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Kotor, la cittą in fondo alle Bocche di Cattaro, i fiordi del Mediterraneo

Kotor, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Kotor dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Splendida e pittoresca cittadina incastonata tra le montagne sul fondo delle omonime Bocche di Cattaro, Kotor (Cattaro) è una perla di rara bellezza che mette insieme il fascino della città storica con la spettacolarità degli scenari paesaggistici del più grande fiordo del Mediterraneo.

Le sue mura possenti, costruite a partire dal IX secolo e rimaneggiate fino al XVIII, si inarcano salendo sul ripido pendio alle spalle della cittadina. Da lontano di distinguono appena dal versante grigio della montagna, ma di notte sono illuminate e si riflettono nel mare avvolgendo Kotor in un alone dorato. All’interno della cinta muraria si trova un labirinto di vicoli lastricati in pietra e piazze nascoste tra le quali si incontrano chiese cattoliche e ortodosse, negozi di souvenir, bar e ristoranti per ogni gusto. Nei mesi di luglio e agosto i turisti affollano le vie del centro ed il porticciolo si riempie di yacht di lusso, ma fortunatamente Kotor è riuscita a tutelarsi nei confronti del turismo di massa che interessa soprattutto la costa croata a nord, forse perché le sue acque non sono particolarmente adatte alla balneazione.

La maggior parte degli storici è concorde nel credere che Kotor sia stata fondata in epoca romana, quando era conosciuta come Acruvium e faceva parte della provincia della Dalmazia. Tuttavia, il suo aspetto attuale si deve in gran parte agli interventi compiuti dai veneziani che ne detennero il controllo per quasi 400 anni all’epoca in cui divenne nota come Cattaro. Nel 1813 la cittadina si unì per un breve periodo al Montenegro, ma con la Restaurazione rientrò in mano austriaca, sotto cui rimase fino alla fine della prima guerra mondiale. Da sempre in questa zona ortodossi e cattolici cooperano per il bene comune, anche se il numero dei cattolici e sceso drasticamente negli ultimi cento anni.

La cosa più bella da fare a Kotor è perdersi nel dedalo di stradine della Stari Grad, la “Città Vecchia”, estesa tra la baia e il Monte Sv. Ivan, che fa parte delle pendici inferiori del Monte Lovcen. L’accesso principale al centro storico è Vrata od Mora, la “Porta del Mare”, realizzata nel 1555 al tempo in cui la località era sotto il controllo veneziano. Girovagando per le vie della città non perdete il leone alato di San Marco, simbolo di Venezia, ma anche alcuni dettagli della porta come ad esempio la data della liberazione della città dai nazisti o il rilievo in pietra che rappresenta la Madonna con il Bambino, al fianco del quale trovano posto San Trifone e San Bernardo. Attraversando Trg od Oruzja, la “Piazza d’Armi”, vedrete la strana piramide di pietra di fronte alla torre dell’orologio (1602) che un tempo era utilizzata come berlina per umiliare i cittadini ribelli.

Kotor vanta una gloriosa storia come potenza navale e il Museo Marittimo la celebra con tre piani di esposizione all’interno di un meraviglioso palazzo settecentesco. L’edificio più imponente della città è la Cattedrale Cattolica di San Trifone, eretta originariamente nel XII secolo ma ricostruita diverse volta a causa dei danni arrecati da numerosi terremoti. L’interno dalle tonalità chiare è un capolavoro di architettura gotico-romanica, con snelle colonne corinzie alternate a pilastri di pietra rosa che svettano verso l’alto a sostegno di una serie di coperture a volta, mentre all’esterno i campanili barocchi furono aggiunti nel 1667, dopo la distruzione del precedente frontone. Pagando i 2 euro di ingresso si avrà modo di salire anche alla cappella del reliquiario, dove sono esposte incantevoli icone, un bel crocifisso in legno, reliquie di San Trifone ed altri manufatti di vario genere.

Altre due chiese da visitare sono la piccola e graziosa Chiesa di San Luca e la Chiesa di San Nicola. La prima fu costruita nel 1195 come chiesa cattolica, ma dal 1657 al 1812 fu caratterizzata dalla presenza di due altari, uno cattolico e uno ortodosso, posti fianco a fianco, con le due comunità che si alternavano nelle funzioni. In seguito l’edificio fu donato alla chiesa ortodossa, ma al suo interno sono ancora visibili alcuni frammenti di affreschi del XII secolo, insieme a due iconostasi rispettivamente secentesca e settecentesca. La Chiesa di San Nicola è invece il classico tempio ortodosso, semplice e disadorno, costruito nel 1909 e introdotto da un intenso profumo di cera e incenso.

Nascosta nel tranquillo angolo settentrionale della città, Trg od Drva, la “Piazza del Bosco”, è un’area piuttosto vasta occupata da un parco antistante alla Chiesa Cattolica di Santa Maria Koledata; dal momento che di solito la chiesa è inaccessibile, probabilmente dovrete accontentarvi di ammirare i bassorilievi sulle moderne porte di bronzo. Nelle vicinanze c’è poi la Porta Nord, del 1540, dove le limpide acque montane del tortuoso fiume Skurda formano un fossato. Pochi turisti si spingono fino all’estremità meridionale della città, in cui gli edifici si stringono in un angusto passaggio che conduce alla Porta Sud, che vanta alcuni parti del XII secolo, e al ponte levatoio sulla sorgente Gurdic.

Tra le cose più interessanti, e faticose, che si possono fare a Kotor c’è la scalata lungo i 1.350 scalini fino alla vetta del Monte Sv. Ivan, una delle cime più basse del massiccio del Lovcen, che domina l’abitato dall’alto dei suoi 1.200 metri di altitudine. L’ascesa, che segue il tracciato delle antiche fortificazioni, è piuttosto stancante, ma una volta in cima la vista indimenticabile e la legittima soddisfazione di avercela fatta vi ripagheranno ampiamente dello sforzo. Dal molo di fronte alla Città Vecchia partono invece diverse imbarcazioni ogni giorno con le quali dedicarsi all’esplorazione della baia.

Il clima è mediterraneo, contraddistinto da temperature miti, con il sole che la fa da padrone per buona parte dell’anno. Le temperature medie mensili variano dai 10 gradi di gennaio ai 29 di luglio, quando le massime superano abbondantemente i 30 gradi. Piuttosto alta è anche la temperatura dell’acqua del mare, che oscilla tra 25 e 18 gradi. Le precipitazioni sono scarse d’inverno e praticamente assenti d’estate, eccezion fatta per qualche sporadico temporale.

Come arrivare
La stazione degli autobus si trova poco a sud del centro di Kotor, non lontano dalla strada che conduce alla galleria per Tivat; i bus per Herceg Novi, distante un’ora, Budva, una quarantina di minuti, e Podgorica, un paio d’ore, partono almeno una volta ogni ora. L’aeroporto più vicino è lo scalo internazionale di Tivat, situato una decina di chilometri a nord-ovest del centro di Kotor, ma partendo dall’Italia si può prendere un traghetto per Bar, il maggiore porto del Montenegro, da cui si impiega circa un’ora per giungere a destinazione.
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