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Iquique: il trafficato porto, zona franca, nel nord del Cile

Iquique, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Iquique dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Nel nord del Cile, a 320 km dal confine con il Perù, si trova la città di Iquique, capoluogo dell'omonima provincia e della Regione di Tarapacá.
Una delle caratteristiche principali di Iquique è il suo status di Zona Franca, che la rende uno principali punti di smistamento delle merci dell'intera America Latina; il suo porto è infatti uno dei più trafficati del Pacifico meridionale. Dal 1975 la città è diventata un punto di riferimento del commercio all'interno del Mercosur (il trattato economico tra i paesi sudamericani), ma anche per le nazioni asiatiche che si affacciano sull'Oceano Pacifico.

L'attuale regione di Tarapacá è abitata fin dalla preistoria; esistono infatti reperti risalenti ad oltre 10000 anni fa che testimoniano la presenza umana nel territorio. La baia di Iquique ha visto invece il passaggio di gruppi nomadi e semi-nomadi fin dal 4000 a.C.; successivamente l'Impero Inca arrivò ad estendersi fino a qui, assoggettando le popolazioni che la abitavano.
A partire dalla prima metà del XVI secolo ebbe inizio la fase del Virreinato (in italiano: vicereame) del Perù, quando l'intero Sud America stava cadendo, ogni giorno di più, sotto il potere dei conquistadores Spagnoli. Ottenuta per il Perù l'indipendenza dalla Spagna, Iquique rimase una città peruviana fino alla fine del XIX secolo, quando l'invasione delle truppe cilene alla città nel 1879 sancì ufficiosamente il suo passaggio al Cile, reso formalmente valido quattro anni più tardi.

La storia del XX secolo si fece particolarmente intensa a partire dal 1974, un anno dopo il colpo di stato del dittatore Pinochet: la città, e per estensione anche l'intera regione, iniziarono ad essere amministrate in chiave militare, potenziando parallelamente lo sviluppo economico e quello politico-amministrativo in vista di un'ipotetica invasione. La creazione di altre Zone Franche nei Paesi limitrofi (Perù e Bolivia) negli anni Novanta ha in parte ridimensionato il potere di Iquique, ma gli investimenti nelle miniere di rame hanno creato nuove possibilità di sviluppo per la città ed i suoi abitanti.

Certamente molti turisti sono attirati dai prezzi dei grandi Mall (centri commerciali) della cosiddetta “Zofri” (la Zona Franca) che, liberi dalle imposte statali e doganali, risultano essere particolarmente vantaggiosi; tuttavia, chi non fosse interessato allo shopping sfrenato, potrebbe dedicare il proprio tempo a scoprire la città. Nella Plaza Arturo Prat, ad esempio, svetta dal 1878 la Torre dell'Orologio (Torre del Reloj), simbolo di Iquique. Proseguendo su calle Baquedano si possono scoprire gli edifici storici più belli della città: oggi è stata convertita in zona pedonale ed è diventata il vero cuore turistico del centro, dove si trova anche il Museo Regional Anker Nielsen, che ripercorre la storia antropologica e archeologica del territorio nonché quella dell'attività di estrazione del sale nella regione di Tarapacá.

La zona del lungomare è quella più antica ed è anche tra le più frequentate dai visitatori; oltre al mercato del pesce e all'ex-edificio doganale, qui sorge anche il Museo Naval. Dal molo partono inoltre le barchette che conducono i turisti al punto esatto nel quale affondò la corvetta Esmeralda durante la Guerra del Pacifico nel 1879, dove morì l'eroe nazionale Arturo Prat con il suo equipaggio.

Chi invece non fosse troppo motivato per questo genere di escursioni potrebbe godersi in tutta tranquillità l'oceano sulle sabbiose spiagge della città, come Playa Cavancha – la più famosa – o Playa Brava, anch'essa tra le più frequentate, soprattutto dai surfisti.
Iquique è il frutto di un particolare incontro tra il mare e il deserto; il Cerro Dragón, un'immensa duna di sabbia che sembra proteggere dall'alto la città, è molto apprezzata dagli amanti del parapendio. Per la sua forma e dimensioni ricorda molto un'altra grande formazione sabbiosa che sorge qui in Europa, ovvero la Dune du Pyla, nei pressi di Bordeaux sulla costa atlantica, in Francia.

Uscendo da Iquique e spostandosi verso la pampa in direzione est, si giunge ad un antico paese, oggi abbandonato, conosciuto con il nome di Santa Laura: qui avevano sede alcune infrastrutture per l'estrazione del sale, costruite nel 1872 ed abbandonate negli anni Sessanta. L'altra grande attrazione turistica dei dintorni di Iquique, anch'essa legata al sale, è quella della Ex-oficina Santiago Humberstone, una grande area industriale attorno alla quale erano sorte abitazioni, piazze, scuole e mercati, andati progressivamente in abbandono a partire dagli anni Cinquanta.

A meno di cento km a nord-est di Iquique, le cittadine di Pica e della vicina Matilla sono invece note per la produzione di frutta come limoni, arance e guayaba; il limone locale, in particolare, piccolo e di colore verde, pare essere particolarmente indicato per la preparazione del “pisco sour”, il cocktail nazionale per eccellenza, ricavato a partire dal “pisco”, il liquore prodotto nella città di Pisco Elqui.

La distanza tra Iquique e la capitale Santiago del Cile è considerevole: son circa 1800 i km che separano le due città, collegate comunque quotidianamente da voli nazionali. In alternativa si può percorrere in auto la Panamericana (o Ruta 5), che attraversa tutto il paese; provenendo da nord, la città più importante nelle vicinanze è Arica (300 km), mentre Antofagasta, a sud, dista oltre 400 km. Esistono linee di autobus che collegano Iquique con le città ed i paesi più vicini; per maggiori informazioni conviene consultare gli orari e i tragitti aggiornati presso i terminal in loco.
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 Pubblicato da - 15 Marzo 2013 - © Riproduzione vietata

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