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Il Clima dell'Ecuador: temperature, quando partire e cosa mettere in valigia

Ecuador, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ecuador dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Se volete visitare l'Ecuador, pese dalle meravigliose bellezze ambientali e naturalistiche uniche al mondo, dovete sapere sin da subito che questo Paese, pur non essendo molto vasto (con i suoi 280 mila km² di superficie è più piccolo dell'Italia), ha un'incredibile varietà di climi dovuta alla tormentata orografia del territorio.

Dal punto di vista geografico, l'Ecuador è diviso in quattro aree con caratteristiche climatiche del tutto differenti tra loro, e in alcuni casi con ulteriori nette differenziazioni anche all'interno di ogni singola area.

La zona costiera, affacciata sull'oceano Pacifico nella porzione più nord/occidentale del Sud America, ha un clima di tipo tropicale, caldo e umido, che comprende anche una fascia di entroterra adagiata su relativamente ampie pianure alluvionali, dal litorale fino alla Cordillera Costanera, una catena montuosa che raggiunge altezze non superiori agli 800 metri sul livello del mare. In quest'area piove moltissimo tra dicembre e maggio, nella stagione piovosa appunto, con picchi di oltre 3.000mm annui anche lungo le coste, ma solo nelle zone più settentrionali del Paese, dove passa l'equatore (da qui il nome, Ecuador). Più si va verso sud, però, e più il clima diventa secco e arido, fino ad avere nella zona costiera più meridionale del Paese addirittura alcune località con appena 250mm di precipitazioni medie annue. In queste zone, infatti, non ci sono fiumi ma solo torrenti che per gran parte dell'anno sono completamente secchi. L'elemento che non cambia lungo tutta la fascia costiera, sia nord o sud, è quello termico. Le temperature, infatti, sono miti, con medie di +22/+24°C nei mesi più freddi e di +26/+27°C nei mesi più caldi.

Addentrandosi verso levante, troviamo la seconda area geografica (e quindi climatica) del Paese, quella delle Ande, chiamata "La Sierra". La Sierra è la zona più vasta e importante dell'Ecuador: si tratta di una regione montana con tanti altopiani ma, soprattutto, con due catene montuose parallele, la Cordigliera Centrale (chiamata anche Cordigliera Real) e la Cordigliera Occidentale. Tra queste due fasce ricche di vette che superano i 6.000 metri di altezza c'è un'ampia vallata la cui altezza media supera i 2.000 metri di quota e nella quale sorgono le principali città del Paese, come Quito, la capitale (situata a 2.800 metri di quota in un vasto altopiano collocato ai piedi del vulcano Guagua Pichincha), e Cuenca, terza città del Paese in ordine di importanza e popolazione.

La zona della Sierra è ricca di vulcani attivi, tra cui il Cotopaxi (5.897 metri) che è il vulcano più attivo del mondo. La cima più elevata delle Ande è un altro vulcano, però estinto, che raggiunge i 6.130 metri sul livello del mare: si tratta del Chimborazo. E qui, tra altissime vette spesso innevate, vasti altopiani e tanti vulcani, ci sono anche tantissimi laghi vulcanici che sono una delle principali attrazioni turistiche dell'Ecuador.

Il clima della Sierra è temperato e tipicamente continentale. La stagione più secca va da giugno e settembre, mentre la stagione delle piogge inizia a gennaio e termina a maggio. Nel fondovalle tra le due catene andine parallele, le precipitazioni medie annue si mantengono tra i 500 e i 1500 mm, ma ovviamente piove molto di più lungo le dorsali salendo di quota. Le temperature hanno un andamento tipico della continentalità, con enormi escursioni termiche giornaliere. A Quito la media delle minime oscilla, nel corso dell'anno, tra +8 e +9°C, mentre quella delle massime varia dai +21 ai +22°C. Fa molto più freddo sui rilievi, oltre i 4.000 metri, dove le temperature si mantengono spesso al di sotto dei +10°C anche nelle ore diurne e, nei mesi invernali, quando da sud arrivano masse d'aria fredde d'origine Antartica, nevica spesso.

La terza area geo/climatica dell'Ecuador è quella più orientale, tanto che si chiama "El Oriente" ed è costituita dalle pianure del bacino del Rio delle Amazzoni situate ed est delle Ande. E’ una zona vastissima, grande quasi la metà del Paese, dove però vive meno del 5% della popolazione ecuadoregna perchè si tratta di un’area ricoperta da un'impenetrabile foresta pluviale con tantissimi fiumi che sono tutti affluenti del Rio delle Amazzoni e che nascono nella regione andina. Qui il clima è, ovviamente, molto umido, oltre che caldo, com'è tipico delle foreste equatoriali, con piogge durante tutto l'anno. I mesi tra settembre e dicembre sono i più "secchi" (ma comunque piove abbastanza!), mentre luglio e agosto i più piovosi. Della zona non ci sono dati meteorologici precisi e distribuiti sul territorio, ma da quei pochi esistenti sappiamo che la media delle piogge supera i 5.000 mm annui mentre le temperature medie si attestano tra i +26 e i +28°C.

Infine c'è la regione insulare, e non parliamo di isole qualsiasi: a circa mille chilometri dalla costa dell'Ecuador, infatti, nell'Oceano Pacifico sorgono le Galápagos, un autentico paradiso naturale. Si tratta - manco a dirlo - di isole d'origine vulcanica la cui superficie è pari a circa 8000 km² oltre metà dei quali occupati dall'isola principale, Isabela. Il clima delle Galápagos è secco con temperature medie tra i 18°C nelle minime e i 25°C nelle massime durante tutto l'arco dell’anno. I mesi più piovosi sono quelli tra gennaio e aprile. La media annuale delle precipitazioni è di 350 mm annui lungo le coste delle isole, mentre nelle zone più interne, dove sorgono alti rilievi, si può arrivare a superare i 1.200mm annui. Proprio qui, in questo paradiso terrestre, Charles Darwin elaborò la sua teoria sull’origine della specie. Qui, infatti, vivono tantissime specie di pesci e uccelli tropicali in un campionario unico e straordinario di animali come le tartarughe marine, le tartarughe giganti, le iguane terrestri, le iguane marine, le balene, le foche, i leoni marini e i fenicotteri rosa giganti, che rendono una visita a questo arcipelago uno dei viaggi più spettacolari ed emozionanti al mondo.

Proprio per le grandi diversità del clima sui vari territori dell'Ecuador, anche sulla terraferma si possono ammirare un numero impressionante di piante e fiori, così come numerose sono le specie di animali, come le scimmie, i serpenti, gli uccelli tropicali, il lama e il condor andino. Specie abituate a vivere in habitat climatici completamente differenti tra loro, ma che in Ecuador si sintetizzano in pochi chilometri uno dall'altro.

E allora buon viaggio verso il Paese più vario del Sud America.

Unico inconveniente? La valigia. Per forza di cose dev'essere grande e pesante, perchè in una o due settimane di permanenza nell'Ecuador si vivono tutte e quattro le stagioni tipiche della climatologia Italiana, soprattutto se ci si sposta tra le varie aree geografiche del Paese. Abiti pesanti per le zone ad alta quota vanno affiancati a quelli leggeri e tipicamente estivi che sono adatti alla zona costiera e alle Galápagos, ovviamente con indumenti impermeabili, ombrelli e/o k-way, soprattutto se si visita il Paese nella stagione delle piogge. Che, però, è differente tra le varie zone e che quindi, complessivamente, dura tutto l'anno!

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