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Sartene (Sartena), il borgo sulle Alpi Corse e le sue spiagge

Sartene, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sartene dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Posto sul versante sud-occidentale della Corsica, a circa metà strada tra Bonifacio (52 km) e Ajaccio (80 km), il borgo medievale di Sartène si trova in superba solitudine su uno sperone roccioso che domina la valle del Rizzanese. La località sembra davvero inespugnabile e le grandi case costruite con le pietre scure delle montagne danno quasi l’idea di una città fortificata.

Sartène nasce in una regione che trasuda storia, anche se il borgo risale solo al XVI secolo, quando venne costruito dai genovesi. Fino a quel momento sul territorio si trovavano solo villaggi sparsi, troppo vulnerabili alle incursioni degli stranieri.
Il XVIII secolo vide il paese sconvolto da faide e vendette tra le potenti famiglie locali, che si protrassero per lungo tempo. Oggi la situazione si è calmata e Sartène, così come il resto dell'isola, è un luogo delizioso da visitare. Il territorio comunale è il secondo per estensione di tutta la Francia e arriva fino al mare, dove si trovano alcune spiagge incantevoli come quelle di Roccapina, Tivella, Erbaju e Cala d'Arana.

Il centro storico di Sartène è uno dei gioielli della Corsica, ben conservato e suggestivo con i suoi vicoli che si insinuano tra le case in pietra, gli archi, le scalinate, gli scorci improvvisi che si aprono con viste sul mare in lontananza e gli splendidi dettagli dei palazzi più antichi.
Da visitare nel borgo c'è sicuramente la bella chiesa settecentesca di Santa Maria che si affaccia su place de la Libération, affiancata dal campanile e con un interno interessante, soprattutto per quel che riguarda l’altare maggiore, riccamente decorato. Da questa chiesa parte una delle processioni più interessanti di tutta la Corsica, che richiama numerosi turisti: è la processione del Venerdì Santo, chiamata Catenacciu, che coinvolge intensamente tutta la cittadina. Accanto alla chiesa sorge il palazzo del Municipio, al di sotto del quale il passage de Bradi conduce al labirinto di vicoli della città vecchia e all'Échauguette, la torre di guardia cinquecentesca che un tempo vigilava sul paese.

Una visita a Sartène (Sarté in lingua corsa) non può non includere il bel Museo della preistoria (visitato da circa ventimila visitatori all'anno) dove sono raccolte le moltissime testimonianze archeologiche del territorio; si tratta del secondo museo d'archeologia della regione e fornisce un'idea piuttosto chiara della vita e dei luoghi della Corsica nell'antichità, fin dall'VIII millennio a.C.

Escursioni
Da Sartene si possono compiere numerose escursioni nella bella valle del Rizzanese, il fiume che sfocia nel golfo di Valico, non lontano dalla località di Propriano. La valle conserva testimonianze archeologiche interessanti: si trovano ad esempio menhir a poco più di 5 chilometri dalla città in direzione del mare. Si tratta di due monoliti di roccia, uno dell'altezza di circa 3 m l’altro di circa la metà. La tradizione popolare li indica rispettivamente come un frate e una suora pietrificati a causa della loro discutibile condotta morale.
Il cosiddetto Giro dei menhir nella zona di Tizzano consente di compiere escursioni nella natura e scoprire alcuni importanti siti megalitici come quello dell'Allineamento di Palaggiu, circa 4 km prima di Tizzano sulla strada D48: almeno 260 megaliti formano uno dei siti più suggestivi di tutto il bacino del Mediterraneo, mentre i Megaliti di Cauria, sull'omonimo altopiano, si raggiungono dopo 4 km di percorrenza della strada D48A, dove si lascia l'auto per proseguire a piedi. Qui si trovano tre siti incredibili (rispettivamente quello del Dolmen di Fontanaccia, l'Allineamento di Stantari e l'Allineamento di Rinaiu) con rocce scolpite e dolmen in granito che ancora oggi, a distanza di millenni, suscitano un certo rispetto da parte di chi li visita.

Le gite nei dintorni di Sartène non finiscono qui: nelle vicinanze si può compiere una deviazione per ammirare uno dei ponti storici meglio conservati della Corsica: si tratta del duecentesco ponte di Spin’a Cavallu, (letteralmente “a schiena di cavallo”, anche se la forma è quella tipica dei ponti a schiena d’asino), situato 9 km a nord del paese sulla D268 per Santa Lucia.
Il luogo, anche se particolarmente frequentato dai turisti che amano farvi il bagno, è comunque molto suggestivo e pittoresco, con il fiume circondato dalla vegetazione in una cornice di rara bellezza naturale.
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 Pubblicato da - 05 Settembre 2016 - © Riproduzione vietata

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