Santiago de Querétaro (Messico), la città e il suo antico acquedotto
Santiago de Queretaro, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Santiago de Queretaro dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità nel 1996, Santiago de Querétaro ha molto da offrire ai visitatori in termini di storia, arte e architettura. La capitale del Queretaro è una tra le destinazioni più apprezzate dell’entroterra messicano, nonché il centro urbano più grande e popoloso dello stato. Entrando in città la periferia potrà darvi un’impressione fuorviante, apparendovi frenetica e trafficata, ma avvicinandosi al centro storico le caotiche tangenziali lasciano spazio a tranquille stradine pedonali, mentre i brutti edifici in cemento vengono sostituiti da chiese e palazzi coloniali affacciati su piazze assolate. A rendere ancor più piacevole il soggiorno sono i numerosi ristoranti dove gustare piatti di alta cucina ed i tanti musei che testimoniano l’importanza del ruolo rivestito da Santiago de Querétaro nella storia del paese.
Fondata nel 1531, Santiago de Querétaro divenne il centro in cui padre Hidalgo ed i suoi cospiratori progettarono la rivolta indipendentista del 1810. La leggenda vuole che, quando il complotto fu scoperto dal corregidor (sindaco), sua moglie dona Josefa Ortiz de Dominguez, passata alla storia come “La Corregidora”, venne rinchiusa nella sua casa, ma dal buco della serratura riuscì a sussurrare a uno dei cospiratori, Ignacio Pérez, che i loro compagni erano in pericolo, provocando la chiamata alle armi di padre Hidalgo. Sempre qui, nel 1917, venne redatta la Costituzione messicana da parte della fazione costituzionalista, mentre nel 1929 fu fondato il PNR, poi divenuto PRI (Partito Rivoluzionario Istituzionale).
Il centro storico è un luogo ideale da girare a piedi. Le andadores (vie pedonali) collegano le tante piazze generando un continuo flusso di persone, che amano ritrovarsi a chiacchierare in giro. La piazza principale è Jardin Zenea, affiancata da Avenida Corregidora, l’arteria carrabile più trafficata del centro, mentre un paio di isolati più a est si estende Plaza de Armas, conosciuta anche come Plaza de la Independencia, a sua volta non lontana dal piccolo Jardin de la Corregidora. A dominare Jardin Zenea è il Templo de San Francisco, un’imponente chiesa caratterizzata da una cupola ricoperta da tegole colorate portate qui direttamente dalla Spagna nel 1540, all’interno del quale si possono vedere alcuni bei dipinti sacri datati dal XVII al XIX secolo. Accanto alla basilica c’è il Museo Regional, un allestimento suddiviso in due piani dedicati rispettivamente al Messico preispanico ed al ruolo svolto dalla città all’interno del movimento indipendentista. Tra i reperti più curiosi ricordiamo il tavolo sul quale fu firmato il trattato di Guadalupe nel 1848 ed il banco del tribunale da cui fu emessa la condanna a morte dell’imperatore Massimiliano, fucilato il 19 giugno 1867 sul Cerro de las Campanas, ad ovest del centro.
Poche centinaia di metri ad est della piazza si trova il Templo y Convento de la Santa Cruz, un complesso costruito tra il 1654 ed il 1815 che, oltre alla funzione religiosa, ha funto anche da quartier generale dell’Imperatore Massimiliano nel 1867 durante l’assedio alla città da parte dei rivoltosi. Attualmente il convento ospita il Museo de la Ciudad, dove si tengono frequenti mostre temporanee sull’arte contemporanea. La leggenda più suggestiva che lo riguarda è quella legata alla crescita dell’Arbol de la Cruz, un antico albero situato nel giardino del complesso le cui spine sarebbero divenute a forma di croce grazie al miracolo compiuto da un frate nel 1697. Oltre il convento, svoltando a destra all’angolo tra Independencia e Ejército Republicano, si arriva al mirador, un belvedere da cui scattare foto fantastiche all’acquedotto di Los Arcos, una struttura costruita tra il 1726 e il 1738 lunga più di un chilometro e dotata di 74 imponenti arcate in pietra. Sul lato opposto della strada rispetto al mirador c’è invece il Mausoleo de la Corregidora, dove giacciono le spoglie di dona Josefa Ortiz e del marito.
Per quanto riguarda i musei, i migliori sono il Museo de Arte de Querétaro ed il Museo de la Restauracion de la Republica. Il primo, attiguo al Templo de San Agustin, ha sede in un magnifico monastero barocco edificato tra il 1731 e il 1748 che merita da solo il prezzo del biglietto; al suo interno potrete vedere dipinti europei del XVI e XVII secolo, ma anche quadri messicani del XIX e XX secolo. Il Museo de la Restauracion de la Republica, invece, è dedicato al ruolo cruciale rivestito da Santiago de Querétaro nella storia nazionale; particolare risalto è dato alla parentesi di dominazione francese ed alla definitiva destituzione dell’imperatore Massimiliano. Un’altra data storica per la città è quella della fondazione del PNR (attuale PRI), avvenuta all’interno del magnifico Teatro de la Republica.
Altre bellezze da non perdere sono le due chiese settecentesche di Santa Clara e Santa Rosa, distanti tra loro, ma accomunate dall’esuberanza dei loro interni in stile churrigueresco, entrambi opera di Francisco Martinez Gudino. Le navate sono isolate da doppi cori, dove le monache seguivano la messa dietro grate di ferro e griglie dorate, e sul fondo delle chiese spiccano pale d’altare riccamente scolpite che formano un grande addobbo di fogliame, cherubini, nuvole e conchiglie esteso dal pavimento al soffitto. Santa Rosa è notevole anche per la sacrestia, dove si possono vedere le statue di Cristo e dei 12 apostoli, mentre Santa Clara è un ottimo punto di partenza per visitare il Jardin Guerrero e la sua Fuente de Neptuno. Vi segnaliamo anche la statua al danzatore Concheros (vedi foto).
Il clima è temperato, caratterizzato da estati calde, umide e piovose e da inverni miti e assolati. Il mese statisticamente più caldo dell’anno è maggio, quando le temperature oscillano tra 30 e 15 gradi, mentre il periodo “meno caldo” è quello compreso tra dicembre e febbraio, caratterizzati da valori minimi intorno ai 7 gradi e massime pomeridiane comunque superiori ai 22 gradi. Le piogge sono pressoché assenti da novembre a marzo, mentre d’estate, ed in particolare in luglio, si registrano precipitazioni frequenti e anche di forte intensità.
Otto chilometri a nord-est del centro si trova l’Aeropuerto Internacional, collegato quotidianamente a numerose destinazioni nazionali e a qualche metropoli statunitense. Santiago de Querétaro e la sua moderna Central Camionera sono il crocevia di autobus diretti in tutte le direzioni; in particolare ogni giorno arrivano e partono mezzi da/per Città del Messico (3 ore e 30), Guadalajara (4 ore e 30), Guanajuato (2 ore e 30), Morelia (3 ore e 30), San Luis Potosì (2 ore e 30), San Miguel de Allende (1 ora) e Tequisquiapan (1 ora). Per quanto riguarda i trasporti urbani, una volta giunti in centro si possono visitare a piedi senza difficoltà quasi tutti i luoghi di interesse turistico.
Fondata nel 1531, Santiago de Querétaro divenne il centro in cui padre Hidalgo ed i suoi cospiratori progettarono la rivolta indipendentista del 1810. La leggenda vuole che, quando il complotto fu scoperto dal corregidor (sindaco), sua moglie dona Josefa Ortiz de Dominguez, passata alla storia come “La Corregidora”, venne rinchiusa nella sua casa, ma dal buco della serratura riuscì a sussurrare a uno dei cospiratori, Ignacio Pérez, che i loro compagni erano in pericolo, provocando la chiamata alle armi di padre Hidalgo. Sempre qui, nel 1917, venne redatta la Costituzione messicana da parte della fazione costituzionalista, mentre nel 1929 fu fondato il PNR, poi divenuto PRI (Partito Rivoluzionario Istituzionale).
Il centro storico è un luogo ideale da girare a piedi. Le andadores (vie pedonali) collegano le tante piazze generando un continuo flusso di persone, che amano ritrovarsi a chiacchierare in giro. La piazza principale è Jardin Zenea, affiancata da Avenida Corregidora, l’arteria carrabile più trafficata del centro, mentre un paio di isolati più a est si estende Plaza de Armas, conosciuta anche come Plaza de la Independencia, a sua volta non lontana dal piccolo Jardin de la Corregidora. A dominare Jardin Zenea è il Templo de San Francisco, un’imponente chiesa caratterizzata da una cupola ricoperta da tegole colorate portate qui direttamente dalla Spagna nel 1540, all’interno del quale si possono vedere alcuni bei dipinti sacri datati dal XVII al XIX secolo. Accanto alla basilica c’è il Museo Regional, un allestimento suddiviso in due piani dedicati rispettivamente al Messico preispanico ed al ruolo svolto dalla città all’interno del movimento indipendentista. Tra i reperti più curiosi ricordiamo il tavolo sul quale fu firmato il trattato di Guadalupe nel 1848 ed il banco del tribunale da cui fu emessa la condanna a morte dell’imperatore Massimiliano, fucilato il 19 giugno 1867 sul Cerro de las Campanas, ad ovest del centro.
Poche centinaia di metri ad est della piazza si trova il Templo y Convento de la Santa Cruz, un complesso costruito tra il 1654 ed il 1815 che, oltre alla funzione religiosa, ha funto anche da quartier generale dell’Imperatore Massimiliano nel 1867 durante l’assedio alla città da parte dei rivoltosi. Attualmente il convento ospita il Museo de la Ciudad, dove si tengono frequenti mostre temporanee sull’arte contemporanea. La leggenda più suggestiva che lo riguarda è quella legata alla crescita dell’Arbol de la Cruz, un antico albero situato nel giardino del complesso le cui spine sarebbero divenute a forma di croce grazie al miracolo compiuto da un frate nel 1697. Oltre il convento, svoltando a destra all’angolo tra Independencia e Ejército Republicano, si arriva al mirador, un belvedere da cui scattare foto fantastiche all’acquedotto di Los Arcos, una struttura costruita tra il 1726 e il 1738 lunga più di un chilometro e dotata di 74 imponenti arcate in pietra. Sul lato opposto della strada rispetto al mirador c’è invece il Mausoleo de la Corregidora, dove giacciono le spoglie di dona Josefa Ortiz e del marito.
Per quanto riguarda i musei, i migliori sono il Museo de Arte de Querétaro ed il Museo de la Restauracion de la Republica. Il primo, attiguo al Templo de San Agustin, ha sede in un magnifico monastero barocco edificato tra il 1731 e il 1748 che merita da solo il prezzo del biglietto; al suo interno potrete vedere dipinti europei del XVI e XVII secolo, ma anche quadri messicani del XIX e XX secolo. Il Museo de la Restauracion de la Republica, invece, è dedicato al ruolo cruciale rivestito da Santiago de Querétaro nella storia nazionale; particolare risalto è dato alla parentesi di dominazione francese ed alla definitiva destituzione dell’imperatore Massimiliano. Un’altra data storica per la città è quella della fondazione del PNR (attuale PRI), avvenuta all’interno del magnifico Teatro de la Republica.
Altre bellezze da non perdere sono le due chiese settecentesche di Santa Clara e Santa Rosa, distanti tra loro, ma accomunate dall’esuberanza dei loro interni in stile churrigueresco, entrambi opera di Francisco Martinez Gudino. Le navate sono isolate da doppi cori, dove le monache seguivano la messa dietro grate di ferro e griglie dorate, e sul fondo delle chiese spiccano pale d’altare riccamente scolpite che formano un grande addobbo di fogliame, cherubini, nuvole e conchiglie esteso dal pavimento al soffitto. Santa Rosa è notevole anche per la sacrestia, dove si possono vedere le statue di Cristo e dei 12 apostoli, mentre Santa Clara è un ottimo punto di partenza per visitare il Jardin Guerrero e la sua Fuente de Neptuno. Vi segnaliamo anche la statua al danzatore Concheros (vedi foto).
Il clima è temperato, caratterizzato da estati calde, umide e piovose e da inverni miti e assolati. Il mese statisticamente più caldo dell’anno è maggio, quando le temperature oscillano tra 30 e 15 gradi, mentre il periodo “meno caldo” è quello compreso tra dicembre e febbraio, caratterizzati da valori minimi intorno ai 7 gradi e massime pomeridiane comunque superiori ai 22 gradi. Le piogge sono pressoché assenti da novembre a marzo, mentre d’estate, ed in particolare in luglio, si registrano precipitazioni frequenti e anche di forte intensità.
Otto chilometri a nord-est del centro si trova l’Aeropuerto Internacional, collegato quotidianamente a numerose destinazioni nazionali e a qualche metropoli statunitense. Santiago de Querétaro e la sua moderna Central Camionera sono il crocevia di autobus diretti in tutte le direzioni; in particolare ogni giorno arrivano e partono mezzi da/per Città del Messico (3 ore e 30), Guadalajara (4 ore e 30), Guanajuato (2 ore e 30), Morelia (3 ore e 30), San Luis Potosì (2 ore e 30), San Miguel de Allende (1 ora) e Tequisquiapan (1 ora). Per quanto riguarda i trasporti urbani, una volta giunti in centro si possono visitare a piedi senza difficoltà quasi tutti i luoghi di interesse turistico.