Paceco (Sicilia) e la Riserva Naturale delle Saline
Paceco, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Paceco dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Assorta candidamente nel contesto siculo e sullo sfondo della provincia di Trapani, Paceco accoglie entro il suo perimetro di cittadina poco più di 11.000 abitanti collocandosi su una morbida collina ove abbondano grotte e sentieri bradi.
Sempre oggi, il paese si trova a metà fra agglomerato agricolo e astro nascente turistico in una terra, la Sicilia, tempestata di perle capaci di far impazzire di gioia gli avventori, che affluiscono per ammirare le vestigia delle scorrerie more, delle occupazioni normanne e la modernità evolutiva dell’architettura.
Tornando al corredo architettonico del centro storico, s’inscrivono nell’elenco strutture monumentali sia di genere religioso che civico, le chiese di Santa Caterina, Maria Santissima di Porto Salvo, San Francesco di Paola, Santa Lucia e Santissimo Crocifisso, seguite dal Palazzo Municipale con annesso il Museo di Antropologia e Preistoria nonché la Biblioteca Comunale fornita di oltre 50.000 volumi, infine Villa Torrearsa, la Diga Baiata e il suo vasto parco.
Storia
Nonostante i tanti reperti archeologici indicanti pregressi spostamenti di popolazioni nel corso del Neolitico, il borgo compare nell’anagrafe del mondo solo a partire dal Trecento, conformandosi come villaggio rurale di stampo feudale controllato dai Fardella e accompagnato nel XVIII secolo dai Sanseverino di Bisignano, ramo della famiglia che esercitò la propria influenza tramite esponenti di spicco quali Vincenzo Fardella di Torrearsa e Giovan Battista Fardella. Sotto di loro, Paceco era di fatto un comune, salvo venir declassato a frazione e poi risollevato fino a recuperare il proprio ruolo amministrativo, ancora oggi occupato saldamente.Sempre oggi, il paese si trova a metà fra agglomerato agricolo e astro nascente turistico in una terra, la Sicilia, tempestata di perle capaci di far impazzire di gioia gli avventori, che affluiscono per ammirare le vestigia delle scorrerie more, delle occupazioni normanne e la modernità evolutiva dell’architettura.
Cosa vedere a Paceco
Paceco, in tal senso, mantiene un profilo modesto pur potendo sfoggiare alcuni edifici interessanti alla vista e suscitanti emozioni semplici ma immediate. Della dominazione araba e relativo periodo restano l’antico pozzo salato di Dattilo e la Torre Saracena a Nubia. Quest’ultima località merita un capitolo a parte, essendo in loco la frazione più significativa e abbondante dell’hinterland. Non a caso, qui si trova un naturale prolungamento della Riserva Naturale Integrale Saline di Trapani e Paceco, ovvero le Saline di Nubia, presidio WWF insieme a tutta l’area naturalistica. Sempre a Nubia è situato il Museo del Sale, che prende posto in un antico mulino rinominato “casa salaria”, seicentesca dimora privata in grado di esporre i tipici strumenti da lavoro dei salinari e un bagaglio documentale rilevante. Essa si dispone lungo l’itinerario conosciuto come Via del Sale.Tornando al corredo architettonico del centro storico, s’inscrivono nell’elenco strutture monumentali sia di genere religioso che civico, le chiese di Santa Caterina, Maria Santissima di Porto Salvo, San Francesco di Paola, Santa Lucia e Santissimo Crocifisso, seguite dal Palazzo Municipale con annesso il Museo di Antropologia e Preistoria nonché la Biblioteca Comunale fornita di oltre 50.000 volumi, infine Villa Torrearsa, la Diga Baiata e il suo vasto parco.