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Haarlem, un quadro olandese perfetto: la cittą tra tulipani e mulini

Haarlem, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Haarlem dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Nella campagna circostante, punteggiata di mulini, si coltivano da sempre campi infiniti di tulipani; nelle botteghe si imbottiglia la birra artigianale e per le strade, nel brulicare vivace di passanti, i pittori posizionano le tele e immortalano la bellezza di Haarlem. Popolata da circa 150 mila abitanti, situata a una ventina di chilometri da Amsterdam, la città dell’Olanda Settentrionale racchiude in sé il fermento culturale di una metropoli, ma anche le atmosfere genuine e poetiche di un piccolo paese, legato a tradizioni antiche. Accarezzata dal corso dello Spaarne, Haarlem è incorniciata dalle dune naturali che la separano dal Mare del Nord, adagiata in un paesaggio romantico.

Fondata in epoca antica, divenne un centro importante tra l’XI e il XIII secolo, quando i Conti d’Olanda la scelsero come residenza: ecco che Haarlem divenne sede municipale e iniziò a crescere, sino alla distruttiva guerra con la Spagna del 1527, quando, dopo sette mesi di assedio feroce, la città perse buona parte della popolazione. Ma il triste episodio non scoraggiò la comunità locale, che seppe risollevarsi sia demograficamente che economicamente, facendosi conoscere in tutto il mondo per la produzione del lino (importata dai tessitori delle Fiandre) e la coltivazione dei tulipani. Era il cosiddetto ‘secolo d’oro olandese’: Haarlem era una città in cui tutto pareva possibile, elegante e accogliente, che pittori come Frans Hals, Adriaen Van Ostade e Jacob Van Ruisdael amavano riprodurre sulla tela con appassionati colpi di pennelli.

Ancora oggi Haarlem è una buona fonte di ispirazione, se non per un dipinto almeno per una bella vacanza. L’anima autentica della città risiede nella Grote Markt centrale, sulla quale si affacciano gli edifici più interessanti, in cui si svolgono mercati ed eventi, o semplicemente in cui si incontrano i cittadini del luogo per scambiare due chiacchiere e bere qualcosa insieme. A dominare la piazza c’è la scultura bronzea di Laurens Janszoo Coster, che a detta degli olandesi avrebbe inventato la stampa ben 16 anni prima di Gutemberg: non ci sono molte prove a sostegno di questa tesi, ma ad Haarlem tutti sono fieri di un antenato così illustre.

Sulla piazza si erge la colossale cattedrale di San Bavone, oggi chiesa protestante, custode di alcuni tesori appartenenti a diverse epoche: il campanile che l’affianca, alto 80 m, risale al 1520, mentre il coro è trecentesco e l’organo di Christian Muller è di inizio Settecento. La tastiera di questo strumento, tra i più belli al mondo del suo genere, fu sfiorata dal magico tocco di Handel, Mozart e Shubert.
Di fronte alla chiesa si ammira il Palazzo Municipale (Stadhuis), fondato nel 1250 come residenza del re di Germania Guglielmo II e arricchito, negli anni, da ulteriori dettagli, come la Sala dei Conti voluta da Guglielmo V e l’adiacente torre. Quest’ultima è una copia novecentesca della torre originaria, eretta a metà Quattrocento, abbattuta nel XVIII secolo perché pericolante. Nel Cinquecento, dopo le guerre di religione, l’intero complesso venne fortemente modificato dall’architetto Lieven de Key.

Lo stesso architetto progettò, nel 1602, l’antico mercato della carne situato sul lato occidentale della piazza, e il mercato del pesce. Il Vleeshal – così si chiama in olandese il mercato della carne- oggi è sede di periodiche mostre d’arte moderna e di un piccolo museo archeologico, ma il grande dipinto di una testa di toro ne rammenta la funzione di un tempo; nel Vishal, invece, è allestita una sezione d’arte del museo Frans Hals.

A proposito di musei, Haarlem è sede del più antico di tutti i Paesi Bassi: si tratta del Teylers Museum, fondato nella seconda metà del Settecento ad opera di Pieter Teyler Van der Hulst. Il mecenate, amante delle arti e delle scienze e collezionista per passione, vi radunò pitture e schizzi di artisti di varie nazionalità: non mancano gli italiani Raffaello e Michelangelo, ma anche grandi pittori olandesi e francesi.

A testimoniare la vivacità culturale di Haarlem non ci sono solo musei e monumenti, ma anche tante manifestazioni che si rincorrono nell’arco dell’anno, di mese in mese, e garantiscono divertimenti per tutti i gusti. In aprile si svolgono due eventi importanti: una grande sfilata di carri ricoperti di fiori, che corrono da Noordwijk a Haarlem, dove rimangono esposti per un giorno, e l’allestimento di un bel luna park sulla Grote Markt. Per inciso Haarlem fu teatro per un film italiano, che partecipoò nel 1970 al festival di Cannes: i tulipani di Haarlem fu diretto dal regista Franco Brusati, e questa produzione non fa altro che sottolineare l'amore e l'importanza di questa città per i tipici fiori olandesi.

Da non perdere il festival musicale Bevrijdingspop, che il 5 di maggio ricorda la liberazione dell’Olanda dai nazisti dopo la seconda guerra mondiale, e ancora la rassegna jazz Haarlem Jazzstad, l’appuntamento culinario Haarlem Culinair, e le giornate del fumetto Haarlemse Stripdagen.

Per raggiungere la città olandese ci si può servire di due diverse stazioni ferroviarie, regolarmente collegate ad Amsterdam (che dista 15-20 minuti), Leiden e Zandvoort aan Zee. L’aeroporto più vicino, da cui si può raggiungere Haarlem in autobus, è lo Schiphol, a sud est di Amsterdam.

Il clima della zona è generalmente freddo, con temperature basse anche in estate. I valori medi di gennaio vanno infatti da un minimo di 0°C a un massimo di 5°C, mentre in agosto variano tra i 15°C e i 22°C. Le precipitazioni, scarse in estate, si concentrano nel periodo autunnale e invernale: tra novembre e dicembre piove mediamente per 20 giorni al mese.
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 Pubblicato da - 27 Luglio 2011 - © Riproduzione vietata

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