Isla Cristina (Spagna): vacanza nel mare del litorale andaluso
Isla Cristina, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Isla Cristina dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Un tempo era un’isola non lontana dalla costa meridionale della Spagna; oggi dell’isola conserva il nome, il clima, e la presenza prorompente e sublime del mare: Isla Cristina è una località del litorale andaluso, nella provincia spagnola di Huelva, situata a circa 45 chilometri dal capoluogo e particolarmente amata dai turisti connazionali dell’entroterra.
Oltre ad essere uno dei più importanti porti di pesca della zona, infatti, Isla Cristina offre una lingua di sabbia che per ben 8 chilometri si fa lambire dall’Oceano Atlantico, offrendo sabbia soffice e bianca e un’acqua limpida, cristallina, più volte premiata dalla “bandiera blu” del mare pulito. Le stazioni balneari moderne ed efficienti possiedono l’attrezzatura perfetta per gli appassionati di windsurf, ma si rivelano accoglienti e rilassanti anche per i più pigri, alla ricerca di una vacanza relax in uno scenario da favola.
In luglio e agosto la località balneare esplode di turisti, provenienti specialmente da Siviglia e altre città spagnole: chi non teme la folla, il chiasso festoso delle località più rinomate, le tarde serate animate dalla musica e brulicanti di giovani, si troverà decisamente a suo agio e trascorrerà un soggiorno divertente. Bisognerà però essere previdenti e prenotare l’alloggio con largo anticipo, se non si vuole rimanere esclusi dall’atmosfera esclusiva e spassosa si Isla Cristina.
Dopo una giornata trascorsa in spiaggia, arsi dal sole “caliente” dell’Andalusia, ci si può avventurare alla scoperta del porto: al tramonto, quando le imbarcazioni tornano ad attraccare in file ordinate entro il confine del molo, l’atmosfera è particolarmente suggestiva. Il sole si infrange in innumerevoli bagliori tremuli sul pelo dell’acqua, e dai ristoranti inizia a diffondersi il profumo del pesce e dei frutti di mare. Non mancano poi gli edifici di interesse storico, narratori preziosi della storia e della sensibilità artistica cittadina: addentrandosi nelle stradine più interne, infatti, si incontra ad esempio la Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora dei Dodici Apostoli, un bell’edificio dei secoli XV-XVIII.
Del XVIII secolo è anche l’allevamento di colombi della Huerta Noble, il maggiore dell’Europa sudoccidentale, in cui trovano dimora più di 36 mila nidi di colombi e che in origine era un complesso agrario e industriale: l’architettura è sofisticata, perfettamente studiate per ottimizzare al massimo gli spazi. Gli edifici moderni più interessanti della città sono: la Casa de Gildita, realizzata all’inizio del XX secolo, la Casa de Don Romàn, e il Patio de San Francisco.
Non sono da meno i numerosi musei di Isla Cristina, tra cui si ricordano il Museo del Carnaval, collocato nel Patio di San Francesco, e la Galeria de Arte Municipal, nel centro culturale Juan Bautista Rubio Zamorano, con diverse esposizioni di opere pittoriche e fotografiche.
Avvicinandosi alla città precorrendo l’autostrada A49, da nord di Isla Cristina, ci si imbatte nella Paraje Natural Marismas, una vasta regione paludosa in cui nidificano e prosperano diverse specie di volatili tra cui cicogne e bellissimi fenicotteri. Lungo la stessa strada, a due chilometri dal centro urbano, si trova un sentiero di un chilometro chiamato “via verde” che attraversa le paludi salmastre e regala un panorama unico, perfetto per osservare la vita indisturbata di animali e uccelli.
Tra le festività che si celebrano a Isla Cristina le più importanti e sentite sono dedicate alla Madonna: la festa della Virgen del Carman, patron dei marinai, si svolge il 16 di luglio ed è un appuntamento immancabile per i più curiosi, desiderosi di conoscere le tipche tradizioni locali. Nella seconda metà del mese di agosto si passa alla celebrazione della Virgen del Mar, con una suggestiva sfilata di imbarcazioni nel porto cittadino e lungo la costa, mentre le prime due settimane di ottobre sono animate dai festeggiamenti in onore della Virgen del Rosario.
Il clima della zona è una via di mezzo tra quello tipicamente mediterraneo e il clima atlantico. Le piogge sono più frequenti in inverno e secondariamente in primavera, con circa 450-550 mm annuali, risparmiando quasi del tutto l’estate. Gli inverni sono comunque piuttosto miti, con una temperatura media che non scende al di sotto dei 12°C, per poi cedere il passo a estati calde con un termometro generalmente fisso sui 25°C.
Chi desidera visitare Isla Cristina può raggiungere la meta attraverso diversi mezzi: le linee dirette di autobus per questa destinazione partono da Madrid, Barcellona, Siviglia, Huelva, Ayamonte e altre città spagnole. La stazione ferroviaria più vicina è invece quella di Huelva, da cui sarà poi necessario prendere i mezzi pubblici o un’auto a noleggio che consenta di percorre gli ultimi 15 minuto di tragitto. L’aeroporto più vicino è quello di Faro, a 65 km circa, in Portogallo. L’aeroporto di Siviglia dista invece da Isla Cristina circa 130 km. Foto wikipedia, cortesia: F.D. Bejar, Fanattiq, Vtornet
Oltre ad essere uno dei più importanti porti di pesca della zona, infatti, Isla Cristina offre una lingua di sabbia che per ben 8 chilometri si fa lambire dall’Oceano Atlantico, offrendo sabbia soffice e bianca e un’acqua limpida, cristallina, più volte premiata dalla “bandiera blu” del mare pulito. Le stazioni balneari moderne ed efficienti possiedono l’attrezzatura perfetta per gli appassionati di windsurf, ma si rivelano accoglienti e rilassanti anche per i più pigri, alla ricerca di una vacanza relax in uno scenario da favola.
In luglio e agosto la località balneare esplode di turisti, provenienti specialmente da Siviglia e altre città spagnole: chi non teme la folla, il chiasso festoso delle località più rinomate, le tarde serate animate dalla musica e brulicanti di giovani, si troverà decisamente a suo agio e trascorrerà un soggiorno divertente. Bisognerà però essere previdenti e prenotare l’alloggio con largo anticipo, se non si vuole rimanere esclusi dall’atmosfera esclusiva e spassosa si Isla Cristina.
Dopo una giornata trascorsa in spiaggia, arsi dal sole “caliente” dell’Andalusia, ci si può avventurare alla scoperta del porto: al tramonto, quando le imbarcazioni tornano ad attraccare in file ordinate entro il confine del molo, l’atmosfera è particolarmente suggestiva. Il sole si infrange in innumerevoli bagliori tremuli sul pelo dell’acqua, e dai ristoranti inizia a diffondersi il profumo del pesce e dei frutti di mare. Non mancano poi gli edifici di interesse storico, narratori preziosi della storia e della sensibilità artistica cittadina: addentrandosi nelle stradine più interne, infatti, si incontra ad esempio la Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora dei Dodici Apostoli, un bell’edificio dei secoli XV-XVIII.
Del XVIII secolo è anche l’allevamento di colombi della Huerta Noble, il maggiore dell’Europa sudoccidentale, in cui trovano dimora più di 36 mila nidi di colombi e che in origine era un complesso agrario e industriale: l’architettura è sofisticata, perfettamente studiate per ottimizzare al massimo gli spazi. Gli edifici moderni più interessanti della città sono: la Casa de Gildita, realizzata all’inizio del XX secolo, la Casa de Don Romàn, e il Patio de San Francisco.
Non sono da meno i numerosi musei di Isla Cristina, tra cui si ricordano il Museo del Carnaval, collocato nel Patio di San Francesco, e la Galeria de Arte Municipal, nel centro culturale Juan Bautista Rubio Zamorano, con diverse esposizioni di opere pittoriche e fotografiche.
Avvicinandosi alla città precorrendo l’autostrada A49, da nord di Isla Cristina, ci si imbatte nella Paraje Natural Marismas, una vasta regione paludosa in cui nidificano e prosperano diverse specie di volatili tra cui cicogne e bellissimi fenicotteri. Lungo la stessa strada, a due chilometri dal centro urbano, si trova un sentiero di un chilometro chiamato “via verde” che attraversa le paludi salmastre e regala un panorama unico, perfetto per osservare la vita indisturbata di animali e uccelli.
Tra le festività che si celebrano a Isla Cristina le più importanti e sentite sono dedicate alla Madonna: la festa della Virgen del Carman, patron dei marinai, si svolge il 16 di luglio ed è un appuntamento immancabile per i più curiosi, desiderosi di conoscere le tipche tradizioni locali. Nella seconda metà del mese di agosto si passa alla celebrazione della Virgen del Mar, con una suggestiva sfilata di imbarcazioni nel porto cittadino e lungo la costa, mentre le prime due settimane di ottobre sono animate dai festeggiamenti in onore della Virgen del Rosario.
Il clima della zona è una via di mezzo tra quello tipicamente mediterraneo e il clima atlantico. Le piogge sono più frequenti in inverno e secondariamente in primavera, con circa 450-550 mm annuali, risparmiando quasi del tutto l’estate. Gli inverni sono comunque piuttosto miti, con una temperatura media che non scende al di sotto dei 12°C, per poi cedere il passo a estati calde con un termometro generalmente fisso sui 25°C.
Chi desidera visitare Isla Cristina può raggiungere la meta attraverso diversi mezzi: le linee dirette di autobus per questa destinazione partono da Madrid, Barcellona, Siviglia, Huelva, Ayamonte e altre città spagnole. La stazione ferroviaria più vicina è invece quella di Huelva, da cui sarà poi necessario prendere i mezzi pubblici o un’auto a noleggio che consenta di percorre gli ultimi 15 minuto di tragitto. L’aeroporto più vicino è quello di Faro, a 65 km circa, in Portogallo. L’aeroporto di Siviglia dista invece da Isla Cristina circa 130 km. Foto wikipedia, cortesia: F.D. Bejar, Fanattiq, Vtornet