Chiesa di Sant’Antonio da Padova con il portale gotico e la Chiesa di San Francesco d’Assisi. Non sono esse le punte di diamante, che ci riserviamo di illustrare ora in un crescendo descrittivo emozionante.Nella Chiesa Madre di Sant’Antonio Abate sono custoditi un prezioso ostensorio e la tela della Madonna del Rosario; la seconda chicca è costituita dalla Chiesa di San Girolamo, ormai sconsacrata ma meritevole di essere ricordata e ammirata per il caratteristico orologio cinquecentesco.
La parte civica prende corpo con quella ch’è di fatto la sede municipale, ossia lo storico Palazzo Palagonia, costruito da Ferdinando Francesco Gravina e abbellito da balaustre e decorazioni antropomorfe. Nell’abitato prendono posto anche due giochi d’acqua rappresentati dalla Fontana Canali, ristrutturata nel 1745, e la Fontana Giardiniello, altresì detta Settefontane.
Eventi, sagre e manifestazioni
Vi sono occasioni dell’anno durante le quali gli autoctoni si raccolgono festeggiando insieme e celebrando particolari reminiscenze: il 5 agosto si svolge la Festa della Madonna della Neve, la patrona di Francofonte, mentre la prima domenica di ottobre è la volta di un doppio appuntamento, cioè la Festa di San Francesco e la Fiera d’Ottobre; il 19 marzo la Festa di San Giuseppe presuppone una lunga processione con i componenti della Sacra Famiglia impersonati da volontari del luogo; la Festa di San Sebastiano si celebra a inizio giugno.E’ buona cosa specificare che il prodotto dell’Arancia Rossa è il più rinomato a livello locale ma di sicuro non l’unico, poiché la gastronomia del paese scrive più capitoli di una favola in cui entra la cultura del pane e delle focacce, accompagnata dagli immancabili salumi e formaggi e da tipici dolciumi come i Cassateddi ri Pasqua, i Cicilii, la Cutugnata e i Mustazzola.
Come arrivare a Francofonte
In auto occorre imboccare la SS 114 fino allo svincolo con la SS 194, infine proseguire fino all’uscita di Francofonte; i treni arrivano alla stazione ferroviaria di Siracusa e da qui partono gli Interbus diretti alle varie località dell’hinterland, tra cui Francofonte; il Fontanarossa di Catania è l’aeroporto di riferimento.- HOTEL SCONTATI Francofonte
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