Caravaca de la Cruz (Spagna), la visita alla cittą del Santuario della Croce
Caravaca de la Cruz, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Caravaca de la Cruz dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La città di Caravaca de la Cruz, ricca di fascino storico e artistico, ma anche di paesaggi di grande bellezza, è a oggi considerata una delle cinque città sante in tutto il mondo, infatti è non solo meta turistica, ma soprattutto meta di pellegrinaggio per chi è alla ricerca di una dimensione spirituale.
Il centro urbano è situato nella porzione nord occidentale del territorio della regione della Murcia, in un lembo di terra incastonato tra la provincia di Murcia e quella di Granada, a 625 metri di altitudine. Attualmente gli abitanti sono poco più di 26 mila, ma considerando l'ampiezza di tutto il territorio, Caravaca è una città assolutamente vivibile e tranquilla che viene particolarmente apprezzata anche per il suo tipico clima mediterraneo. A catturare l'attenzione di un turismo che non è prettamente quello vacanziero, ma che da una meta come questa ricerca soprattutto una dimensione più profonda, è l'atmosfera mistica, quasi sospesa nel tempo, che regala una preziosa opportunità di relax e introspezione. Complice di queste atmosfere anche il bel paesaggio, la città è sormontata da alcune alte catene montuose: la Sierra Mojantes e la Sierra del Gavilán. Famosa soprattutto per il suo Santuario de la Vera Cruz un edificio di impronta musulmana dal caratteristico colore rosso.
La città è nota come città della Croce. Secondo i racconti popolari, il re moro Abú Zeid si convertì al cristianesimo dopo aver assistito a un fenomeno miracoloso: due angeli che portavano sulla terra una croce affinché un sacerdote racchiuso nel castello potesse dire messa. Questo accadeva nel lontano 1232. Nel 1617 si iniziò a costruire all'interno della fortezza quello che sarebbe diventata la principale attrazione della località: il Santuario de La Vera Cruz.
Ma se questa è la leggenda, la storia documentata ha inizio nel paleolitico, come testimoniano diversi reperti rinvenuti sul territorio. Seguono poi diverse presenze tra cui Argarici, Iberici e Romani. Un'impronta particolare per quanto concerne il tessuto urbano lo si deve agli arabi. La storia di tutta la Spagna si fa particolarmente densa di avvenimenti durante la Reconquista. Il territorio, passato sotto la guida dell'ordine dei Templari prima e di Santiago dopo, conosce il suo periodo di massimo splendore della città fu tra il XVI e il XVII secolo. Secondo la leggenda furono i Templari a portare in città un frammento della croce lignea del Cristo conservata all'interno del Santuario. Caravaca assume i suoi connotati successivamente alla presa di Granada da parte dei Re Cattolici, iniziando a svilupparsi come città. Ricca esportatrice di lino, cereali, olio, legumi, ortaggi e diversi altri prodotti, nel XVIII secolo raggiunge l'apice del suo successo economico.
Oggi la città di Caravaca è moderna e ricca di servizi e offerte per un turismo in forte espansione, ben collegata alle altre località della regione.
Tra tutte le attrazioni del territorio, sicuramente quella principale è la Vera Cruz. La croce si presenta con un aspetto orientale e si ritiene appartenesse al patriarca Roberto di Gerusalemme, il primo vescovo della città in seguito alla riconquista dopo la prima crociata. La croce, secondo quanto si narra, racchiuderebbe un frammento della croce lignea del Cristo, la qual cosa è stata anche assunta come vera dalla Chiesa (da cui appunto croce vera). Venerata dal XII la croce è custodita all'interno del Santuario. Questo consta di due differenti parti: le mura fortificate esterne e il santuario vero e proprio. Le origini del santuario sono islamiche, sebbene durante il corso degli anni abbia subito diverse trasformazioni. Le mura oggi annoverano ben 14 torrioni di differente misura e forma. All'interno di questa antica fortezza, costruita a scopo di difesa, sorge il Santuario de la Vera Cruz, la cui imponente facciata barocca risale al XVIII secolo.
Altro monumento da non perdere è la chiesa parrocchiale di El Salvador, di impronta rinascimentale, costruita tra il XVI e il XVIII secolo. Peculiarità di questo edificio è l'imponente campanile. La chiesa è diventata monumento storico-artistico Nazionale dal 1983. Tra gli altri edifici religiosi valgono una visita la chiesa parrocchiale della Purissima Concezione, un esempio di architettura religiosa popolare del XVI secolo, il convento e la chiesa di San Josè, del XVIII secolo, e la singolare chiesa di Nuestra Sra. de la Soledad, del XVI secolo, che si presenta come un singolare edificio fortificato, oggi sede del Museo Archeolgico. Conosciuto come el Bañadero, per via del rito che vi si svolge al suo interno ogni anno il giorno del 3 maggio dal 1384, il Templete è un edificio in stile barocco di pianta esagonale. La Torre dei Templari è situata in prossimità della Fontana del Marchese, ascrivibile al XVI secolo, sembra sia stata costruita sopra una precedente torre del periodo dei templari. Oggi ospita il centro Studi della Natura.
Sono davvero tante le cose da vedere in città, magari passeggiando tra le pittoresche vie che ospitano un vero museo a cielo aperto. Tra i musei veri e propri, invece, valgono una visita il Museo della Musica etnica de Barranda e il Museo de la Fiesta, nella Calle de las Monjas. Non mancano poi i siti archeologici per gli amanti della storia, come la Cueva Negra, situata nel complesso archeologico de la Encarnación e all'interno della quale sono stati rinvenuti frammenti di ossa e denti umani precedenti al periodo di Neanderthal. Diversi i siti archeologici di epoca romana, tra cui La Cabezuela, situato nei pressi della località conosciuta come Fuentes de las Tosquillas e dove si possono ammirare i resti di una torre romana.
Per chi invece ama lo shopping, quale occasione migliore per scoprire la cultura e le tradizioni della località frugando tra gli stand del Mercato Medievale, che si tiene nel centro storico della città, in plaza del Arco, tra i giorni 6 e 8 dicembre; il Mercato del Pellegrino, che si tiene la 3° domenica di ogni mese (tranne luglio, agosto e settembre) e dove si possono trovare tanti prodotti dell'artigianato locale.
Diversi gli eventi a cui si può assistere a Caravaca durante tutto l'anno. Sicuramente merita la celebrazione dell'Anno Santo, che si tiene ogni sette anni e consente di ottenere l'indulgenza plenaria, di forte richiamo per tutti i pellegrini, il prossimo si terrà nel 2017. Tra il 1° e il 5° maggio si svolge la festa della Santissima Vera Croce, festa che attira ogni anno 100 mila visitatori circa. Due gli appuntamenti principali: la Fiestas de Moroso y Cristianos, che ricorda le lotte che intercorsero tra cristiani e mori, con una suggestiva sfilata in costume tra le vie, e Los Caballos del Vino, il 2 maggio, una competizione a cavallo molto intensa.
Come arrivare
Dall'Italia il modo più comodo per raggiungere Caravaca è in traghetto o in aereo. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Javier, Murcia e Altet, Alicante. Da qui si può proseguire in autobus o con un'auto a noleggio. Col traghetto si può optare per Barcellona o Valencia e ugualmente scegliere tra l'autobus o il noleggio auto.
Il centro urbano è situato nella porzione nord occidentale del territorio della regione della Murcia, in un lembo di terra incastonato tra la provincia di Murcia e quella di Granada, a 625 metri di altitudine. Attualmente gli abitanti sono poco più di 26 mila, ma considerando l'ampiezza di tutto il territorio, Caravaca è una città assolutamente vivibile e tranquilla che viene particolarmente apprezzata anche per il suo tipico clima mediterraneo. A catturare l'attenzione di un turismo che non è prettamente quello vacanziero, ma che da una meta come questa ricerca soprattutto una dimensione più profonda, è l'atmosfera mistica, quasi sospesa nel tempo, che regala una preziosa opportunità di relax e introspezione. Complice di queste atmosfere anche il bel paesaggio, la città è sormontata da alcune alte catene montuose: la Sierra Mojantes e la Sierra del Gavilán. Famosa soprattutto per il suo Santuario de la Vera Cruz un edificio di impronta musulmana dal caratteristico colore rosso.
La città è nota come città della Croce. Secondo i racconti popolari, il re moro Abú Zeid si convertì al cristianesimo dopo aver assistito a un fenomeno miracoloso: due angeli che portavano sulla terra una croce affinché un sacerdote racchiuso nel castello potesse dire messa. Questo accadeva nel lontano 1232. Nel 1617 si iniziò a costruire all'interno della fortezza quello che sarebbe diventata la principale attrazione della località: il Santuario de La Vera Cruz.
Ma se questa è la leggenda, la storia documentata ha inizio nel paleolitico, come testimoniano diversi reperti rinvenuti sul territorio. Seguono poi diverse presenze tra cui Argarici, Iberici e Romani. Un'impronta particolare per quanto concerne il tessuto urbano lo si deve agli arabi. La storia di tutta la Spagna si fa particolarmente densa di avvenimenti durante la Reconquista. Il territorio, passato sotto la guida dell'ordine dei Templari prima e di Santiago dopo, conosce il suo periodo di massimo splendore della città fu tra il XVI e il XVII secolo. Secondo la leggenda furono i Templari a portare in città un frammento della croce lignea del Cristo conservata all'interno del Santuario. Caravaca assume i suoi connotati successivamente alla presa di Granada da parte dei Re Cattolici, iniziando a svilupparsi come città. Ricca esportatrice di lino, cereali, olio, legumi, ortaggi e diversi altri prodotti, nel XVIII secolo raggiunge l'apice del suo successo economico.
Oggi la città di Caravaca è moderna e ricca di servizi e offerte per un turismo in forte espansione, ben collegata alle altre località della regione.
Tra tutte le attrazioni del territorio, sicuramente quella principale è la Vera Cruz. La croce si presenta con un aspetto orientale e si ritiene appartenesse al patriarca Roberto di Gerusalemme, il primo vescovo della città in seguito alla riconquista dopo la prima crociata. La croce, secondo quanto si narra, racchiuderebbe un frammento della croce lignea del Cristo, la qual cosa è stata anche assunta come vera dalla Chiesa (da cui appunto croce vera). Venerata dal XII la croce è custodita all'interno del Santuario. Questo consta di due differenti parti: le mura fortificate esterne e il santuario vero e proprio. Le origini del santuario sono islamiche, sebbene durante il corso degli anni abbia subito diverse trasformazioni. Le mura oggi annoverano ben 14 torrioni di differente misura e forma. All'interno di questa antica fortezza, costruita a scopo di difesa, sorge il Santuario de la Vera Cruz, la cui imponente facciata barocca risale al XVIII secolo.
Altro monumento da non perdere è la chiesa parrocchiale di El Salvador, di impronta rinascimentale, costruita tra il XVI e il XVIII secolo. Peculiarità di questo edificio è l'imponente campanile. La chiesa è diventata monumento storico-artistico Nazionale dal 1983. Tra gli altri edifici religiosi valgono una visita la chiesa parrocchiale della Purissima Concezione, un esempio di architettura religiosa popolare del XVI secolo, il convento e la chiesa di San Josè, del XVIII secolo, e la singolare chiesa di Nuestra Sra. de la Soledad, del XVI secolo, che si presenta come un singolare edificio fortificato, oggi sede del Museo Archeolgico. Conosciuto come el Bañadero, per via del rito che vi si svolge al suo interno ogni anno il giorno del 3 maggio dal 1384, il Templete è un edificio in stile barocco di pianta esagonale. La Torre dei Templari è situata in prossimità della Fontana del Marchese, ascrivibile al XVI secolo, sembra sia stata costruita sopra una precedente torre del periodo dei templari. Oggi ospita il centro Studi della Natura.
Sono davvero tante le cose da vedere in città, magari passeggiando tra le pittoresche vie che ospitano un vero museo a cielo aperto. Tra i musei veri e propri, invece, valgono una visita il Museo della Musica etnica de Barranda e il Museo de la Fiesta, nella Calle de las Monjas. Non mancano poi i siti archeologici per gli amanti della storia, come la Cueva Negra, situata nel complesso archeologico de la Encarnación e all'interno della quale sono stati rinvenuti frammenti di ossa e denti umani precedenti al periodo di Neanderthal. Diversi i siti archeologici di epoca romana, tra cui La Cabezuela, situato nei pressi della località conosciuta come Fuentes de las Tosquillas e dove si possono ammirare i resti di una torre romana.
Per chi invece ama lo shopping, quale occasione migliore per scoprire la cultura e le tradizioni della località frugando tra gli stand del Mercato Medievale, che si tiene nel centro storico della città, in plaza del Arco, tra i giorni 6 e 8 dicembre; il Mercato del Pellegrino, che si tiene la 3° domenica di ogni mese (tranne luglio, agosto e settembre) e dove si possono trovare tanti prodotti dell'artigianato locale.
Diversi gli eventi a cui si può assistere a Caravaca durante tutto l'anno. Sicuramente merita la celebrazione dell'Anno Santo, che si tiene ogni sette anni e consente di ottenere l'indulgenza plenaria, di forte richiamo per tutti i pellegrini, il prossimo si terrà nel 2017. Tra il 1° e il 5° maggio si svolge la festa della Santissima Vera Croce, festa che attira ogni anno 100 mila visitatori circa. Due gli appuntamenti principali: la Fiestas de Moroso y Cristianos, che ricorda le lotte che intercorsero tra cristiani e mori, con una suggestiva sfilata in costume tra le vie, e Los Caballos del Vino, il 2 maggio, una competizione a cavallo molto intensa.
Come arrivare
Dall'Italia il modo più comodo per raggiungere Caravaca è in traghetto o in aereo. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Javier, Murcia e Altet, Alicante. Da qui si può proseguire in autobus o con un'auto a noleggio. Col traghetto si può optare per Barcellona o Valencia e ugualmente scegliere tra l'autobus o il noleggio auto.
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